Un inseguimento sfrenato

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"Rin... Rin!". Una voce lontana lo chiamò.
"Rin... Rin!" Continuò.
" Papà!?".
Il piccolo sbatté piano le palpebre, una luce bianca lo accecò, si fece ombra con la mano.
"Rin, piccolo". Le immagini divennero più chiare.
Russel lo stava chiamando e Lory con occhi pieni di pianto lo abbracciò: " o piccolo", fece singhiozzando, "eravamo così preoccupati". "Ma... ma... dove sono?" Rispose intontito il fanciullo.
In quel preciso istante un uomo canuto e con una lunga barba bianca, con un lunghissimo camice entrò dicendo:" sei in ospedale piccolo Rin".
Rin si agitò: "Cosa?!" Il dolore al naso si fece lancinante. Il malessere fu tale che Rin si piegò su se stesso. Il medico all'istante prese del ghiaccio e con delicatezza glielo pose sul nasino.
"Hai avuto molta fortuna, sei andato incontro ad un trauma facciale grave e per di più se il tuo amico non avesse chiamato l'ambulanza a quest'ora il sangue sarebbe coagulato formando un ematoma settale che avrebbe potuto bloccarti le narici". " Emato che? Non ho capito niente ". "Non preoccuparti, ora tramite un intervento manuale ti riallineerò le ossa nasali". "Cosa?! Ho paura Lory!!!". Rin era terrorizzato la donna, gli prese le mani dicendo:" non ti preoccupare, andrà tutto bene, sei forte piccolo squalo".
Russel coprì gli occhi del ragazzino per non farlo impressionare, il medico gli spruzzò nel naso uno spay anestetico ed iniziò l'operazione.
...
Dopo due lunghissime ore Russel scoprì gli occhi al piccolo:" non mi sento più il naso".
" Non ti preoccupare è l'effetto dell'anestesia, ora lo bendiamo per bene, ti prescrivo degli antibiotici per evitare infezioni e poi potrai andare a casa" fece il medico sorridendo.
Rin sfoggiò il suo miglior sorriso ed il medico iniziò a bendarlo, per prima cosa posizionò due stecchetti sulla cavità nasale del bimbo ed infine con una lunga benda bianca coprì il tutto. Proprio in quel momento Rin scorse dalla finestrella sulla porta della grande stanza un' immagine a lui familiare, il ragazzino dagli occhi color ghiaccio lo guardò con molta attenzione, Rin in risposta gli fece una smorfia simpatica ma ne l muovere il naso caddero gli stecchetti. Il medico scoppiò a ridere: "ora dovrò rimetterti le bende!!".
"Uffa!!!" rispose Rin sbuffando, il fanciullino affacciato tirò un sospiro di sollievo e si allontanò.
"Aspetta!!" lo chiamò Rin, l'altro non lo ascoltò , il bimbo si alzó, "dove vai???". Si sorprese Lory,
"non ti preoccupare torno subito".
"ma Rin..." Lory non fece in tempo a spiccicare parola che Rin era già in piedi. All'improvviso scattò.

Iniziò un inseguimento sfrenato, Rin non lo perse d'occhio neanche per un secondo, l'inseguimento continuò tra slalom tra lettini e macchinari, scivolate sul pavimento bagnato, sguardi divertiti di infermiere, dottori e pazienti di tutte le età. Per sfuggire dalle fauci dello squalo, sull' ultima rampa di scale, l'inseguito salì sul corrimano scivolando, Rin, non sapendolo fare, prese di corsa l'ascensore, con un'affabile vecchina che gli regalò delle caramelle, arrivato al piano terra aguzzò lo sguardo per individuare il fuggitivo, non voleva farlo scappare, si voltò e...

"Eccolo!!!", intravide tra la calca di persone anziane una figurina piccolina e subito ripartí alla carica, quando l'altro se ne accorse era ormai troppo tardi ma non demorse e continuò a correre.

Lo Squalo dell'AustraliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora