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*Ottobre*

Simao Arrivati al fatidico giorno, oggi ho l'ultimissima visita e tra un po di giorni dovrebbero nascere i miei piccolini. La scadenza è il 10 ottobre, siamo ancora la 7 quindi mancano 3 giorni. Speriamo bene. «Amore, andiamo?» domando a Luca. Ovviamente mi accompagna lui e, visto che abitiamo appiccicati a Spencer, i bambini li terrà lei. «Si amore, chiamo mia mamma.» sono emozionata al 100% e, dopo 9 mesi, non vedo l'ora di vedere i miei piccoli. I cani sono cresciuti ma li ''abbiamo cambiati'' è successo anche un piccolo casino:

*FlashBack*

«Amore, devo dirti una cosa.» Mi dice Luca, «Amore, lo sai che mi fai preoccupare quando mi dici queste cose vero?» gli dico. Quando Luca si avvicina a me con un tono serio c'è da preoccuparsi. «Mi ha chiamato la signora dei cani.» Merda. «Eh?» domando. «Eh, i cani non sono i nostri. Hanno fatto confusione e quelli che abbiamo noi sono di un'altra coppia. Dobbiamo riportarglieli.» io lo guardo stranito pensando che sia tutto uno scherzo. «Ma cosa amore?» dico quasi con le lacrime agli occhi . «Si amore. mi ha detto che ne ha comunque due, una mamma è un figlio. La mamma ha due anni e il figlio ha 10 mesi. Che ne dici?» mi domanda. Eh che ne dico.  Questi due cagnolini li abbiamo da 2 settimane. «Eh amore, ne parliamo con Thea e Grace e vediamo.» neanche finisco di dire questa cosa che sia Thea che Grace sono scese dalle loro camere con i cuccioli in braccio. «Piccole, devo dirvi una cosa.» incomincia il padre. Le bambine si siedono sul divano e Luca incomincia a raccontarle quello che ha raccontato a me. Stranamente quando finiamo di spiegare loro cosa succede l'unica domanda che ci porgono è «ne prederemo altri due?» noi annuiamo e ci lasciano i cuccio. «Okay mamma, okay papà. Questi cuccioli non sono nostri. Adesso andare a prendere i nostri però.» ci ice Grace. Noi ci mettiamo a ridere e il giorno stesso abbiamo preso gli altri due. La mamma la vogliamo chiamare Stella e il figlio Max.

*fine FlashBack*

«Piccole, noi andiamo. Occhio a Stella e Max. Starà la nonna con voi. Vi chiamiamo okay?» avviso le mie principesse che annuiscono mi lasciano un bacino e lasciano un bacino anche al fratellino e la sorellina. «Ci vediamo dopo.» esco da casa ed entro in macchina, nel frattempo aspetto Luca. «Che ansia.» mi dice appena entro, li prendo la mano e in men che non si dica arriviamo nello studio della ginecologa che in 5 anni ho visto 19 volte. Ci sediamo e come ogni santissima visita aspetto che ci chiamino. «Pirozzi?» ci domanda. Da quando siamo sposati prenoto tutto con il cognome di Luca. Mi alzo ed entro. «Ecco qui la mia paziente preferita. come stai? Dolori?» mi domanda. «Per adesso nulla.» rispondo. «Okay.» mi dice rivolgendomi a me. «Il papà?» mi domanda. «Tutto apposto. In ansia ma felice.» risponde con tutta la sincerità che in corpo Luca. «Sono felice, dopo questi due basta vero?» mi domanda. Giustamente. Mi sono fatta due gravidanze ( senza contare la primissima) e ho fatto nascere 4 bambini. Avvolte quando ci penso è come se Mateo fosse il bambino che per colpa di quello stronzo di Marco ho ucciso quasi 6 anni fa. Adesso sarebbe stato un bambino o una bambina di 6 anni. Però sono anche sicura che se non fosse successo tutto quello che è successo adesso come adesso non avrei Thea e Grace. Non avrei Mateo, non avrei Brando ed Emma. Ma soprattutto non avrei Luca. L'amore della mai vita. Effettivamente è proprio vero, quando due persone si amano nulla e nessuno le potrà separare. Si ameranno per sempre. Ed io, posso assicuravi, di aver trovato l'amore della mia vita. Lo guardo sorride appena sentiamo i cuoricini dei bambini. «Allora, i bambini sono in posizione. Non è scaduto il termine vero?» mi domanda. «No, tra 3 giorni scade.» gli rispondo «Okay, tieniti pronta. I bambini potrebbero nascere da un momento all'altro.» mi dice. A queste parole vedo Luca scoppiare a piangere ed io lo seguo. So cosa vuol dire essere genitore. È una cosa che ti fa maturare. Poi questa è anche la prima gravidanza che Luca vede dall'inizio alla fine. All'inizio quando sono nate le gemelle mi sentivo una, scusate per il termine, merda quando pensavo che per 9 mesi lui non ha saputo nulla. Però sinceramente tornassi indietro rifarei ogni singola cosa che ho fatto dal giorno della festa ad adesso. «Amoore, vieni.» gli dico subito dopo averlo visto piangere. «Ma in sala parto come farai? Morirai?» gli chiede la ginecologa. «infatti lui non entra.» rispondo io. Abbiamo deciso di non farlo entrare perché su queste cose è molto sensibile. Preferisco rimanga fuori con mia mamma e Spencer e le bambine. «Ma le bambine le porterete in ospedale?» ci chiede la ginecologa, adesso è come una amica per me. «Se non troviamo la babysitter si. Altrimenti non so a chi lasciarli.» dico. Arya vuole venire, Mia mamma ovviamente ci sarà, Spencer anche. Jannen non so, ma sicuramente non sarà a casa. «Se volte mia figlia fa la babysitter.» mi fido della ginecologa così mi faccio lasciare il numero per chiamare la figlia per quel giorno. Anche se non sappiamo con certezza quando sarà. «Ci vediamo in sala parto» mi dice. Quelle parole mi rimbombano nella testa. Sono le stesse ed identiche parole che mi disse quando dovevo partorire Grace e Thea. Ormai quelle parole le ho prese per un ''buona fortuna''. Le sorrido e usciamo dal suo ufficio. Luca intreccia la sua mano con la mia e torniamo a casa ancora in 5, ma non per molto. 



[Mi amate? ECCO A VOI IL 13° CAPITOLO. A MALINCUORE VI DEVO DIRE CHE STIAMO PER FENIRE ANCHE QUESTA SORIA E NO; NON CI SARÀ UN CONTINUO. FINISCE DEFINITIVAMENTE. MA ANCORA CI SARANNO 3 CAPITOLI SICURO QUINDI ARRIVEREMO A 16. VEDREMO. <3 -Wæfa <3 ]

Un amore così grandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora