It is what it is

Close to me

Louis

La guardo accarezzare dolcemente il pancione sempre più evidente e mi perdo ad osservarla. È bellissima e la gravidanza le dona più di quanto potessi immaginare. Sobbalza appena e sorride afferrando velocemente la mia mano.

"Che c'è?"

"Sembra si sia mossa"

Ci provo a sentire qualcosa, ma niente. Continuo a muovere la mano, accarezzandola piano ma niente. Non succede niente neppure quando ci parlo.

"Magari è stanca, la prossima volta si muoverà amore"

La dolcezza con cui lo dice è l'unica consolazione.

"Si fa desiderare la signorina"

Parlo e la cingo con le braccia tenendola stretta appena posa il capo sul mio petto.

"Comunque sei una mamma sexy"

Le bacio la spalla, mentre un sorriso le illumina il viso.

"Non una mamma troppo grossa?"

"No, perché siete in due quindi è tutto ripartito"

Poi la sento, sotto la mano che ho posato sul pancione, sento quel movimento appena accennato.

"Si è mossa!"

Eloise ride, mi guarda e ride mentre mi esalto per averla sentita per la prima volta.

"Okay questo è stato fenomenale!!!" 
Poi abbasso il capo verso il suo viso e mi gusto l'espressione dei suoi occhi che cambia appena parlo.
"Come te d'altronde"

Mi bacia senza dire di più, un po' ostacolata dalla pancia che inizia a limitarla nei movimenti.

"Sono felice che tu sia a casa"

"Anche io sono felice di esserci. Mi sto perdendo troppe cose"

La malinconia che mi assale quando ci penso, torna ed è ben visibile ma Eloise la scaccia velocemente con le punta della dita.

"Adesso sei qui"

"Ma tra tre giorni riparto"

"E poi torni qui. Va bene lo stesso per adesso"

La guardo per imprimere ogni dettaglio che quando sarò via dovrò richiamare alla memoria per sentirla più vicina.

"Come fai?"

Sorride appena, confusa.

"A fare cosa?"

"Ad essere così. Sempre positiva, sempre comprensiva con me, sempre al mio fianco"

La mia voce risuona più bassa ed insicura e colpita.

"Louis, ti ho sposato per stare al tuo fianco sempre e dimostrarlo al mondo intero, nonostante non ce ne fosse bisogno. E ti amo, come potrei non essere qui, non essere sempre qui. Non è semplice quando non ci sei, ma insieme ce la facciamo, no?"

"Grazie"

Non ho nient'altro da dire perché non saprei neppure esprimere a parole, quanto lei sia importante, quanto sia meravigliosa.
Una smorfia sorge sul suo viso e non ne capisco il perché finché non parla.

"Tua figlia protesta: mi ha appena dato quello che credo fosse un calcio"

E mi ritrovo a ridere, a reclinare la testa e ridere come non facevo da tempo, esattamente da quando sono partito lontano da lei.

"Sono felice, Eloise, ed è tutto merito tuo"

Le iridi scure si dilatano appena e quella luce che mi ha fatto innamorare di lei, lentamente e poi tutto d'un colpo, diventa più forte.