Doctor who {1}

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Faceva troppo freddo, troppo per lui che era abituato a temperature adatte alla sopravvivenza umana.
L'uomo si guardò intorno non riuscendo a capire perché quel luogo a lui molto famigliare era allo stesso tempo sconosciuto.
Una vasta distesa di sabbia e solo quello, niente palazzi o botteghe, nemmeno l'ombra della polizia di Stato. Niente.
Alzò il volto verso il cielo notando quanto fosse pieno di cose che illuminavano, anche se di poco, la sua strada; di quanto fossero bellissime quelle cose lì in alto.
Cose, così le chiamava perché non le aveva mai viste e perché nessuno ne aveva mai parlato, neanche per sbaglio.
-Cosa siete?- si chiese ad alta voce sperando di ricevere una risposta, poi dopo aver aspettato invano per circa cinque minuti buoni prese a camminare.
Si fece mattina quando raggiunse la civiltà. Da dove si trovava lui si potevano vedere due cose: una capanna che a malapena si teneva in piedi e, alcune migliaia più avanti, un'enorme sfera contente la vera e propria città.
Sebbene le sue gambe imploravano una pausa lui continuò la sua camminata finché non arrivò davanti alla piccola abitazione.
Si sedette sulla sabbia, spalle al muro e tentò di riposarsi nonostante la posizione assai scomoda.
Passò del tempo ma il sonno non sembrava voler arrivare per il pover uomo, che rimase a fissare il vuoto davanti a lui.
Ad un certo punto, nel silenzio del deserto, sentì la porta, che aveva di fianco, cigolare e qualche istante dopo una giovane donna gli faceva compagnia sotto il sole cocente.
Appena i due ebbero l'occasione di guardarsi negli occhi, l'uomo, che fino a poco fa non sarebbe stato in grado di alzarsi in piedi ci riuscì, rimase a bocca aperta, insomma, come poteva non essere sorpreso nel vedere la sua amata ancora viva e vegeta se era stata assassinata davanti ai suoi occhi solo cinque minuti fa?
La giovane si presentò all'uomo, il quale scoppiò in lacrime. Non solo era la copia sputata della sua, ormai, defunta fidanzata ma portava anche il suo stesso nome.
In conclusione al suo lungo pianto la donna lo invitò ad entrare nella dimora per poter parlare con tranquillità.
-Ti prego raccontami la tua storia.- gli disse lei facendo gli occhi dolci senza saperlo neanche, perciò senza altri indugi, l'uomo prese a raccontarle la sua storia.
Alla fine del racconto sia lui che lei si erano riempiti il cuore di tristezza: lui a causa dei ricordi; lei per tutto il dolore che il suo ospite aveva affrontato nel corso della sua vita.
Continuarono a parlare per qualche minuto finché il vagabondo capì il motivo principe della sua partenza.
Infatti, l'uomo era partito alla ricerca di un nuovo pianeta in cui mettere radici e dimenticarsi del passato e di tutto il dolore che aveva provato e, forse, in quel momento lo aveva trovato. Alla fine aveva trovato ciò che bramava da tempo.

Ciò Che Mi Viene In Mente Finisce QuiWhere stories live. Discover now