Nuovi equilibri

437 25 2
                                    

Qualche settimana dopo

Stasera è la sua serata e non permetterò ci rinunci.

"Sei sicura?"

"Certo. Ne hai bisogno, quindi va e basta"

Gli sorrido rassicurante anche se sono stanca morta.

"Va' prima che Jamie venga a trascinarti di peso"

Un bacio veloce perché Bella piange e devo scappare da lei.

"Eloise.."

"Va'. Ti aspettiamo a casa, papà"

I suoi occhi si addolciscono e non riesce ad uscire davvero, non prima di averle lasciato un bacio sulla fronte ed uno sulle labbra a me.

È uscito e la casa sembra più vuota, nonostante Bella sottolinei la sua presenza poppando con forza.

"La mia signorina aveva fame"

Le parlo come se possa capire perché credo che in parte avvenga e comunque reputo importante il dialogo, aiuterà a renderla più vispa.

"Papà ci ha lasciate sole stasera, l'ho proposto io, lo so. Ma sai meglio di me che non è semplice. Avrei bisogno anche io di una pausa.." sussurro l'ultima frase mentre guardo le luci fuori dalla finestra. I palazzi si ergono imponenti con alcune finestre illuminate, altre no. Chissà quelle mura a quale spettacolo stanno assistendo.
Improvvisamente ho voglia di piangere, forse perché son troppo stanca, perché non dormo più così tanto la notte, perché non ho tempo per farmi un bagno rilassante, perché io e Louis non abbiamo più un attimo di intimità come si deve e ho paura che questo possa intaccare il nostro rapporto. Bella muove appena la mano, mi sfiora il collo, mi guarda con quegli occhi chiari e tutto passa. La stanchezza, il nervosismo e la paura. Passa sotto l'incantesimo di mia figlia, sotto queste luci che perdono ogni importanza mentre si porta le manine alle labbra, e sembra stia sorridendo.
Piango davanti a quello che credo sia stato il suo primo sorriso, piango stringendola al petto, piango perché sono stanca ma felice.
Il telefono vibra e il nome di Louis lampeggia sullo schermo.

"Pronto?" rispondo con qualche difficoltà dato che deve tenere nostra figlia eretta.

"Come va?"

Il vivavoce fa rimbombare la sua voce e Bella apre di nuovo gli occhi.

"Abbiamo appena finito di mangiare e siamo sveglie perché abbiamo sentito la voce di papà"

"Vuoi che torni a casa?"

Scuoto la testa anche se non può vedermi.

"No, voglio che festeggi la nascita di nostra figlia come se anche io possa farlo."

La musica risuona in lontananza ma i miei occhi sono tutti per Bella.

"El..mi mancate e non riesco a divertirmi"

"Tuo padre fa più capricci di te. Puoi dirgli che se ci si mette anche lui, prendo le ferie?"

In tutta risposta chiude gli occhi e li riapre subito dopo.

"Che ha detto?"

"Mm, credo che stia per addormentarsi. Quindi pensa che ha due genitori estremamente noiosi"

Ride leggero e vorrei solo poterlo vedere. In questi giorni, troppo frenetici, mi sono persa tanto di lui. Sembra una vita che non lo ascolto più, non lo osservo, non mi specchio in quell'azzurro che mi manca.

"Suo padre è uno tosto, puoi dirglielo?"

"Quella tosta è sua madre. E comunque sei in vivavoce puoi dirglielo tu"

It is what it isDove le storie prendono vita. Scoprilo ora