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Eravamo tipo al sesto episodio di Peppa Pig quando sentiamo il campanello suonare. Lascio Grace sul divano e vado ad aprire. «Chi è?» domando «Arya.» risponde. Annuisco pensando che mi potesse vedere e apro. Dopo 10 minuti buoni apro la porta e trovo la mia migliore amica con i figli. «Ehi, mi aiuti?» mi domanda. In effetti ha bisogno di aiuto. Ha sia Ian che Maira in braccio. «Giorgio?» dico prendendo Ian in braccio e facendola entrare. «Sta parcheggiando.» mi risponde. «Grace, Thea. Andate con Ian nella camera dei giochi?» le bambine annuisco, scendendo dal divano e prendendo le manine di Ian lo trascinano nella camera dei giochi. Io spengo la televisione e subito dopo mi siedo sul divano. «Le pizze?» domanda Arya. Io mi giro verso di Luca aspettando una risposta temendo il peggio. «Tra 10 minuti dovrebbero essere qui» e subito dopo sentiamo il campanello suonare. «Sarà Giorgio o saranno le pizze?»  domanda scherzando Arya per sdrammatizzare il tutto. Mi alzo e vado a chiedere chi è. «Giorgio, con le pizze» mi risponde. Mi metto a ridere e apro. Subito dopo dall'ascensore esce Giorgio con 5 pizze. «Permesso. Buonasera.» ci dice. Lo faccio entrare, li faccio lasciare le pizze sulla cucina. «Luca!!!» urla appena lo vede. Li lascio un leggero schiaffo sul braccio facendoli segno di non urlare visto che Mateo si è appena addormentato. Lui fa segno si scusa e va ad abbracciare il suo ormai migliore amico. Mi dispiace per quel povero bambino. «Luca, perché non porti Mateo in camera vostra. Così incominciamo a mangiare?» gli suggerisco incominciando a mettere tavola. Arya si avvicina a me e mi abbraccia da dietro. «Come stai?» mi sussurra per far si che nessuno senti. Io annuisco e basta. Insomma ho 21 anni e  sto già per divorziare. «Mangiamo?» dico io per richiamare tutti. Giorgio si siede vicino a Luca con Maira imbraccio. Lascia un posto al suo fianco per Ian, poi Arya. A capotavola si siede sempre Grace di solito. Poi io e infine Thea. «Bimbi, andiamo a fare la pappa?» tutti lasciano i suoi giochi e vanno vicino al tavolo. Ian si siede, Grace anche e Thea idem. «Quel posto vuoto lo useremo mo che cresce Maira» dico scherzando io. «Allora dovremmo comprare un tavolo più grande. C'è anche Mateo» mi risponde urtato Luca. Io lo snobbo del tutto. «Comunque, würstel di chi è?» domanda Giorgio. Thea e Grace alzano la mano. Il fidanzato della mia migliore amica mi passa il cartone e io divido la pizza per le gemelle. «Diavola?» Luca alza la mano. «Prosciutto e panna» Arya alza la mano. «Margherita» Ian alza la mano e tutti ridiamo. «Capricciosa mia» e rimasta l'ultima «Würstel per la padrona si casa. » ci mettiamo a mangiare e cala il silenzio tombale. 

*Tre ore dopo*

È mezzanotte e Giorgio e Arya se ne sono appena andati. «Ti serve una mano a sistemare?» mi domanda Luca. «No, va a coricarti. Poi Mateo sicuramente tra pochissimo si sveglierà. Se mi dai tutto gli preparo il latte.» sono troppo stanca per prendermela con lui o con il bambino. «Lui mi ringrazia e mi passa tutto. «È un problema se oggi The e Grace dormono con me?» mi domanda. «No, tranquillo. Entrate nel lettone tutti e 4?» domando. «Oh no, Mateo dorme nell'ovetto.» mi risponde. Annuisco e vado nello sgabuzzino. Prendo una delle due culle delle gemelle che ho lasciato e gliela metto in camera. «so che è rosa, ma meglio di un ometto è» gli dico. Lui annuisce e mi sussurra un grazie e subito dopo montiamo la culla. «Okay. Fai il bagno alle gemelle? Io finisco di  sistemare» gli chiedo, non mi va molto di ''comandarlo'' ma alla fine sono anche loro sue figlie. Lui annuisce e prende per rifarle il bagnato. Perché si sono sporcate tutte. «Fa attenzione questa volta.» gli dico. Dopo 5 minuti che sta nel bagno vado a controllare Mateo, ripeto, anche se non è mio figlio sono iper protettiva anche con lui. «Che fai mamma?» mi domanda Thea imbraccio a Luca con il suo pigiamino di Elsa. «Nulla amore, controllavo il fratellino.» gli rispondo e intravedo un sorriso da parte di Luca. Lo fulmino con lo sguardo ed esco dalla stanza. «Ti sei lavato con le bambine?» domando visto che ha già il pigiamo. «si capo.» mi risponde come se nulla fosse successo e questa cosa un po mi infastidisce. Non voglio fare l'acida della situazione però in questi giorni sono un po' suscettibile. «Piccole, fate la nanna con papà e Mateo?» domando. Loro annuiscono esauste. Lascio loro un bacio. Poi mi avvino a Mateo che dorme beato non capendo cosa sta succedendo e cosa è successo. Gli sposso i capelli neri dal viso e li tolgo il ciuccio dalla bocca. «È proprio bello» mi rivolgo a Luca. Lui stranamente non fa battutine ma annuisce solamente. «Comunque, dormite che è tardi» dico uscendo dalla porta e spegnendo la luce. «Notte mamma.» dice Grace. 

Entro nel salotto e in realtà non mi manca molto da sistemare. Mi do da fare e incomincio a sistemare. Per fortuna la doccia me la sono fatta prima. Adesso sono le due meno venti. Sto entrando in camera mia con il mio amatissimo computer e una tazza di tisana per il voltastomaco quando sento un pianto. «Oh no!» penso. non avevo calcolato che Luca non sente nulla nel sonno. Ed è anche uno dei motivi per il quale si e ritrasferito a Roma. Infatti, quelle pochissime volta in cui piangevano le bambine non le sentiva mai. Aspetto un pochino. Vediamo se magari si calma. Mi metto a letto e accendo il computer con Netflix quando sento il pianto di Mateo ancora più forte. «Luana, aspetta. È suo figlio.» mi diceva la parte cattiva di me. «Si, ma potrebbe essere sporco, o avere fame. O vuole la sua mamma che è morta.» dice la parte buona. Dopo cinque minuti che piange mi alzo entro silenziosamente, pensando di svegliare i tre addormentati ma sono uno peggio dell'altra. Mi avvicino alla culla e prendo Mateo in braccio per la prima volta. Subito dopo averlo preso si calma. Lo annuso e no non deve essere cambiato. Non ha fame visto che gli ha dato il latte prima di farlo addormentare quindi sicuramente voleva la sua mamma. Me lo porto in camera mia e lo stendo vicino a me. Con il telefono mando un messaggio a Luca per avvisarlo che il bambino sta con me in camera e subito dopo ci addormentiamo. Mateo abbracciato a me. 

Un amore così grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora