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Mi fermai.
In realtà non volevo ma non riuscivo a muovermi, era come se mi fossi congelata al suono della sua voce.
"Mia madre..." sputò fuori sottovoce.
"È morta...io non sono così..."
Il mio cuore si ristrinse e mi sentii così stupida per non aver notato prima che qualcosa non andava.
Presi un bel respiro e mi girai "lo so che non sei così,ma..."
"Margherita..." mi guardò dritta negli occhi e io mi sentii venir meno, "volevo solo dirti che...mi dispiace. Da quando lei non c'è più, non riesco ad essere felice, non riesco ad essere me stesso...mi dispiace" e mi abbracciò.
Sentii le sue braccia muscolose avvolgermi la vita, il suo dolce profumo che mi tranquillizzava tanto e il suo respiro vicino a me.
All'inizio rimasi lì, immobile, scioccata per il gesto; poi ricambiai e sentii il suo respiro fermarsi per poi ripartire più velocemente.

Rimanemmo così per un instante che a me sembro un'eternità, fin quando decise di sciogliere l'abbraccio. "Ti va di venire a casa mia? Abito da solo e magari ti posso offrire una cioccolata calda per riscaldarti."
Stavo per dire di sì quando il mio telefono suonò: era mia madre.
Mi salii subito il panico e correndo gli urlai "scusa non posso, ma grazie mille per l'offerta"

Ero nella merda.

τнε lσsτ sϻιlε•ᑭᒍᗰDove le storie prendono vita. Scoprilo ora