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Will's pov
Prendere il treno alle 3 di mattina non è la cosa migliore del mondo. Oggi nevica e fà freddissimo. Ieri dopo aver preparato la valigia sono corso a salutare i miei amici e Drew la mia ragazza. Mi è dispiaciuto lasciarla con così poco preavviso ma non mi piacciono le relazioni a distanza.
Salgo sul treno e mi metto gli auricolari. Cerco tra le playlist e scelgo "Sunshine" è in assoluto il mix di canzoni che preferisco. Ascoltando la musica mi rilasso e in poco tempo mi addormento.
Quando mi sveglio il treno è fermo. È ora di scendere. Prendo la valigia e seguo mio padre fuori dalla stazione. Come immaginavo... NewYork è gigantesca.
-Andiamo - mi dice mio padre risvegliandomi dallo stato di trance in cui ero.
Dopo poco mi ritrovo dentro ad un taxi nero che sfreccia per le vie più affollate e belle della città. Rimango ancora una volta incantato e quando scendiamo mi guardo intorno. Non capisco. Qui non ci sono grandi palazzi o condomini lussuosi come mi aspettavo. L'unica cosa che vedo è una grande, grandissima villa.
-È... è nostra!? - chiedo stupito. Mio padre annuisce soddisfatto. Ero abituato a condomini affollati e vedere questa casa isolata mi fà sorridere. Finalmente avremmo un po' di pace e magari riuscirò a stare più tempo con mio papà.
-Domani andrai a scuola, oggi riposati - dice porgendomi un mazzo di chiavi e rientrando nel taxi. Come immaginavo, non staremo insieme neanche un po'.  Qui sarà molto più impegnato. Mi rigiro le chiavi tra le mani ed entro.
La villa è veramente immensa ci sono 3 stanze per gli ospiti, 4 camere da letto principali, due cucine, un bagno per ogni stanza e uno al primo piano con una vasca idromassaggio enorme. Quando scelgo la mia camera guardo fuori dalla finestra. C'è anche la piscina. Per l'ennesima  volta rimango senza parole. Tutto questo è fantastico, ma è davvero troppo. Non voglio una villa vorrei solo un padre affettuoso e presente. Sistemo le mie cose e decido di uscire. Chiamo un taxi e mi faccio portare davanti alla scuola che dovrò frequentare. Decido di farmi un giro nei dintorni e quando vedo Starbucks inizio a pensare che un frappuccino non sarebbe così male. Così mi avvio verso l'insegna verde.

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