POV Kira
La ragazza camminava per i corridoi bui del vecchio edificio abbandonato. I muri scrostati, le porte delle stanze nere come la notte, le ragnatele, tutto rendeva l'atmosfera ancora più terrificante. La ragazza continuava a camminare, conosceva la strada a memoria. Impossibile, altrimenti, orientarsi dentro quel labirinto oscuro.
Arrivò davanti a una parete: nera, l'intonaco si staccava a pezzi, un simbolo ne occupava una buona metà. Kira si guardò attorno due, tre volte poi appoggiò il palmo della mano sul centro esatto del simbolo, quello che accadde dopo non sono in grado di raccontarvelo io. Il muro s'era trasformato, era letteralmnete sparito. Il suo posto era stato preso da un'accesso ad una stanza, illuminata da piccoli faretti che diffondevano una luce rossa, sanguigna, soffusa, come il sangue mischiato ad acqua corrente.
La ragazza entrò, il muro si richiuse dietro di lei, guardò in un punto preciso della stanza. Due capocchie di spillo rosse si accesero, più luminose delle luci nella stanza. Quello sguardo, terrificante e paralizzante, andò dritto a incrociare lo sguardo di Kira, la ragazza sorrise, beffarda e sicura di sé.
"Parlano di noi, Alpha. Sanno perfettamente della nostra presenza ma pensano che vogliamo attaccarli al più presto" rise "poveri stolti" scosse la testa, divertita "quale sarà il nostro prossimo passo?"
"Dimmi chi c'era a Casa Hale"
"Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski, una ragazza e una bambina"
"Tutti prevedibili tranne... tranne la ragazza e la bambina, non ci dobbiamo preoccupare. Attueremo il nostro piano in ogni caso"L'uomo che aveva parlato fino a quel momento si alzò: era alto, muscoloso, con un'espressione malvagia e gli artigli in bella vista, gli occhi rossi, le pupille nere, la fronte aggrottata. Sospirò. Si guardò gli artigli. Guardò la ragazza.
"Derek Hale è il lupo più prevedibile che abbia mai incontrato, non aspetterà troppo e quando penserà che il momento sarà opportuno ci attaccherà. Piuttosto che subire preferisce sferrare" la voce uscì come un sussurro, un alito di vento che faceva raggelare il sangue.
"Cosa faremo quindi?"
"Aspetteremo"la risposta arrivò fredda, precisa, pungente. Niente discussioni.POV Scott
"Stiles però ti fai notare troppo amico." Scott s'era accorto che qualcosa girava nella testa dell'amico. E c'entrava Derek.
"Ma di che diavolo parli? Sai benissimo che quel tipo mi fa solo paura!" il battito del ragazzo aumentò talmente tanto che a Scott quasi non scoppiarono le orecchie.
"Si certo e io sono Biancaneve. Andiamo lo sai che ti appoggerei in pieno". Era vero, avrebbe fatto qualsiasi cosa per il suo migliore amico.
"Amico vedi di piantarla prima che ti faccia fare un bagno nello strozzalupo!"
"Va bene va bene" il ragazzo rise ma si fermò di colpo. Davanti a lui era apparsa, dal nulla, Allison Argent. A Scott si mozzò il fiato, la guardò per un tempo che sembrava infinito finché una gomitata ben assestata lo riportò alla realtà.Stiles lo guardava e intanto se la rideva, come se farsi una figuraccia con la ragazza più bella della scuola fosse una barzelletta! A quanto pare per Stiles lo era perché continuava a ridere. Allison guardò Scott e gli sorrise e uscì verso la macchina del padre.
"Andiamo rubacuori, che abbiamo molte cose da fare noi!"
Effettivamente era vero:dovevano capire chi era l'alpha, scoprire dove si nascondeva lui con il suo branco, dovevano cercare di fermarli prima che facessero del male a qualcuno. Non ce l'avrebbero mai fatta da soli, Derek li aiutava solo in parte e loro erano in due, uno umano per di più.
"Potremmo chiedere a Allison" chiese Scott.
"Ad un'umana? Non ti basto io?"
"Non è un'umana. E' qualcosa... non so cosa però"spazio autrice
Allison accetterà?
Scusate l'attesa sono imperdonabile ma ho avuto gli esami.-ily
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REVERSE- storie delle nostre vite
FanfictionCome sarebbero andate le cose se Allison fosse stata un coyote? Se Stiles fosse stato gay e se Kira fosse stata dalla parte dei cattivi?