CAPITOLO 9

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10 ore... Erano passate ormai 10 ore da quando il piccolo Louis era scomparso, erano passate 10 ore da quando Harry era uscito di casa per andare a cercarlo, non una sosta, non una fermata. Il riccio era deciso a ritrovarlo.. E forse li mancava di già il suo odore e la vista dei suoi occhioni acquosi e blu, Harry era disperato, le guance solcate da lacrime amare, ormai secche da tempo, i suoi occhi erano rossi e gonfi, la sua testa girava, la sua fronte era corrugata, e le sue mani erano strette sul manubrio dell'auto di sua madre, le sue nocche erano ormai sbiancate ma a lui non interessava di tutto ciò, a lui interessava del più piccolo e della sua salute, lo voleva, lo rivoleva indietro, lo voleva al sicuro in casa sua, e non lo avrebbe più lasciato.

Louis aveva mal di testa, i suoi occhi erano stretti e lacrimavano, i suoi polsi dolevano, e sentiva freddo molto freddo.
Il piccolo prese pian piano conoscenza e sbattè le sue dolci ciglia corrugando invece le sopracciglia
'oh piccolo ben svegliato, il tuo papino ti aspettava con ansia.. Hai fame? O forse sete?'
Louis si allarmò sentendo quella voce agghiacciante e di scatto sollevò la sua testa, a primo impatto vide un uomo, un uomo seduto su una sedia proprio di fronte a lui, a gambe accavallate. Era un uomo attraente e sofisticato, indossava una giacca a righe firmata che copriva le sue spalle larghe abbinata a dei pantaloni neri che scendevano aderenti sulle gambe muscolose, portava i biondi capelli gellati dietro la nuca, e i suoi occhi erano una tempesta griga e senza vita.. Sembrava giovane ma a tradirlo c'erano le piccole rughette che si formavano quando sorrideva di un sorriso malizioso, le sue labbra tirate all'insù mostrano denti dritti e bianchi.
Louis aveva paura, tanta paura,voleva il suo boo beer, voleva i riccioli cioccolatosi di Hazza, voleva i suoi genitori, voleva tornare a casa, e pensando a questo strinse le sue mani in  pugni stretti e cominciò a strattonare i polsi, ma capì subito che qualcosa non andava quando non riuscì a muoverli, alzò la testa e vide che erano legati a delle manette attaccati ad un palo di legno, si rese conto che era seduto per terra appoggiato ad esso, la stanza in cui era, era sporca e puzzava di muffa, ciò fece storcere il nasino alla francesina di occhi blu. Abbassò lo sguardo e notò che era nudo, a coprire le sue parti intime c'era un pannolino
'Louis non porta i pannolini! Louis è grande! Lasciami andare! Portami a casa, Louis ha freddo!'
Queste furono le parole urlate dal piccolo, parole spezzate da un forte schiaffo che si posò sulla sua guancia.
'STA ZITTO MOCCIOSO!'
Il silenzio.
In quella stanza non si sentì nulla.
Ma era un silenzio interrotto dal rimbombo di quello schiaffo e dai singhiozzi soffocati di Louis.

INFANTILISMO //Larry stylinson//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora