Eloise
Il traffico scorre veloce mentre mi estraneo dal discorso che Louis e Gregg hanno intrapreso. Le macchine rosse sono tre, quelle gialle cinque e quelle nere..
"A che pensi?"
Gregg mi osserva mentre continuo a massaggiare il pancione ormai troppo ingombrante. La verità è che il termine è arrivato e io ho paura.
Paura di non essere all'altezza, paura di non farcela, paura di non essere una buona madre. So che ci proverò con tutta me stessa, so che metterò lei prima di tutto il resto e spero che questo basti per perdonare gli errori che sicuramente commetterò.
Mi volto, lasciando perdere le automobili ferme al semaforo adesso."A come sarà"
Annuisce, consapevole di cosa implichino queste tre parole.
"Sarà bellissimo"
Sorrido davanti al suo entusiasmo, davanti al suo modo di rassicurarmi, così fraterno.
"Ma sarà anche difficile, e ci servirà uno zio davvero bravo quando la mamma e il papà diranno no"
Ride divertito con una luce diversa negli occhi.
"Cercherò di far del mio meglio"
Sto per ribattere quando una forte fitta me lo impedisce.
"Is? Tutto okay?"
Annuisco un po' provata e confusa.
Che sia l'inizio delle contrazioni?
Non credo. Me ne sarei accorta no? Me ne dovrei accorgere."Louis!"
Mio fratello cerca di non mostrare il panico che posso leggere nei suoi occhi, quando un'altra fitta mi deforma il viso.
"Che succede?"
Mi guardano entrambi mentre respiro a fondo come mi hanno insegnato al corso pre-parto.
"Credo che il tempo sia quasi scaduto"
Lo dico con voce ferma come se non avessi provato dolore.
"Chiama il ginecologo Lou. Gregg prendi la valigia dalla cameretta. C'è solo quella. Io vado a cambiarmi"E a morire di paura, vorrei aggiungere.
*
Il travaglio non è stato lungo, ma per me è come se fosse durato millenni. Sapevo che sarebbe stato doloroso, sapevo che avrei sofferto tanto, troppo. Mi avevano preparata, mi avevano avvisata, ma nessuno mi aveva anche detto che appena sarebbe stata tra le mie braccia, non avrei sentito più nulla.
Né la fatica, né gli spasmi muscolari, né qualsiasi altra cosa.
Solo un amore ancora più grande di quello che sentivo già, una gioia e un'impazienza di conoscerla, infinite.
Louis è stato al mio fianco per tutto il tempo, mi ha aiutata a respirare, ha rischiato di svenire e mi ha aiutata a imprecare più forte anche se credo lo stesse facendo per il dolore che gli ho procurato alla mano. Credevo svenisse a un certo punto, invece è stato coraggioso. Per noi.
Ho pianto perché l'emozione che mi scoppiava nel cuore e non poteva che uscire in quel modo.
L'amore incondizionato che ho provato al solo sentirla piangere è stato qualcosa di magico e la consapevolezza che da oggi in poi ci sarà sempre, lo è altrettanto.
Sono stordita, confusa e stanca ma non c'è niente di più bello al mondo che guardarla dormire con Louis accanto. E in questo momento so perfettamente che rumore fa la felicità.Louis
Scosta appena la camicia da notte che indossa e appena avvicina Bella al seno, lei si attacca ed io sono incantato nel guardarle. Le manine troppo grandi e fini, la carnagione chiara, i pochi capelli e quegli occhi chiari che ha aperto solo per pochi secondi. È mia figlia ed è bellissima.
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It is what it is
Fanfiction"Importante. Dal latino, portare dentro. Ti porto dentro di me, ovunque io vada, tu ci sei, sempre." Sequel Healthy✨