capitolo 3

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Tara pov's

Sono già le 17:55 e sono davanti alla palestra dove si allena la squadra di baseball maschile e... non sono sicura di voler entrare, in fondo le persone che giocano a baseball sono solo" cavernicoli con la clava che corrono dietro una pallina con le cuciture rosse".

Prendo un bel respiro e con il piede destro varco la soglia del cancello che circonda la palestra, percorro quelli che saranno stati 15 metri, e mi trovo davanti alla porta d'ingresso; sfilo l' elastico dalla tasca del giubotto, lego i mie capelli, mossi e impossibili da tenere in ordine, in una coda di cavallo, prendo un altro respiro.

Abbasso la maniglia della porta, chiudo gli occhi, ed entro.
Salgo sugli spalti e quando un ragazzo
sulla ventina mi dice di scendere io obbedisco.

Quando scendo non posso non notare un ragazzo che sta correndo attorno al campo da pallacanestro. Alto all'incirca un metro e ottantacinque, moro, capelli mossi, corpo allenato (o almeno così si vede dalla maglia che indossa) ma la cosa che più mi ha colpito sono i suoi occhi, color nocciola, che ogni volta che ti guardano ti inghiottiscono.

Ma cosa sto dicendo, sicuramente sarà il solito 'carino ma idiota'

O... magari è dolce, carino, e gentile ed intelligente.

Ma stai zitta... brutta vocina del cavolo.
Mi giro verso di lui...

Ah così lo guardi...

Io non guardo, osservo, elaboro le informazioni, e traggo conclusioni. E comunque... stai zitta, brutta vocina del cazzo.

Cosa stavo dicendo?... A si, mi giro verso di lui che mi guarda con un sorrisetto e la faccia da ebete. IDIOTA.

Rallenta e si ferma a guardarmi, negli occhi, se crede che abbasserò lo sguardo si sbaglia alla grande. Il ragazzo sulla ventina, Connor ( l'altro allenatore) gli urla
-Piantala di cazzeggiare facendo il filo all' ennesima ragazza e muovi il culo!!!- fa un sorrisetto "malefico" e mi fa l'occhiolino e ricomincia a correre. CHE IMBECILLE!

Vorrai dire:che figo...!

No voglio dire che imbecille

Mi avvio verso Connor che mi sta chiamando con un gesto della mano. Faccio un sospiro e mi avvicino.
-Sai chi è?- mi chiede
-Chi? L' idiota di prima? Per fortuna no!!-dico
-Bè lui é Dylan-
-Cioè??-dico con aria interrogativa
-Il lanciatore, la parte più importante del gioco, la posizione più importante.-
-Non sarà sua ancora per molto- dico guardandolo lanciare al ricevitore.

Ha tutti i muscoli delle braccia contratti
E quegli occhi... sono puntati nel guantone del ricevitore, quando lancia brillano di un nocciola acceso quasi giallo, tendente al verde. Il lancio è così preciso e potente che... che...

...Che sei persa per lui

Schh. Vocina del cavolo

-Ragazzi... e ora anche ragazze venite qui- ci chiama Carter
-Vi presento Tara-
Cosa più sbagliata non poteva fare.
-Lui è Alex, Elliott, Davis, Michael, David, Cody, John e lui è...-
Vine interrotto dal moro
-E io sono Dylan...-dice chinandosi verso di me, visto il fatto che io sono un metro e sessanta e lui un metro e ottantacinque, portando la mano destra avanti
-Lo so...- dico
-Vedo che la fama mi precede...- dice ghignando
-Già... non ci sono molte persone presuntuose quanto te- dico sorridendo falsamente e lui mi sorride

Che bel sorriso...

Tu stai zitta!! 

Angolo autrice💕
Ciao a tutti se vi piace
l' inizio di questa storia
scrivetemelo nei  e soprattutto
scriveremo cosa ne pensate di Dylan
(Mettete tante stelline😘😘😘)

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