•CAPITOLO 1 + CAST

696 127 93
                                    

"Jessica" dice il prof di matematica. "Jessica, mi stai ascoltando?" Ripete guardandomi infuriato.

"Ehm...scusi prof, ero distratta" rispondo alzando la testa dal banco con lieve imbarazzo guardando i visi dei miei compagni rivolti verso di me. Ero completamente avvolta nei miei pensieri.
"Cerca di stare un po più attenta!" risponde con tono di rimprovero e subito dopo continua il suo discorso.

"Giada ma di cosa sta parlando?" chiedo alla mia migliore amica con un lieve sorriso osservando il suo sguardo rivolto al professore.
"Ha spostato il compito, lo farà lunedì"
"Lunedì?" dico con tono interrogativo mentre la preoccupazione inizia a divorarmi.
"Si vuole anticiparlo"
"Cavolo, io non so fare nulla"
"Ma ti sei esercitata?" Mi domanda Giada sussurrando per non farsi rimproverare. Al diavolo il professore, non può prendere le decisioni così.
"Poco e niente".

Non amo particolarmente la matematica eppure mi trovo al Liceo Scientifico, a causa dei miei genitori che la considerano la scuola migliore per il mio futuro.

"Ci eserciteremo insieme " risponde sorridente.
"Grazie" apprezzo molto il suo aiuto ma non sarà affatto semplice perché oltre a non capire questi esercizi non riesco a fare neanche mezz'ora di studio serio senza distrarmi.
***
Finalmente è suonata la campanella, prendo lo zaino e mentre mi dirigo al cancello d'uscita sento dei passi dietro di me, mi volto ed è il mio professore di matematica.

"Jessica impegnati su questo compito visto che lo scorso non è andato affatto bene"
"Si, certo prof" rispondo annuendo.
Lui mi sorride, conclude con un arrivederci e io ricambio per poi subito dopo andarmene.

"Aspetta! Giada" dico correndole dietro.
"Jessica, eccoti" dice con un sorriso, guardandomi arrivare. "Pomeriggio sei libera?" le chiedo quando l'ho ormai raggiunta.
"Si" risponde
"Bene allora studiamo insieme e poi usciamo?"
"D'accordo, allora ti aspetto a casa mia come al solito" risponde mentre si sistema dietro l'orecchio la ciocca di capelli fuori posto.

Giada ha un viso ovale, gli occhi marroni incorniciati da folte sopracciglia, i capelli lunghi e lisci di colore castano scuro.
Il suo sguardo é espressivo e sempre dolce.
Ha un fisico snello e slanciato e una carnagione olivastra.
È una studentessa modello, trascorre quasi tutti i suoi pomeriggi a studiare e a scuola ascolta sempre le lezioni.

Giada era con me all'asilo, alle elementari, alle scuole medie e infine alle superiori, ci conosciamo da tantissimo tempo.
I nostri genitori sono anche buoni amici infatti molto spesso ceniamo e pranziamo insieme.

Lei per me è più di un amica, è una sorella.

Anche se io non le dico mai quanto le voglio bene e lei non lo dice a me, la nostra amicizia è una tra poche di quelle vere, non è come quella di altre ragazze che dicono di volersi bene e poi si sparlano dietro.
***
Sono le quattro del pomeriggio, dopo essermi riposata un po', indosso un paio di jeans scuri e una maglietta maniche lunghe color panna, pettino svogliatamente i miei capelli lunghi ed esco di casa per andare dalla mia amica che sta a pochi isolati da casa mia.

Vedo Daniel,sulla sua macchina, appena incrocia il suo sguardo col mio,accosta e abbassa il finestrino
"Amore, non dovevi essere in azienda?" Gli chiedo inarcando un sopracciglio mentre i miei capelli lunghi si scostano per la leggera brezza "Non ci sono andato, ho litigato con mia zia"
Apro lo sportello della macchina e mi siedo accanto a lui aspettando che da solo mi racconti tutto.

Daniel ha perso i suoi genitori in un incidente stradale quando aveva solo dodici anni e da lì,essendogli rimasta solo lei, è stato costretto a vivere con sua zia, una donna strana nei suoi modi di fare e anche molto arrogante. Questa infatti non è la prima volta che litigano, accade molto spesso.

Tell me about you #Wattys 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora