•CAPITOLO 6

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"No, non c'è niente tesoro" dice facendo un finto sorriso per poi spostare lo sguardo dal mio volto.

Sta mentendo.
Conosco Daniel, so benissimo che mi sta nascondendo qualcosa così come so bene che anche se insisto non me lo dirà.
Rispetto il suo silenzo e la sua decisione ma non la comprendo.
Lui sa di poter contare su di me, sa che qualsiasi guaio abbia combinato o qualsiasi cosa gli sia accaduta io ci sono,ha una spalla su cui contare, sempre.
Decido di lasciarlo solo e di andare a letto, così mi infilo sotto le coperte e poco dopo mi addormento.

È mattino, mi sveglio e vedo Daniel gironsolare per casa.
"Non vai a lavoro?" Gli domando assonnata.
"Si, stavo giusto per andarmene" dice prendendo alla svelta le chiavi della macchina e infilandosele in tasca.
"Torno a casa alle verso le sette,spero di non tardare,ciao amore" dice andandosene.

Mi affaccio dalla finestra e lo osservo fino che non lo intravedo più.
Dopo mi cambio e vado a scuola.

Alla prima ora, il prof di chimica dopo aver fatto l'appello osserva l'elenco con i voti per qualche secondo e poi mi guarda fisso.
Il mio sesto senzo dice che ora mi dirà di andare alla lavagna.

"Wilson , correggi gli esercizi alla lavagna"
Ecco, era come pensavo, fortunatamente ieri ho studiato con Giada quindi qualcosa la so fare.
Alla fine riesco a rispondere a quasi tutte le sue domande anche se in qualche esercizio ero incerta.

"Wilson,ti ho messo 7, continuà così" dice sorridendomi.
"Finalmente un buon voto" dico a Giada
"Brava"
Alla seconda ora mentre la prof di storia spiega mi arriva un messaggio.

《Come sta andando la tua giornata?》
È Michael, come ha fatto ad avere il mio numero?
Ah giusto, ieri l'ho chiamato per il passaggio.

《Per adesso bene》 rispondo.

"Wilson smetti di usare quel telefono se non vuoi che te lo sequestro" mi rimprovera la prof.
Stronza.
"Con chi stavi messaggiando?" Mi domanda curiosa Giada.
"Michael" dico sottovoce.
Inarca un sopracciglio
"Siete già in confidenza?" Mi domanda.
"Abbiamo pranzato insieme ieri.." la prof mi fulmina con gli occhi "Ti racconto dopo"
Mi fa cenno con la testa così io mi volto e fingo di ascoltare.

Alla terza ora riprendo il cellulare
《Stamattina ho rivisto un vecchio mio amico di qui mentre adesso sono in albergo annoiato》
《Pomeriggio hai impegni?》
《Non lo so, perchè?》
Lui risponde subito 《Mi chiedevo se vuoi venire con me ad un bar per prendere qualcosa, avrei invitato anche Daniel se fosse stato libero》
《D'accordo》rispondo esitando.
《Ti passo a prendere alle cinque》risponde infine.

"Quindi avete pranzato insieme?" Mi domanda Giada curiosa.
"Si, perchè la sua macchina non partiva" le spiego subito.
"Non capisco" mi risponde confusa.
"Mi è venuto a prendere a scuola perchè pioveva forte e la sua macchina ad un tratto non è partita più" gesticolo con le mani mentro le racconto.
Alle ultime due la prof di storia dell'arte ci fa vedere un noioso documentario.

All'uscita da scuola, accetto l'invito di Giada e mangio a casa sua.
I suoi lavorano quindi è Giada a dover cucinare e lo fa in maniera splendita, i suoi piatti sono deliziosi.
Dopo sfogliamo il libro di letteratura, sottolineo la parola sfogliamo perchè è esattamente quello che facciamo mentre nel frattempo guardiamo la nostra serie tv preferita.

Alle cinque mi dirigo a casa e trovo giá Michael sulla sua auto vicino il mio portone
Appena lo vedo fa un enorme sorriso
"Aspetti da molto?"
"No,sono appena arrivato"

Dopo pochi minuti di strada arriviamo, è un pub più che un bar ,é carino anche sè è troppo pieno di gente.
"Cosa ti offro?" Mi domanda sedendosi al bancone.
"Stavolta pago io" rispondo decisa alzando la voce per sovrastare la musica
"D'accordo, non insisto" dice sollevando le mani in senzo di difesa.

Sorrido, è buffo questo suo gesto.

"Comunque una bevanda non alcolica"
"D'accordo" dice per poi chiamare il barista.
Infine paghiamo la bevanda e ci sediamo ad un tavolo fuorì più tranquillo.

Mi soffermo a guardare un punto fisso, lo faccio sempre quando ho la mente affollata di pensieri e questo sembra che Michael lo noti.

"A cosa stai pensando?" Sorseggia il suo drink e poi mi osserva corrugando la fronte.
"Daniel è strano ultimamente"
Ho bisogno di dirlo a qualcuno , non so se faccio bene a dirlo proprio a lui ma ho bisogno di parlarne.
Volevo dirlo prima a Giada ma non l'ho fatto, non perchè non volessi ma perchè quando sto con lei mi dimentico di ogni mio singolo problema, sarà sicuramente il suo modo di fare stravagante e il suo sorriso sulle labbra a farmi stare bene.
"Cosa vedi di strano?"
"Messaggia continuamente , prima non lo faceva mai, pranza fuori mentre quando abitava con sua zia tornava a casa per pranzare e poi ripartiva, alla festa di compleanno di mia madre è stato quasi del tutto assente, ci sono tante cose che non tornano" dico parlando velocemente.
"Beh, non saprei che dirti, a me non ha raccontato nulla"
"Il mio sesto senso dice che c'é qualcosa sotto"
"Di solito un uomo che fa così è quando..." si blocca e non continua il suo discorso.
"Quando?" Gli domando curiosa.
"Quando ha un'altra" conclude.
Sbuffo a ridere "Non è il mio caso , credimi"
"Già, scusa per la cazzata che ho appena detto" dice abbassando lo sguardo.

Avevo accantonato questa possibilità, non devo pensare a questo.

"Jessica" mi richiama.
Mi ero di nuovo persa tra i miei pensieri.
"Si, scusami" dico facendo un lieve sorriso per poi continuare a bere il mio drink.
"Sai giocare a biliardo?"
"Si, mi ha insegnato Daniel"
"Allora facciamo una partita, dai"

Entriamo dentro e ci avviciniamo al tavolo dove ci sono già dei ragazzi radunati attorno.
Metto i soldi nella gettoneria del biliardo e le palle rotolano.
Michael le sistema all'interno del triangolo e poi lo toglie
"Spacca tu" dice facendo un sorriso sgembo.
Mi piego sul tavolo, cerco di prendere la mira e mi concentro al massimo.
Il rumore fragoroso delle palle mi coglie di sorpresa, riesco ad infilarne tante in buca che perdo anche il conto.
Guardo le posizioni delle palle rimaste e mi piego sul tavolo per il secondo colpo
Metto in buca altre due palle ma al colpo successivo sbaglio.
Michael concentratissimo riesce ad infilarne in buca quattro.
Infine punta le ultime due palle rimaste e mette a segno il colpo.
"Vuoi la rivincita?" Mi domanda soddisfatto.
"Un altra volta, adesso devo tornare a casa"
Mentre mi riaccompagna a casa parla interottamente dei sui sport preferiti e delle sue passioni, io mi limito solo ad ascoltare ed annuire.

Arrivata a casa, mi butto sul letto e inizio ad osservare l'armadio e i cassetti di Daniel.
La tentazione è tanta e non riesco a fermarla.
Frugo tra le sue cose sperando di trovare anche solo un piccolo indizio che mi permetta di capire cosa gli sta succedendo.
Non trovo assolutamente nulla.
Sento il rumore della serratura della porta e poi dei passi.

"Amore dove sei?" Urla Daniel.
É in anticipo, cavolo
Devo risistemare tutto, ma come faccio?
Lo raggiungo "Com'è andata a lavoro?"
"Bene" dice togliendosi la giacca.
"Vado a farmi una doccia" annucia.

Cavolo, e adesso?

"Perchè non la fai dopo?" Gli domando .

Sono seriamente in panico.

"Preferisco farla adesso" dice dirigendosi in camera da letto
Dopo qualche secondo esce dalla stanza, confuso.
"Perchè hai frugato tra le miei cose?" Mi chiede inarcando un sopracciglio.

Scusate il ritardo ma sono costantemente impegnata con la scuola.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Commentate con tutto cio che vi passa per la mente.
Alla prossima❤

Ps:Guardate il cast,così da poter dare dei volti ai personaggi della storia.

Tell me about you #Wattys 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora