TRAMA:
Passare la giornata a distribuire pane e focacce non era proprio il massimo, ma c'è chi sicuramente stava peggio.
Era il turno di una ragazza, stava per scegliere cosa prendere, quando i campanelli della porta suonarono. Alzai lo sguardo con noncuranza, e vidi un ragazzo fare il suo ingresso.
"Cosa posso servirti?"
"Mhhh vediamo... due focacce, un filone di pane e il tuo numero"
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"Mi prometti che stanotte, mentre dormo, non farai niente che io non voglia?"
“Te lo giuro”
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"Perché non mi parli?" domandò Harry
Era LUI che non mi rivolgeva la parola per primo, aveva iniziato LUI a ignorarmi.
"Sei tu che non parli a me. E' diversa la cosa"
"E sei tu che mi guardi come se io ti volessi uccidere da un momento all'altro. So benissimo a cosa pensavi prima nel parco, non sono stupido e non credo alle tue bugie"
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"Non puoi fare così"
“Io posso fare ciò che voglio”
Si avvicinò a me, e si spostò verso il mio orecchio. "Tienilo a mente" sussurrò poco prima di lasciare un morso sul mio lobo.
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"Guerra finita" le sussurrai all'orecchio, prima di lasciarle un morso quasi impercettibile sul collo.
Ciao a tutti! Questa è la prima ff che pubblico qui, spero vi piaccia!
Non so esattamente cosa scrivere come descrizione, quindi boh... è una fan fiction stile dark, solo un pochino meno spinta.
Per qualunque cosa, scrivetemi :)
Buona lettura
Capitolo uno "chiusi in panetteria"
Le troppe mattonelle rosse davano quasi fastidio allo sguardo, ma comunque non potevo lamentarmi, perché almeno c'era l'aria condizionata e quasi nessuno per strada a far rumore.
Era un'altra solita e monotona giornata di estate a Holmes Chapel, c'era un sole che, come si suol dire, spaccava le pietre, e io ero in panetteria a lavorare.
Ormai ero così abituata al profumo di quel luogo, che quasi non ci facevo più caso.
Tenevo i capelli raccolti in una crocchia per stare più fresca, e indossavo il grembiule obbligatorio per noi di servizio.
Quel giorno avevo il turno insieme a Margherita, per me Mag o Maggie, la mia coinquilina e amica, una ragazza tranquilla con cui avevo legato benissimo.
"Maggie, vai te oggi a fare la spesa?" le domandai mentre servivo un cliente.
"Va bene, tanto finisco anche prima"
Passare la giornata a distribuire pane e focacce non era proprio il massimo, ma c'è chi sicuramente stava peggio.
Era il turno di una ragazza, stava per scegliere cosa prendere, quando i campanelli della porta suonarono. Era una cosa normale, per cui non mi preoccupai di guardare chi fosse, al contrario della ragazza, che invece si voltò, e poco dopo si immobilizzò esterrefatta
Alzai lo sguardo con noncuranza, e vidi un ragazzo fare il suo ingresso.
Aveva i capelli castani e ricci, era alto e indossava una canottiera verde e dei jeans stretti a vita bassa.
Si sfilo i rayban e osservò un attimo l'ambiente, per poi puntare gli occhi su di me.
Era affascinante, ma aveva un non so che nel suo stile e nel suo sguardo che gli dava un'aria da stronzo patentato.
Restai un attimo a osservarlo, poi mi riscossi e continuai a lavorare, facendo finta di non percepire il peso del suo sguardo.
"Jo, questo è decisamente il giorno più bello della mia vita" sussurrò Mag tornando da me.
Mag era il tipo di ragazza che trova tutti belli, e non si perde occasione di provarci con qualcuno, ma era ben diversa dalle troie. Lei aveva stile mentre cercava disperatamente di dimenticare il suo ex ragazzo, rimpiazzandolo con chiunque altro. E poi non era facile che qualche ragazzo carino entrasse in panetteria...