Chapter Eleven

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Guardandomi intorno cercai di individuare particolari insoliti, animali o qualcosa del genere... Purtroppo, anche se c'era molta luce emanata dalle fate questa non era abbastanza per illuminare tutto il luogo.

"Peter senti ma ci sono animali nei dintorni o non so persone? "

Chiesi un po' dubbiosa, la situazione non mi piaceva e la sensazione si faceva sempre più persistente.

"Animali o persone non possono avvicinarsi quí, rispettano questo luogo. Essendo padrone dell'isola sono l'unico che ha il permesso di avvicinarsi. Tu sei quí perché hai il mio consenso... Tutto ok?"

"Non so, mi sento osservata, tu no?"

Mi guardò stranito per poi diventare sempre più serio. Roteó gli occhi scocciato.

"Per quanto sacro questo luogo sia non è molto  nascosto.. Con gli strumenti giusti e da un posto non molto lontano da quí si può vedere tutto il lago".

"sì? Da dove?"

Si strofinó il volto come stremato.

"Dall'albero dell'impiccato"

Voltò il viso di scatto verso un punto preciso della radura, fulminando qualsiasi cosa ci fosse laggiù. Non potei notare un piccolo ma veramente piccolo sorriso sul suo volto. Si girò verso di me, mi sorrise e mi prese la mano.

"Vieni Amanda è il momento di andare"

Velocemente iniziò a correre e strattonandomi forte mi portò davanti a sé. La situazione non era delle migliori continuava a correre ed io ero costretta ad andare all'indietro.
Ma proprio quando stavo per cadere mi strinse i fianchi e volò.

Iniziammo a volteggiare nell'aria leggiadri, mi aggrappai a lui e di paura non ne avevo. Il paesaggio era meraviglioso, potevo ancora vedere la Merida e su di una montagna il villaggio degli indiani. Il mare rifletteva dolcemente la luce energiaca delle stelle.

Tuttavia lo spettacolo più bello erano i suoi occhi. Cielo i suoi occhi... Il mondo visto da là dentro era decisamente più vivo.

Si sdraió a pancia in su facendomi poggiare su di lui ed io mi strinsi di più. Mi guardò fisso in volto e lentamente andò in picchiata, entrando nel mare di foglie che era sotto di noi.
I sentimenti che provai furono indescrivibili, sembrava come se quell'antica foresta fosse appena uscita dalle mani di Dio. Si sentiva il suo spirito ed era maledettamente viva. Il suo profumo ci abbracciava. Ed è strano, strano che non abbia sentito tutto ciò prima quando vagavo da sola. Questo ragazzo è speciale ha uno scintillio negli occhi che ti cattura ed è come se mi avesse legata con un filo invisibile a lui. Stargli accanto amplifica ogni mia sensazione, sono decisamente più sensibile. Tutto fuori è più incantevole.

Mi fa stare bene.

Mi fa sorridere.

E dannazione se mi piace sorridere...

Risalimmo così velocemente che quasi mi staccai e per paura di cadere mi aggrappai come un koala. Rise e riprese a volare.

"Dove stiamo andando?"

"Dai miei ragazzi, Sono abbastanza svegli per spiarmi lo saranno per conoscerti"

"Ah, ma adesso cosa.."

"Piaciuto il tour? Te lo farò fare tutte le sere se vuoi"

Senza aspettare risposta iniziò velocemente a scendere poggiandomi sul terreno fresco.

Tutte le sere...

Vorrei restare, ma non è possibile.

The First Moon - Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora