1. Un piano per non esserne più innamorati.

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PRIMA DI LEGGERE SAPPI CHE È UNA STORIA CHE HO SCRITTO ANNI FA... SE TROVI COSE STRANE BHE...SCUSA

10:58
Stazione di kingcross

Salgo sull'Hogwarts Express raggiante,
il 6 anno mi attende e lo utilizzerò nel migliore dei modi:
Divertendomi.
E non mi importa se le persone continuano a mettermi in testa la stupida pappardella per la quale anche se il sesto anno si trova tra i G.U.F.O e i M.A.G.O non bisogna riposarsi e rilassarsi.
Solo che ho ancora bisogno di molto relax, le vacanze non mi sono bastate.
Le vacanze non bastano mai.
Sirius si trova al mio fianco, ormai tutto il popolo magico sa che abita a casa mia dal quinto dato che non si è minimamente preoccupato di non sbandierarlo ai quattro venti con gioia.
Raggiungiamo il nostro scompartimento salutando di tanto in tanto qualche studente senza perderci in inutili chiacchiere, ho bisogno di parlare con Remus di persona e Sirius lo sa bene.
Spalanco la porta dello scompartimento e saluto felice gli altri membri del quartetto mentre Sirius imita i miei movimenti.
Dopo le solite chiacchiere allegre sulle vacanze estive nelle quali ci siamo visti più volte decido di chiedere a Remus se possiamo parlare cercando di ignorare la faccia infastidita di Sirius.
Quanto so che odia questo argomento.
Il fatto è che Lily Evans non è stata solo nella mia testa per tutti questi anni, ho preferito condividerla con i miei amici fino a fargliela quasi odiare.
Il problema è ciò che è successo alla fine dei G.U.F.O l'anno scorso.
Sono ancora arrabbiato è terribilmente offeso per lo scatto di offese e accuse della Evans contro di me.
Paragonandomi a Piton, definendomi uguale a quel viscido e untuoso serpente.
E capisco la sua rabbia, il suo migliore amico l'aveva appena tradita, ma infondo non la capisco perché so che non potrà mai succedermi una cosa del genere con Sirius.
Ma comunque non aveva nessun diritto di aggredirmi così.
–Certo James. Mi devo preoccupare?–
Domanda calmo ma i suoi occhi lo tradiscono perché mi fissa preoccupato, e non lo biasimo perché so perfettamente che tono ho appena usato.
Usciamo dallo scompartimento dopo aver scosso la testa in segno che no, non deve preoccuparsi.
Apro uno scompartimento vuoto dopo una breve ricerca e ci infiliamo velocemente dentro prima che qualcuno pretenda di entrare.
—Sono un po' arrabbiato.—
–Non ne sono sorpreso James. Avevo detto a Sirius di non utilizzare le tue mutande con i boccini per pulire quella macchia sulla sua valigia.–
—Si io, Aspetta cosa?! Sirius ha fatto cosa?—
Domando agitando le braccia stando attento a non colpire Remus che non è colpevole dell'oltraggio, per sua fortuna.
–Oh. Non ti riferivi a quello?–
Domanda e scuoto la testa socchiudendo gli occhi offeso.
Cosa diamine utilizzerò adesso alle partite? Sirius sapeva perfettamente che quelli erano i miei boxer fortunati!
Remus mi richiama dai miei progetti di vendetta e decido di iniziare il discorso sul serio sta volta.
—Lily pensa che io sia presuntuoso e paragonabile a mocciusus, Remus. Te ne rendi conto?—
Borbotto incrociando le braccia al petto.
–Bhe c'ero anch'io. E poi pensavo lo sapessi, non è stata a lanciarti occhi dolci e petali di rosa in questi anni.–
Risponde sull'ovvio,
beh me ne ero accorto che mi odia ma forse lui non vede il problema.
—Si ma io ho appena scoperto che Lily Evans Mi piace, Remus. Mi piace. E non va affatto bene.
Ci serve un piano quest'anno capisci?—
–Bhe potresti infastidirla un po' di meno e–
Lo blocco alzando un sopracciglio.
—No no Remus, un piano per smettere di essere innamorato Remus, non posso proprio permettermelo! Io, James Potter non posso essere innamorato di Lily, cosa non ti è chiaro?—
Sbotto sciogliendo le braccia.
–Senti James non pensi che...–
—GODRIC Remus! Ci serve un piano non inutili parole su di lei, mi piace abbastanza di mio, grazie.—
Borbotto iniziando a riflettere.
Potrei smettere di salutarla e lasciarla un po' in pace, magari potrei uscire di nuovo con Ester e eliminarle per sempre quegli occhi verdi dalla mia testa.
–Va bene d'accordo, perché non esci di nuovo con Ester?–
E capisco il suo gioco, se non può far felice me con la Evans renderà la Evans felice senza di me.
E mi sta bene, seriamente.
Non ho bisogno di capelli rossi da accarezzare.
Infondo non ci vuole molto a ignorare una persona, posso dimenticare Evans.
Raggiungo Sirius che sta fissando uno scompartimento con odio.
Poco dopo dentro esso entra un ragazzo di tassorosso con delle caramelle in mano.
—Sirius?—
Domando e lui mi affianca sorridendomi.
Capire quando Remus non sta bene è facile, sta male ogni mese per via della luna piena, solitamente gli basta una bella chiacchiera e del cioccolato per distrarlo.
Capire quando Peter sta male è facile, di solito è dovuto ai voti o alle ragazze, un po' di scherzi una torta e delle consolazioni e si dimentica di tutti.
Capire Sirius è difficile, non si sa mai a cosa è dovuto e più è grave più lo ignora.
Sirius non piange, non urla, non si sfoga.
Sirius ci fa battute su e spera che io non mi accorga di niente, solo che ogni cosa ha una pecca, bisogna solo trovarla.
Capita per pochi secondi, bisogna aver un buon occhio e essere concentrati per coglierlo sul fatto.
Questa è una di quelle volte in cui lo sguardo di Sirius tradisce il suo umore e bisogna essere veloci e prendere il momento.
Gli sorrido e faccio uno scatto veloce maledicendomi subito dopo, ha i fottuti riflessi di un cane.
Perché diamine ho fatto uno scatto?
Continuo a correre consapevole che Sirius mi sia dietro di pochi centimetri, nonostante io sia uno dei più veloci della scuola se non il più veloce lui rimane un cane e dovevo allontanarmi lentamente.
Spalanco lo scompartimento che Sirius fissava incazzato, curioso di scoprire cosa gli ha provocato il breve malessere ma lui mi affera per la camicia e cadiamo rovinosamente per terra.
Sento un'imprecazione e sono quasi sicuro sia di una ragazza e che non sia uscita da me, sorprendentemente.
Apro gli occhi sperando di non essermi rotto niente, e ringraziando Dio che la caduta non mi abbia rotto gli occhiali.
Una chioma bionda mi copre la visuale.
–Dio mio! James, Black, state bene?–
Marlene.
Sirius geme e capisco che gli sto schiacciando il braccio con la pancia.
Mi alzo leggermente e lui lo tira subito via alzandosi poco dopo.
Mi alzo anch'io e ci spazzoliamo dalla polvere fingendo nonchalance mentre sono quasi sicuro di aver un livido che presto assumerà il colore viola sul ginocchio.
—Ciao Marlene.—
Dico sorridendo e aprendo le braccia contento di vederla,
A agosto è partita e non è potuta stare con noi a casa mia, a differenza degli altri due mesi dove abbiamo fatto il bagno al fiume almeno tre ore al giorno.
Mi abbraccia sorridendo e gli chiedo come sono andate le vacanze menzionandogli quanto fosse vuoto il fiume senza di lei.
So che vorrebbe raccontarmi anche che cosa ha mangiato a colazione e quante volte è andata in bagno in Germania ma poi guardo lo scompartimento confuso.
Sirius non è arrabbiato con Marlene, non può.
Un flash mi passa attraverso gli occhi e subito ghigno leggermente notando il tassorosso che ho visto entrare prima seduto sul sedile che ci fissa ancora scioccato.
Lancio uno sguardo a Sirius che gli lancia qualche occhiata con la coda dell'occhio mentre si passa una mano sui capelli fingendo disagio.
Marlene saluta Sirius con un sorriso prima di iniziare a raccontare di cosa è successo a Mckinnon Junior che ha litigato tutto il tempo con l'hostess perché a parer suo la bevanda che gli avevano portato non non era una burrobirra, ovviamente non consapevoli dell'esistenza della bevanda essendo babbani.
Mia povera zia ha dovuto inventarsi una stupida storiella e che lui si riferiva solo a del succo di frutta di uno dei suoi fantasy e che doveva scusarlo.
Sirius blocca Marlene mentre io continuo a ridere del racconto, adoro il piccolo Daniel.
–Perché non ci presenti il tuo nuovo amico Mckinnon?–
Chiede angelico e assottiglio gli occhi alla ricerca di un'altra pecca che indichi la sua gelosia, non trovandone.
–Oh. Si certo, lui é Royce Devis.
stiamo uscendo insieme–
—Oh fantastico—
Dico fissandolo male mentre gli stringo la mano, odio terribilmente che Marlene abbia così tanti ragazzi.
Adoro mia cugina e l'ho vista soffrire troppe volte, noto che Sirius la pensa alla stesso modo mentre gli stringe la mano senza preoccuparsi di non stringergliela troppo.
—Comunque ora dobbiamo proprio andare dagli altri vero, 'Rius?—
–Oh si certo, ci racconterai della vacanza più avanti–
Apriamo lo scompartimento e spariamo prima che possano anche solo ricambiare il saluto.
Vorrei proprio aggredire Sirius per aver utilizzato i miei boxer fortunati per i suoi scopi malvagi sulla valigia ma lo vedo un po' giù anche se non si nota.
—Sirius?—
–Uhm?–
Vorrei non sganciare la bomba così su due piedi ma praticamente sono costretto perché voglio che capisca che ormai so già tutto e può evitare di fingere ancora.
—Per caso ti piace Marlene?—
Domando cauto e sottovoce.
Arresta i passi e si immobilizza costringendomi a fare due passi indietro fino a raggiungerlo.
Alza lentamente lo sguardo verso di me con fare sorpreso.
–Cosa?–
Oh grandioso, è nella fase di negazione.
Ci siamo passati tutti Sirius, sta tranquillo.
Subito delle ciocche rosse si insinuano nella mia mente è le scaccio via come fossero zanzare fastidiose.
—Hai capito.—
–No. No che non mi piace Marlene, James! Ma ti pare? Sono solo un po' arrabbiato perché dobbiamo sempre difenderla dai ragazzi che la trattano male è una volta che l'abbiamo fatto non perde tempo a correre nelle braccia di un altro, capisci?–
Certo che lo capisco, però lui è l'ultima persona che deve fare questo discorso perché è un donnaiolo e se Marlene lo sentisse gli riderebbe in faccia.
Tuttavia non condivido il mio pensiero e annuisco.
–Gli voglio bene okay? E si sta comportando in modo stupido.–
Si lamenta mentre riprendiamo a camminare
—Gli piacevi.—
Mi lascio sfuggire.
Capisco che la frase può essere fraintesa e subito la spiego.
—Si comporta così perché una volta gli piacevi ma tu non te ne eri accorto e lei ne soffriva, gli sembravi così intoccabile e si era accorta che non soffrivi perciò è voluta diventare come te.—
Spero che Marlene non venga mai a sapere quello che ho rivelato a Sirius, so che avrebbe le palle di uccidermi.
Sirius non apre bocca.
–Dovresti parlargli tu allora, se è per davvero come me io non posso parlargli non è così?–
Annuisco nonostante sappia che gli sto sbattendo in faccia la nuda e cruda verità è che un po' ci soffrirà.
–Va bene. Sul serio. Purché stia bene, parlagli.–
Annuisco ancora mentre raggiungiamo lo scompartimento.
–James?–
Mi richiama prima che io faccia scorrere lo scompartimento dove ci sono Remus e Peter il quale il primo è naturalmente entrato prima di noi.
—si?—
–So che ti sei innamorato della Evans e va bene. Cioè in realtà non va bene ma se va bene a te...–
—Tranquillo Sirius non va bene neanche a me—
Sorrido prima di dirigermi sorridente verso una ragazza, che già so che non mi odia e non mi paragonerebbe mai a Mocciosus.
Apro lo scompartimento e sorrido angelico a Esther che soffia via la frangetta dai suoi occhi prima di abbracciarmi.



Ah che brutto finale.
Scusatemi!
Ma per Lily e James, Marlene e Sirius non è stato tutto rosa e fiori!
Spero che vi piaccia comunque, lasciate una stellina!

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