"Una nuova persona"

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Ciao, sono io,
Volevo dirti alcune cose e il motivo di questa seconda lettera è perché ho promesso.

Giuro che ce la farò. Lo farò per te che mi hai urlato di farlo ora o mai più, romperò le catene che mi hanno messo e sarò felice a modo mio.

Ora però ti racconto una storia.
C'era una volta una ragazza sola, completamente sola. Nonostante gli altri sapessero che era debole, la presero e la buttarono nell'oceano, lei non sapeva nuotare ed affogò toccando il fondo di quelle acque. Arrivò una barca e la persona che la guidava vide la ragazza andare sempre più giù. Il giovane si tuffò senza pensarci due volte e nuotò fino raggiungerla, la riportò in superficie salvandole la vita e insegnandole a nuotare, a sopravvivere.

Amore mio, sei tu. Sei tu la persona che ha fatto tutto questo. Sei tu che sei rimasto vicino a me mentre volevo urlare per il dolore dentro quell'ambulanza, sei rimasto con me. Tornerò per te, tornerò ad amarti se mi vorrai ancora. Le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti non sono niente in confronto a quello che provo, e lo ammetto.
Quando sei arrivato, quando ti ho conosciuto non sei stato affatto delicato. Ti sei preso tutto di me, tutte le cose negative che avevo accumulato e le hai distrutte. Hai creato in me nuove emozioni e sono quelle che mi permettono ora di scrivere.
Lei sarebbe orgogliosa di quello che sei, so che lo è sempre stata perché ti amava molto da come mi hai raccontato. Ma ti devo contraddire, ti amo più io.

Ho sempre pensato che il vero amore non esiste, ma solo perché non ho mai provato quella sensazione e quel sentimento.
Tu lo sapevi, sapevi in che guaio ti saresti cacciato seguendo me. Eppure lo hai fatto.
Per me questo vale tutto perché mi hai insegnato a provare qualcosa, a muovere qualcosa dentro la mia anima. Prima non lo sapevo fare.
Imparerò più in fretta promesso e staremo più tempo insieme.
Ma devi aspettarmi.

Una ragazza diversa
PS. Se hai trovato questa lettera è perché sei entrato nella mia stanza.

"Sofia, dobbiamo andare."
"Arrivo mamma"
Sigillo la lettera e la lascio sul letto, mi alzo e mi metto la giacca pesante prima di affrontare il freddo di dicembre.
L'infermiera entra e mi sorride dolcemente quando vede la lettera con scritto sopra per Gabriele.

"Farò in modo che nessuno la tocchi se non lui." mi fa l'occhiolino.
"Grazie, te ne sarò grata." la saluto con la mano ed esco dalla stanza, lascio andare un sospiro e mi incammino per andare dai miei genitori.
La cosa mi preoccupa dato che stanno parlando seriamente con il dottore.

"Sono pronta." dico quando sono abbastanza vicina, loro si girano e sorridono.
"Il dottore deve dirti delle cose." mi sussurra mio padre e infine si allontanano lasciandoci da soli.
"Mi dica dottore." gli rivolgo lo sguardo.
"Vedo che stai molto meglio, mi fa piacere."
"Sì, rispetto a quando sono entrata..." ridacchiamo.
"Ho delle raccomandazioni da farti. Primo: tieni occhi e orecchie bene aperti perché in una città come questa potrebbe succedere di tutto a chiunque. Secondo: so che ora i tuoi genitori ti possono sembrare molto incomprensivi​ ma so che con il tempo ti aiuteranno anche se non l'hanno mai fatto, cerca anche tu di andargli in contro. Terzo: fai attenzione alle persone che conoscerai.
Quarto: ho dato a tua mamma un foglio con tutte le medicine che dovrai prendere per quanto riguarda la ferita che hai, guarirai più in fretta se le prenderai ogni giorno.
Detto questo ti auguro di rimetterti e soprattutto di avere un futuro migliore dato che questo presente non è il massimo. Se ci sono complicazioni chiama."
"Certo, grazie e arrivederci." lo saluto con una stretta di mano e mi allontano lentamente.

Tante regole da seguire e da ricordare ma so che sarà dura, anzi durissima.

"Sofia andiamo, aspetti questo momento da sempre." mi chiama mia mamma sorridente.
Non ho mai usato la parola sempre, forse perché non ho mai avuto nessuno con cui usarla. Ora sì. Ora so con chi usarla e so che da questo momento in poi sarà tutto diverso.
Questo è stato il passo decisivo per ricominciare da capo.

Con le persone giuste, con i momenti giusti e con il tempo giusto farò tutto quello che non ho potuto fare prima perché ero da sola, adesso sono una nuova persona.

La persona che sta attraversando la strada e uscendo dall'ospedale è una nuova Sofia, una nuova ragazza che vuole solo vivere.
Sono pronta e nessuno mi potrà più fermare.


WARRIORS -Grazie per avermi salvata- #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora