CAPITOLO 7

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"Cosa cazzo ho fatto" Harry ancora incredulo continuava a stare seduto sul divano con Louis addormentato addosso. Di botto ritornò in sé e con delicatezza poggiò Louis sul divano, lo coprì e uscì di casa lasciandolo solo.
Harry si trovava in un pub lontano da casa, musica alta, belle ragazze e alcool tutto ciò di cui aveva bisogno era a portata di mano, voleva dimenticarselo, voleva dimenticare la faccia stravolta del moccioso in preda al suo primo orgasmo. Beveva, era brillo per non dire ubriaco fradicio, acchiappò la moretta tutte curve che si trovava davanti e se la portò nelle camere da letto, una bella scopata risanatrice pensava. Il cellulare abbandonato sul comodino squillò una, due, tre volte e cessò Harry non lo sentì e continuò ciò che aveva iniziato.

Louis aveva paura si era svegliato la sera tardi verso le 2.00 e non aveva trovato nessuno, così con i pantaloni ancora macchiati scese dal divano e si diresse verso le canere. Niente. Vuote.
"Hanno abbandonato LouLou" con questo pensiero si era rannicchiato dietro il divano contro il muro, con la testa fra le ginocchia contro il petto. Rimasto così, con le lacrime che minacciavano di scendere e che rendevano il suo respiro pesante.

casa Styles ore 2:30
Pov sconosciuto.
Che bel bambino così eccitante...così indifeso e solo. Nulla mi impedisce di metterci le mani sopra, è mio, sarà mio, solo mio
Oh piccolo che fai? Non piangere sei così bello, i tuoi occhi azzurri terrorizzati puntati addosso a me, che fai? Ti allontani? Oh no no tanto ti prendo... Oh mi piace tanto giocare.
PRESO! che ti ho detto sei mio solo mio.
Nessuno sentì le urla del piccolo Louis, nessuno vide ciò che successe, nessuno vide la macchina nera parcheggiata davanti casa sua, nessuno vide l'uomo che lo teneva addormentato rudemente fra le sue braccia.

INFANTILISMO //Larry stylinson//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora