capitolo 13

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Tara's pov

Dal bacio con Dylan mi sono sentita un pochino stordita. Ormai Katrina non la calcola più, è sempre vicino a me, ogni giorno mi porta a scuola e mi riporta a casa e la stelessa cosa succede con gli allenamenti... Praticamente siamo fidanzati senza essercelo detti.

Tutti i miei pensieri vengono spazzati via dalla voce stridula di mia mamma che come tutte le mattine mi chiama dal piano inferiore.

Scendo le scale e trovo mia mamma sulla scala a guardarmi con aria interrogativa
-C'è qualcuno per te?-
Guardo a lato e vedo Dylan sorridermi. Indossa un paio di jeans azzurri, una maglietta bianca e una giacca di pelle.
Mamma mia!
-Si mamma è Dylan- mia mamma si gira e lo squadra da testa ai piedi poi ritorna con lo sguardo su di me.
-Il lanciatore?-
-Si mamma-
Lei si rigira e lo riguarda.
-Carino-
-Lo so- dico sotto voce
-Non lo avevo riconosciuto senza divisa... - scuoto la testa sorridendo e replico dicendo -Ne ero sicura-
Lei si sposta lasciandomi scendere le scale e prendere lo zaino del baseball e della scuola. Mi avvicino a Dylan che mi mette un braccio intorno al collo e sorride a mia mamma.
-Signora Doyle, porterò Tara a scuola e dopo, con il suo permesso, mi piacerebbe portarla a mangiare qualcosa ed andare agli allenamenti insieme. -
A volte mi sconvolto di come sia così gentile con mia mamma e di come possa essere così stronzo con il resto del mondo. Chi lo capisce!
-Va bene e... Per favore non chiamarmi "Signora Doyle", chiamami Laura, se no mi sento vecchia. -
-D'accordo allora la riporterò a casa alle otto- mia mamma mi guarda e sorridendo dice:
- Otto e mezza- le labbra di Dylan si aprono in un sorriso scoprendo quei meravigliosi denti bianchi.
-Va bene sign... - scuote la testa sorridendo - Laura- .

Salutiamo mia mamma e usciamo di casa salendo in macchina e ci diamo un bacio a stampo. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi per qualche secondo prima che Dylan metta in moto.

*******

Arriviamo davanti al cancello della scuola e io mi dirigo verso Karen ed Alyssa, mentre Dylan si dirige verso il gruppo fomato dai nostri compagni di squadra che si trova davanti a Karen ed Alyssa.

Quando arrivo vicino ad Alyssa  e Karen cominciamo a parlare ma Alyssa sembra distratta e quando le chiediamo qualcosa lei dà risposte vaghe. Io e Karen ci guardiamo dubbiose e lei alza le spalle.
Le porte della scuola si aprono ed entriamo.

*******

La nostra classe non è molto grande ma è luminosissima. Davanti a me c'è Karen e davanti a lei c'è il mio migliore amico, ed affianco a lui Alyssa.

La professoressa di matematica entra in classe salutandoci con un sorriso vago (quella donna mi mette ansia ma adoro come spiega) appoggiando le varie borse che ha con sé per poi sedersi.
-Allora ragazzi, ho una "bella notizia" per voi.  Da oggi sarà possibile iscriversi ad un corso di italiano e lunedì comincerà. Quindi chi vuole da oggi fino a lunedì potrà passare in segreteria per potersi iscrivere.-
-In che giorni si terrà il corso di italiano? -
-Signorina Logan il corso si terrà ogni lunedì dalle 14:15 alle 16:15.-
-Grazie prof-

*******

-Tu ci vai al corso di italiano? -mi chiede Karen, ma io sono troppo occupata a prepararmi psicologicamente e fisicamente al mio incubo. La mensa.

Non ho dei buoni ricordi riguardanti la mensa. Ero in seconda elementare ed ero in mensa. Non volevo mangiare, l'odore di ciò che c'era in quella mensa mi faceva venire la nausea e figuriamoci mangiare.
Dov'ero rimasta...? Ah si.
Ero in seconda elementare e come al solito non volevo mangiare quindi è arrivata la mia maestra e mi ha obbligato a mangiare. Per tutto il tempo di quella "TORTURA" ho pianto e quando sono tornata a casa ho vomitato tutto e d'allora non ho mangiato più niente in mensa.

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