punto di vista di Stiles
Stiles guardava il ragazzo davanti a lui, lo cercava da ore oramai.
"Derek giusto? Sei Derek Hale vero?" aveva ancora male alla testa e la guancia sanguinava, gli faceva male parlare per via dei lividi e del sangue.
Derek lo osservava, non sapeva se lo aveva riconosciuto ma aveva un disperato bisogno di lui.
Quando qualche giorno prima Scott gli indicò il nulla parlando di un ragazzo non gli venne in mente Derek, si ricordò di lui e delle storie sulla sua famiglia solo qualche ora prima. E ora ce l'aveva davanti, alto, capelli neri come la pece e occhi verdi. Era proprio bello doveva ammeterlo.
Finalmente parlò "Si sono io. Te conosci McCall invece" Stiles rimase a bocca aperta "scommetto che ti ha ridotto così lui e scommetto anche che non l'avevi mai visto così prima d'ora"
Non sapeva cosa dire, era tutto vero. Quando era entrato in camera dell'amico lo aveva trovato appoggiato alla scrivania con la testa china. Respirava in modo molto strano e quando gli rivolse la parola la sua voce era... diversa, più profonda, più inquietante. Aveva cercato di avvicinarsi e aveva chiuso la porta ma, quando fu abbastanza vicino, Scott si voltò di scatto: aveva gli occhi gialli, brillanti, e le zanne, lunghe quanto un mignolo di Stiles.
Lui era indietreggiato andando a sbattere contro la porta e Scott aveva iniziato a... non lo sapeva neanche cosa aveva fatto, era talmente spaventato che non ci vedeva più. Si era ritrovato a terra, con la guancia sanguinante e un forte dolore alla testa. Proprio allora, quando si era tirato su reggendosi la testa e con una mano sulla guancia, Scott si era calmato. I suoi occhi tornarono normale e artigli e zanne scomparvero. Balbettò qualcosa ma Stiles stava già scappando via.
Questo era quanto.
"Si conosco Scott , è il mio migliore amico. E si... mi ha fatto lui questo" sospirò "ma non era in lui. Conosco le leggende sulla tua famiglia, di come sparite tutti durante la luna piena. Si parla di ringhi e rumori n casa, o almeno si diceva così"
Derek sospirò.
"Sapevo che un Hale era ancora vivo, che era tornato da poco, e allora ho iniziato a cercare." lo guardò sperando di non sembrare pazzo, perché ormai credeva di esserlo per davvero. Ma Derek non sembrava sorpreso anzi sembrava... sollevato forse.
Ma Stiles non lo era, anzi non ci capiva più nulla. Nel giro di una notte era stato quasi ucciso dal suo migliore amico che sembrava posseduto e aveva incontrato un ex fantasma. Tutto ciò non era normale e non aveva alcun senso.
"Vuoi sapere che è successo a Scott, Stiles? Perché oggi era fuori di se? Perché scompare ogni tanto?". Indicò la luna, la luna piena.
Ci mise un po'a capire, forse non voleva, oppure non gli vennero in mente i lupi mannari. Ma dopo un paio di minuti, forse secondi, capì. Capì tutto e guardò Derek, dritto negli occhi.
"Non può essere... i lupi mannari non esistono. Sono tutte favole" era scioccato.
"Non tutto ciò che è scritto in un libro è una favola... c'è sempre un pezzo vero, ognuno parte da qualcosa o da qualcuno per tessere la propria storia" la voce di Derek era di un calmo quasi disumano che su Stiles ebbe un effetto tranquillizzante. Improvvisamente sentì che tutto si sarebbe risolto se fossero rimasti insieme a quel ragazzo misterioso. Ma poi si chiese come avrebbero potuto insegnare a Scott a controllarsi.
"Sei un lupo mannaro Derek?" le parole gli uscirono di bocca quasi con un tono di ammirazione: aveva un lupo mannaro davanti, completamente calmo con il plenilunio per giunta!
"Si" la calma in persona. Quasi come se gli avessero chiesto una cosa normalissima, comune.
E a quel punto Derek illuminò gli occhi, ma non erano gialli. Erano rossi! Stiles non aveva mai visto nulla del genere, rimase senza fiato e li guardò. Guardò quei due punti rossi che brillavano nella notte buia come non aveva mai guardato nulla in tutta la sua vita.
Derek tornò normale e ricambiò lo sguardo "Dobbiamo trovare subito Scott. Rischia di uccidere qualcuno, o di venir ucciso da qualche cacciatore. Sai se è uscito?"
"No. Sembrava tornato normale. Quando mi ha guardato l'ho visto umano" guardò in basso. Come aveva potuto lasciarlo da solo? Se gli fosse successo qualcosa? Sapeva che non se lo sarebbe mai perdonato.
"Dobbiamo trovarlo, subito"
Gli occhi verdi si incrociarono con quelli marroni, il sovrannaturale si incrociò con l'umano e, per la prima volta nella storia, due specie opposte collaborarono per uno scopo comune.
spazio autrice
ci ho messo un po' di più a farlo uscire questo capitolo perché ho dovuto revisionarlo più volte, come sono andate le feste?
-ily
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REVERSE- storie delle nostre vite
FanfictionCome sarebbero andate le cose se Allison fosse stata un coyote? Se Stiles fosse stato gay e se Kira fosse stata dalla parte dei cattivi?