Ripongo i miei appunti di religione nel raccoglitore, poi infilo la mia agenda degli scarabocchi -rigorosamente sull'agnello divino che ci libera dai peccati del mondo e su crocifissi vari- all'interno del mio spazioso zaino. Lo carico sulle spalle e mi avvio verso la palestra, dove si terrà la lezione di educazione fisica.Lascio il peso prima trasportato nell'armadietto dello spogliatoio, dove incontro uno dei miei compagni di corso: Mark Tuan.
«Hey, stai ancora lavorando a quella canzone di cui mi hai parlato?» gli chiedo io, trattenendomi dall'inchinarmi e dal fare il segno della croce.
«L'ho finita, gliela dedicherò oggi stesso» risponde lui, affabilmente, mentre gli rivolgo un sorriso di compassione. Tanta compassione. Molta. Fin troppa.
Estraggo la tuta dal mobiletto per poi infilarci il cambio e chiuderlo definitivamente, esco dallo stanzino e corro verso il gruppo di studenti supervisionato dal professor Wang.
«Buongiorno, professore»
«Salve, Giosuè» mi guarda benevolmente.
«Signore, io mi chiamo Joshua Hong. O Jisoo, se preferisce.»
«Va bene, Yue shu ya, ma ora torna dai tuoi compagni e comincia a fare stretching, altrimenti sarò costretto a requisirti la Bibbia.»
Mi sento minacciato, dunque non me lo faccio ripetere una seconda volta e corro accanitamente verso gli altri, per poi cominciare a fare effettivamente qualcosa di produttivo.
Mingyu si avvicina a me per poi salutarmi. Ricambio il saluto e mi accorgo del suo sguardo palesemente rivolto a Jeon Wonwoo, altro ragazzo del corso, che sta avendo una strana conversazione con il nostro professore riguardo alla sua impossibilità di prendere parte alle attività in quanto in fase mestruale.
Vedo il professore annuire, per poi dire: «Va bene, se proprio non te la senti puoi andare a sederti» con uno sguardo carico di commiserazione.
Voglio cambiare scuola, voglio andare in un convento ed aiutare gli umili bisognosi.
Ricolloco la mia attenzione su Mingyu, intenzionato a fargli un paio di domande.
«Hey, non battezzato, sapresti dirmi perché ieri Vernon sembrava un uomo la cui santa via era smarrita?»
«Che?»
Gli spiego, utilizzando parole provenienti dal gergo comune, che la domanda appena fatta rimanda all'aura negativa che ieri Vernon emanava.
«Ah, quello? Durante le audizioni si è accorto della presenza di una persona spiacevole, quindi è andato nel panico ed ha pianto per almeno due ore, nulla di troppo drammatico» afferma lui, riprendendo a fare gli esercizi.
Lo guardo insospettito e faccio lo stesso. L'ora finisce abbastanza in fretta, dunque riportiamo eventuali attrezzi utilizzati nel ripostiglio, dove il professor Wang sta sistemando i palloni da gioco.
Ad un certo punto, ignoranza.
Una voce mascolina si fa spazio nella stanza, recitando parole imbarazzanti in modo ignobile. Un ragazzo con un pianoforte, dalle comode rotelle per essere più facilmente trasportato, e dalla giacca argentata con le paillette, si è posizionato davanti all'entrata dello sgabuzzino.
La cosa più riprovevole è che la persona in questione sta dedicando la canzone al professore.
"E quando mi perdo e non mi ricordo..."
Il professore si gira sconvolto, cercando di individuare la persona che sta emettendo tali suoni sconcertanti.
"...mi basta pensarti e poi mi ricordo il mio posto dov'è."
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➬yuck, svt.
FanfictionDove i Seventeen vogliono sfondare nel mondo della musica, ma finiscono per sfondarsi tra di loro. main ships: -jeongcheol -junhao -soonhoon -verkwan -soochan side ships: -jihan -minhao -soonchan -soonseok -chansol -wonhoon -gyuhan -seokkwan SCRIT...