Tara's pov
Oggi c'è la partita e ho chiesto di fare il viaggio con Alyssa ma non mi è stato possibile. Il viaggio accanto a Dylan non è stato dei più semplici. L'istinto di tirargli un pugno è durato per tutto il tempo. Scesi dalla macchina lui ha provato a parlarmi ma l'ho ignorato. Se ci parlo lo picchio.
Arrivo davanti al dogout ed entro posando istericamente lo zaino sulla panchina ed esco a riscaldarmi. Quando la partita inizia la partita e vado a battere, becco la pallina e riesco ad arrivare in seconda. La rabbia nei confronti di Dylan crescere nel momento in cui vedo Katrina in battuta. Riesce ad essere sensuale anche in questa occasione. I giocatori della squadra avversaria si distraggono permettendomi di andare in terza.
Lei becca la pallina e corre in prima ma io rimango in terza. Va a battere Richard e quando batte la palla e corro a casa base facendo il punto.
Dopo di me fanno punto altre tre persone facendo chiudere l'inning.Prendo il guanto e vado in esterno destro. Quando si è in campo non si ha il tempo di pensare. Devi avere il gioco in testa, tutte le azioni tutti i movimenti bisogna averceli in testa.
Tutti i miei pensieri vengono spazzati via dal suono dell'impatto della pallina contro la mazza.
La palla battuta viene verso di me, io la prendo e istintivamente la tiro in prima facendo out.(Regole:
i difensori che si trovano in esterno devono sempre lanciare la pallina in seconda base, quindi, teoricamente Tara ha sbagliato, però in pratica no perché comunque ha eliminato un giocatore)Dal dogout sento i rimproveri di Carter contro la mia azione teoricamente sbagliata, ma io no ho nulla di cui rimproverarmi, out fatto e del resto non mi importa.
Torno nel dogout a fine partia, raccolgo le mie cose e dopo aver fatto ciò, come tutte le partite, tutti quanti dobbiamo uscire dal dogout e riunirci per commentare la partita.
Carter ha uno sguardo seriro- La partita è andata bene ma ora dobbiamo parlare degli errori. Tara...ora qualcuno di voi mi dice che cosa ha sbagliato. Dylan... ci vuoi illuminare con le tue sagge parole. - Dylan si guarda intorno- Em... Si... Tara ha sbagliato quando si trovava in terza. Appena Katrina ha battuto la pallina... Tara doveva correre a casa base senza esitare. Poi ha sbagliato quando si trovava in esterno. La pallina doveva essere lanciata in seconda... non in prima. - Scuoto la testa in disaccordo e replico -Ciò che dice Anderson è giusto. Teoricamente. - Carter mi guarda interrogativo e incrocia le braccia al petto -In che senso "teoricamente".- -Nel senso che se quando mi trovavo in terza base se fossi andata a casa base probabilmente mi avrebbero eliminato anche perché la pallina era troppo vicino al ricevitore e quando ero in difesa, se non avessi tirato la pallina un prima non sarebbe stato possibile fare out in prima e a casa base- finito di esporre le mie idee Carter squote la tasta- È vero ma le regole si rispettano. E tu hai sbagliato-
Dopo aver discusso dei miei errori ci lasciano liberi e io insieme ad Alyssa torno dogout, raccolgo le mie cose ed usciamo.
La stradina che separa il parcheggio dal campo è affiancata da altri edifici come piscine al coperto, bar, palestre. Tutto ciò fino al parcheggio. Sto parlando con Alyssa quando... quando qualcosa mi tocca la spalla.
Colui che mi trovo davanti mi provoca una furia indescrivibile. -Dylan. Lascala. Stare. -il tono di Alyssa si fa più serio. Lei ci tiene molto a me e non vuole che mi succeda qualcosa che mi potrebbe ferire. -Ti devo parlare... -il tono di Dylan mi fa infuriare -E lei non ha niente da dire- Alyssa risponde prima che lo possa fare io -No Alyssa... fallo parlare-
-Sicura?-
-Si tu vai... Io devo picchiare un deficente... -
Alyssa se ne va e li sbotto -Che cazzo vuoi Anderson! -la mia più che una domanda, suonava come una minaccia. -Non qui... -
-Senti tu mi hai rotto i coglioni con il tuo modo di fare del cazzo. Sei bipolare: un momento fai lo stronzo, il secondo dopo sei uno dei ragazzi più gentili del mondo e poi... Ti vai a strusciare su Katrina. Fai pace col cervello. E poi giudichi me per come gioco. La verità è che sei geloso, perché io gioco d'istinto mentre tu segui solo le regole. Solo perché sei il lanciatore non vuol dire che puoi trattare i tuoi compagni come cazzo ti gira in testa. Chi ti credi di essere; Joe Di Maggio ma vaffanculo. - vengo in terrotta dal moro -Se tu stessi a sentire invece che parlare capiresti che secondo me ciò che già fatto è fantastico... - Le sue parole mi scioccano. Non so cosa dire. -... Il modo in cui giochi ha un qualcosa di speciale. Quando sei sul campo gli occhi ti luccicano. Ma lí non posso dire cosa penso... -
-Aaaaaaaaa. Così pensi. Ma che bravo. Ora ti daremo un prem... -su quella stradina stretta e deserta, il mio tono sarcastico viene interrotto da una sensazione bellissima. È la sensazione che sento nel momento in cui veniamo uniti dalle nostre labbra. Il bacio all'inizio è più che altro tenero. Ma quando gli allaccio le braccio al collo, la sua lingua tocca il mio labbro inferiore, e io gli lascio l'accesso. Il bacio diventa sempre più passionale quando le nostro lingue iniziano ad incrociarsi. Siamo tutti e due presi dalla frenesia ed è impossibile per me staccarmi. Dylan mi mette una mano dietro alla mia testa per avvicinarmi ancora di più e io inclino la testa verso sinistra. Continuo a spingere il mio corpo contro il suo muscoloso, come per cancellare ogni distanza. Mi stringe di più e quando comincia a passare l'indice su e giù in modo lento sulla mia schiena e non posso fare a meno di spingere il mio bacino contro di lui. Comincia a lasciarmi una scia di baci sul collo.. Ma sentiamo dei passi poco lontani da noi quindi ci spacchiamo e torniamo al parcheggio.
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Strike Out!
Romance-Che cazzo vuoi Anderson! -la mia più che una domanda, suonava come una minaccia. -Non qui... - -Senti tu mi hai, rotto i coglioni con il tuo modo di fare del cazzo. Sei bipolare: un momento fai lo stronzo, il secondo dopo sei uno dei ragazzi più g...