Fullmetal Alchimist Au

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-Ehi pulce- quelle furono le prime parole che Edward rivolse alla ragazza. Utilizzò quel termine, PULCE perché finalmente era riuscito a prendere qualche centimetro in più quell'estate riuscendo a trovare qualcuno che fosse più basso di lui e ora sentiva il dovere di farlo notare a tutti.
-Buongiorno Ed- rispose lei senza distogliere lo sguardo dal libro che stava leggendo da quella mattina.
Il biondo ci rimase male, aveva sperato in una risposta un pò più sostanziale che un semplice "Buongiorno Ed" così, sapendo che non c'era verso di avere una propria e vera discussione con la ragazza tornò da dove era venuto. Ritornò dal suo gruppo di amici, considerato, da tutti, il più importante dell'intera scuola.
La ragazza dai capelli neri continuò a leggere finché la campanella suonò indicando l'inizio della giornata scolastica, chiuse il libro e lo ripose dove lo aveva trovato: sul muretto. Di sicuro non aveva intenzione di rubarlo ma quando lo aveva visto gli era salita in cuore la voglia di leggerlo, Dio solo sa quanto Amanda amasse i libri.
Edward Elric osservò la scena sorpreso, non si aspettava di certo che la ragazza sarebbe stata capace di leggere un libro lasciato in balia della gente, si aspettava che aprisse la prima pagina e che controllasse di chi fosse per poi riconsegnarlo al legittimo proprietario senza andare oltre a quella pagina.
-Ed su dai muoviamoci.- disse Winry stringendogli il braccio, più del dovuto.
-Ehi, attenta. Così mi fai male.- lei si scusò con l'amico, il quale la rassicurò, oramai ci aveva fatto l'abitudine. Tutti si erano scordati dell'incidente, oramai era una vecchia storia, tutti avevano scordato che, nonostante riuscisse a fare tutto, il dolore era ancora presente, tutti si erano dimenticati che anche lui, infondo prova quella sensazione: il dolore.
Si risvegliò dai suoi pensieri incominciando a spintonare i più piccoli per passare avanti e prendere il posto migliore della classe, il banco in fondo, insieme a Ling il suo migliore amico, ma il ragazzo aveva altre intenzioni.
Ling quell'anno non se la sentiva di stare assieme al suo partner del crimine, così si sedette dal lato opposto, in prima fila e quando Ed se ne accorse era troppo tardi per far cambiare idea all'amico. La sua cotta si era appena seduta al suo fianco e Ling non aveva occhi e orecchie per nessun altro al momento.
-Perfetto ho perso anche lui- si disse.
Il professore, e anche coordinatore della classe, non sembrava volere arrivare quel giorno e la cosa rallegrò la banda della 5^F, ma sfortuna volle che quel giorno si iniziasse a lavorare, dal tronde i ragazzi di quinta non hanno riposo sin dal primo giorno di scuola.
-Giorno ragazzi. Il signor Mustang si è ammalato due giorni fa e per fortuna che il supplente, che avevamo chiamato per le classi prime, ha accettato di prendere voi per queste due settimane di assenza del professore Mustang.- Il sorriso non aveva lasciato il volto del preside, nonostante odiasse la maggior parte degli alunni lì presenti.
-Signor Elric può anche entrare.- alle parole dell'uomo Edward rimase spiazzato e così anche la sua amica Winry. Non si aspettava di ritrovarsi suo padre ad insegnarli Storia per due settimane.
-Ma perché non mi ha detto nulla?-si chiese il biondo.
-Edward chiudi la bocca o finisci che ti entrano le mosche. Dai che andrà una meraviglia, saranno solo due settimane.-
-Winry basta ricordalo.- Il preside uscì dall'aula e i ragazzi si sedettero nuovamente.
-Ok ragazzi. Iniziamo con le presentazioni.-
I ragazzi si presentarono al supplente finché non toccò ad Amanda.
-Amanda Dennings. Non mi piace proprio la storia. Ma cerco di farmela piacere.- Il signor Elric sorrise poi passò al figlio.
-Allora, presumo che il mio nome tu lo conosca già.- la classe rise tranne alcuni che non sopportavano il modo da "Io sono figo, no tu no" di Edward
-E la storia per me è un pò inutile. Davvero, a me che importa sapere cosa facevano gli ottomani?- un altro coro di risa si alzò nell'aula.
Una volta che tutti ebbero parlato, la vera e propria lezione cominciò.

La lezione di Storia ebbe fine e senza aggiungere compiti per casa il signor Elric corse verso l'altra sua classe pronto a cominciare un'altra ora, dove avrebbe spiegato ad un gruppo di gente a cui poco o niente gli importava la sua materia.
-Ma tuo padre è sempre così noioso o cosa?- Edward si sorprese di come aveva parlato la sua compagna di banco.
-MA COME TI PERMETTI? SUO PADRE NON È NOIOSO- Winry non riusciva a reggere quella ragazza. Per la bionda il suo migliore amico l'avrebbe lasciata per LEI.
-Tranquilla Wi, va tutto bene. Comunque sì, è sempre noioso.- disse sorridendo.
-Ma...-alzò lo sguardo al cielo e ritornò a fissare i suoi fogli di "appunti" dove rilesse ciò che aveva trascritto: tutti i suoi pensieri, quelli più oscuri e che nessuno, ma proprio NESSUNO, sapeva e mai doveva conoscere.
In poco tempo ecco che entrò in classe il profesor di Scienze e Chimica.
-Spero che abbiate ripassato e fatto i compiti durante l'estate.-
Silenzio totale. Fuery aveva già capito tutto. Nessuno aveva seguito i suoi consigli.
-Io sì prof.- disse Amanda attirando l'attenzione dei suoi compagni di classe.
-Eh, ecco la secchiona al lavoro- disse qualcuno pensando di non farsi sentire.
-Zitto Envy, almeno io mi porto avanti a differenza tua- la risposta diede fastidio al ragazzo che si trattene dal fare stupidaggini il primo giorno di scuola.
-Ah, ora la voglio proprio vedere- disse il compagno di banco di Envy mentre tentava di addentare la merenda. Come suo solito.
-Signor Gluttony metta via ciò che ha in mano- affermò il professore mentre continuava a scrivere alla lavagna un esercizio di chimica.
Un coro di risa si alzò per l'aula che venne interrota da Fuery che chiamò alla lavagna Envy per svolgere l'esercizio appena trascritto.
-Prof non mi ricordo niente.-
-Meno due punti alla prima verifica dell'anno.- Il ragazzo sbuffò ma non ne fece una tragedia, ne era abituato, lui partiva sempre male all'inizio dell'anno ma poi si riprendeva. Copiare era il suo hobby preferito, ed era bravo, nessuno in cinque anni lo aveva ancora beccato.
Dopo due ore di lezione finalmente i ragazzi si dedicarono alla parte della giornata che preferivano: la ricreazione.
Nessuno per quei corridoi faceva caso ad Amanda, la quale uscì dalla costruzione dirigendosi verso il muretto dove aveva trovato il libro. Era pronta a leggere qualche altra pagina e immergersi nella fantastica vita dove la magia esisteva sotto il nome di ALCHIMIA, ma una volta arrivata alla sua destinazione il libro era scomparso.
Si impanicò pensando di averlo preso e di averlo lasciato in classe.
-Alchimia eh?!- si voltò e notò il "suo" libro in mano alla persona che meno di tutte adorava: Envy. Il ragazzo era accompagnato dal suo amichetto che si stava ingozzando di cibo. Ancora.
-Ridammelo.- disse lei guardandolo con puro odio.
-E perché dovrei? Non è tuo.-
-Neanche tuo.- rispose lei.
Si guardarono negli occhi per alcuni istanti scambiandosi l'odio che provavano l'uno verso l'altro. Ma qualcosa nello sguardo di Envy cambiò, le stava per ridare il libro ma qualcosa lo fermò.
-Envy ridaglielo.- I due ragazzi si voltarono sconvolti nel sentire Edward Elric aiutare la "nerd" della scuola.
-Dai Edo non sono affari tuoi.- parlò la bionda accanto al ragazzo, che aveva parlato qualche seconda fa.
-Invece...- voleva risponderle ma non sapeva se mentire o dire la verità, che in realtà erano anche affari suoi ma evitò di tirare fuori ciò che, in quel momento, provava in cuor suo.
-Envy, ho intenzione di ripeterlo. UNA. SOLA. VOLTA. Ridalle il libro. ADESSO.-
Envy non mosse un muscolo, niente, rimase lì, fermo a guardare Edward.
Tutto accadde velocemente e se non fosse stato per le due ragazze i due "amici" sarebbero finiti all'ospedale.

Ciò Che Mi Viene In Mente Finisce QuiWhere stories live. Discover now