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Erano passati 2 anni dalla morte di Jungkook, il suo migliore amico  d'adolescenza e magari per il resto della sua vita. E invece no.
Jungkook lasciò tutto e tutti, senza avviso o lasciare traccia.
La notizia si diffuse velocemente: i suoi migliori amici erano in lacrime, anche le ragazze che avevano una cotta per lui lo erano. Ma c'era una persona che senza Jungkook sentiva il respiro mancarsi, le lacrime agli occhi ogni volta che vedeva una sua foto o il suo armadietto e questa persona era June.

June si era trasferita a Busan per il lavoro del padre e con la scusa ne avrebbe approfittato per conoscere il territorio, la cultura e le persone.
A scuola molti la guardavano male dato che non sapeva parlare alla perfezione il coreano e lei tendeva ad escludersi da qualsiasi gruppo o comitiva.
Jungkook non era come lei: nonostante fosse un ragazzo timido gli amici li aveva, andava bene nella maggior parte delle materie e parecchie ragazze gli andavano dietro.

«Sei nuova? Da dove vieni?»

Furono queste le prime parole che Jungkook rivolse alla ragazza seduta in fondo alla classe accanto alla finestra intenta a guardare gli alberi all'esterno.
Lei fece cenno di sì con la testa e disse che l'isola di Malta fosse la sua piccola e amata patria.
Jungkook prese posto accanto a lei e dal quel momento i due non si separarono più.

A loro si unì YoungMin ed erano diventati il trio più bello e splendente della scuola. Sfortunatamente YoungMin era qualche anno più grande di loro perciò non frequentava le lezioni insieme ai due ma stavano sempre insieme per il resto della giornata.

Durante il suo terzo anno, June confessò a YoungMin, che era al quinto, di avere una cotta per lui: sapeva di andare incontro alla possibile fine della loro amicizia ma June non voleva più continuare a fingere, mascherare e nascondere i suoi sentimenti e decise di rischiare tutto ciò che aveva; la sua amicizia.
YoungMin da qualche mese non usciva più spesso e volentieri insieme ai due a causa di problemi che non ha mai voluto rivelare e la confessione della ragazza fu come la goccia che fece traboccare il vaso.
Adorava avere ragazze che gli correvano dietro, pronte a fare di tutto pur di conquistare la sua attenzione e la sua migliore amica era caduta nella trappola come le altre.

«June non funzionerà mai e poi mai tra di noi. Tu non sei... Non sei abbastanza.»

Apprezzava la sincerità ma non la nonchalance con cui le diceva questo.
Alla sua stessa frase YoungMin rise seguito dalle ragazze che erano alle sue spalle.
Non solo si sentiva inutile e col cuore a pezzi in mano, quel ragazzo l'aveva anche umiliata davanti a tutta la scuola.
Jungkook aveva assistito alla scena: il cervello gli suggeriva di andare da YoungMin e colpirlo con tutte le sue forze, il cuore gli diceva di scappare via o sarebbe scoppiato in lacrime davanti alla sua migliore amica per il semplice fatto che lui era così affezionato a lei che non voleva avesse certi pensieri su qualcun'altro.
Poi immaginò come dovè sentirsi la ragazza in quel momento e decise di andarsene per non peggiorare la situazione.
Salì sul tetto della scuola e fissando le nuvole colore lilla e lo storno di rondini iniziò a torturarsi con certi dubbi e pensieri.

"E se June fosse innamorata di lui da parecchio tempo?"
"Perché non me ne ha mai parlato? "
"Perché lui e non qualcun'altro?
Scommetto che avrà molti pretendenti e si è presa una cotta per il suo migliore amico.... Il migliore amico sbagliato."

Nel frattempo June lo cercava per tutta la scuola ansiosa di rivelargli cosa era appena accaduto ma non lo trovò.

Qualche giorno dopo YoungMin li fece chiamare in palestra.

«Ciao ragazzi, da quanto tempo eh? Sembrano passati mesi!»

«Sono passati mesi.» - lo corresse Jungkook.

«Ti sei allontanato da noi e ci hai evitato in qualunque maniera possibile, che razza di amico sei?!» - sbraitò il ragazzo avvicinandosi all'altro.

June si parò davanti a Jungkook, il quale era così arrabbiato da potergli intravedere le vene ringonfiarsi sul collo.
La ragazza li separò posando le mani sul petto di Jungkook cercando di riportarlo dove si trovava poco prima ma Jungkook ebbe una reazione totalmente inaspettata: si liberò delle mani della ragazza spingendola e lei cadde a terra, non rendendosi conto della forza che aveva usato contro di lei.

YoungMin rise alla scena e poco dopo fu colpito da Jungkook stesso allo stomaco. Il ragazzo ricambiò il colpo ed iniziò una vera e propria lotta fra i due.
June si sentì terribilmente in colpa: si convinse che tutto quello non sarebbe successo se non fosse stato a causa sua e dei suoi stupidi sentimenti.

Si chiese cosa fosse preso a Jungkook e del perché avesse reagito in quel modo: si torturò per giorni e non seppe trovare una risposta finché non trovò il coraggio di chiederglielo personalmente.

Era uno degli ultimi giorni dell'anno scolastico e June voleva chiarire la questione una volta per tutte o avrebbe passato la sua prima estate a Busan senza il suo migliore amico, e possibilmente anche gli anni a venire.

La ragazza non sapeva che in qualunque caso sarebbe stato così.

Coming Back • 돌아오다 \\ Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora