punto di vista di Derek
Il verde, le piante, il silenzio... il bosco gli era sempre piaciuto: si rifugiava in esso anche quando era piccolo, quando Laura e Peter litigavano, quando in casa si sentiva chiuso e senza via d'uscita.
Derek non era mai stato un ragazzo come gli altri, a prescindere dai suoi poteri, preferiva stare ore e ore immerso nel verde piuttosto che andare alle feste, non parlava molto ma quando lo faceva ti lasciava a bocca aperta, leggeva un sacco di libri e si allenava anche.
Nessuno sapeva come avesse fatto a fuggire dall'incendio che aveva distrutto la sua vita, ne tanto meno come avesse superato il trauma. Si sapeva solo che dopo il grande incendio era andato via per qualche tempo, un quindicenne che aveva perso tutto e tutti lasciava il suo paese per andare chissà dove.
Nessuno sapeva che aveva passato quasi un anno nei boschi, cercando di non farsi uccidere, cercando di non uccidersi, cercando di trovare un motivo per rimanere in vita. Perchè pensava di non averne più. Quando finalmente un anno dopo aveva superato il trauma era tornato: fu come vedere un fantasma.
Ora era di nuovo nei suoi amati boschi, non per fuggire da qualcosa, semplicemente perché la poteva pensare: pensare a quel ragazzino, McCall, morso da un alpha inesistente perché sicuramente non l'aveva morso lui e non c'erano altri alpha. Morso da qualcuno che voleva solo divertirsi perché poi non l'ha più cercato.
Ma pensava anche ad altro. Quando era andato al campo aveva visto un altro ragazzo, abbastanza bello, anzi molto. Si chiedeva se fosse amico di McCall, in quel caso sarebbe stato più semplice scoprire il suo nome anche se poteva passare per pedofilo.
Camminava da circa mezz'ora quando arrivò davanti a un altro dei suoi posti preferiti. La casa era ancora la, dopo anni era ancora nello stesso stato pietoso: muri scrostati e bruciati, cornicioni che cadevano a pezzi. Quella casa era la tristezza materiale, la scena del crimine, la fine di una vita felice.
Ma non voleva pensarci, entrò senza esitare, spingendo la porta che cigolò. Camminò sopra uno spesso strato di polvere e controllò se c'erano trappole e quando appurò che era tutto a posto entrò.
Si sedette su uno degli scalini che portavano alle stanze delle sue sorelle e la sua, non saliva da dodici anni e non aveva intenzione di farlo. Di solito andava la principalmente per osservare, prendeva la scatoletta di mogano con sopra intagliato il triskelion e la guardava, la apriva e dentro non c'era nulla: era già tanto se si era salvata.
Quando era la vedeva tutto ciò che desiderava: il legno, il rumore silenzioso del bosco, il profumo di casa. Tutto ciò bastava a farlo sentire vivo.
Ma ora che aveva un compito vero,non quello di autocompiangersi, doveva aiutare un ragazzino la cui vita era cambiata da un momento all'altro, doveva aiutarlo a restare umano.
Si alzò e, con una forza interiore che non sapeva di avere, andò a cercare quel ragazzo per aiutarlo. La scatola rimase abbandonata sulla scala. Derek non sapeva che quando sarebbe tornato in quella casa avrebbe trovato una sorpresa.
Quel giorno lo cercò per ore, e anche il pomeriggio,e anche la sera. Non sapeva dove abitava e non sapeva dove trovarlo così si limitò a girare ma non concluse nulla. La notte era oramai un misto di tenebre e oscurità. Non si riusciva a vedere a un palmo dal proprio naso, stava per tornare nei boschi, stava per andarsene quandosi ritrovò davanti un ragazzo. Il ragazzo, quello carino che era al campo, era lì davanti a lui e lo guardava, aveva una strana luce negli occhi che sembravano voler chiedere aiuto.
spazio autrice
ciao ragazzi. questo è stato un periodo pieno di verifiche e interrogazioni per questo motivo non ho postato più nulla, ma ora con le vacanze mi metto all'opera anche perché ho tante idee per questa storia.
-ily
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REVERSE- storie delle nostre vite
FanfictionCome sarebbero andate le cose se Allison fosse stata un coyote? Se Stiles fosse stato gay e se Kira fosse stata dalla parte dei cattivi?