Ivan Zaytsev

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Sono davanti alla porta della chiesa ad aspettare la gioia del mio cuore quando mia moglie mi si avvicina.
-Mi ha scritto, sarà qui a momenti.- le sue parole mi innervosiscono ancora di più. Non voglio che si sposi, non voglio che se ne vada via da Modena.
Cerco di distrarre la mia mente da qualsiasi cosa ma mi è impossibile. Come posso farlo quando una parte della mia vita mi viene portata via così in fretta?
Una mano gelida mi si posa sul braccio che ho lasciato scoperto per la troppa ansia. Alzo lo sguardo e la vedo lì, davanti a me, nella più totale bellezza che la contraddistingue sempre.
-Senti Ivan, andrà tutto bene. Entriamo.- la guardo perso nei suoi occhi. Ha pianto, lo vedo benissimo, ho imparato a vedere le sue lacrime nascoste. E so perché, perché non può credere di aver trovato la persona giusta, quella persona che non la giudica per quello che fa, ma che va oltre e vede che bella e buona persona sia realmente.
Indosso la giacca e le porgo il braccio, lei si tiene stretta a quest'ultimo tenendo tra le mani il bouquet più strano mai visto al mondo.
-Ehi, ehi, ehi, Ivano, posso dirti una cosa prima di entrare?- non rispondo perché anche se non lo faccio lei parlerà come è suo solito fare.
-Aspetto un bambino.-tre parole che mi mandano sotto shok.
-Poi ti racconto- sorride lei sapendo perfettamente che non mi interessa affatto.
Prima di poter fare un altro passo verso la navata vedo Sienna che si alza dalle gambe di Ashling e corre verso di noi.
-Papà voglio accompagnare io la zia dallo zio.- la prendo in braccio sorridendo riprendendo la nostra camminata.
-Un'altra cosa. Non lascio Modena neanche se mi pagassero.- e in quel momento, giuro di aver ripreso la sicurezza che quella piccola peste mi aveva fatto perdere il giorno che mi chiese di accompagnarla all'altare.

Ciò Che Mi Viene In Mente Finisce QuiWhere stories live. Discover now