Ciliegia.
Era tutto quello che sentivo.
Le sue labbra carnose che si incastravano perfettamente con le mie, le sue piccole dita che mi accarezzavano la guancia, il suo cuore che si legava al mio.Mi staccai per mancanza d'aria.
Una sensazione di freddo si presentò sopra le mie labbra.
Lo guardai.
Lui ricambiò e sorrise.
Quel sorriso che avevo tanto cercato.
L'avevo ritrovato.
Il mio cuore si stava beando nelle braccia di Cupido, e io con lui.
"Jimin..." sussurrai.
"Shh..." mi rispose lasciandomi un bacio sopra al naso, "Andiamo a studiare"Ridacchiai in risposta al piccolo gesto e corsi a prendere i libri.
Il tempo passò in fretta e il buio era venuto a far da padrone. "Senti, ora è meglio che vada a casa...puoi accompagnarmi?" dissi sfacciatamente, sorprendendomi di me stessa.
"E tu pensi che ti lasci girare al buio, con questo freddo, da sola? Pensi davvero che sia così menefreghista, eh?" disse sarcasticamente lui, intrecciando la sua mano con la mia e chiudendo alle nostre spalle la porta color lavanda."Sai Margherita..." disse improvvisamente lui, facendo scoppiare la bolla di silenzio che ci avvolgeva.
"Non mi piace dare un senso alle cose, non mi piace classificare le cose, non mi piace creare delle categorie..."
"E con questo cosa vuoi dirmi?" lo interruppi, preoccupata di come avrebbe concluso il discorso.
"Con questo voglio dire che...che non so cosa siamo, che probabilmente non ti classificherò mai come la mia fidanzata, che...forse non ti darò quello che cerchi.
Non ti classificherò mai come la mia ragazza perché penso ci sia molto di più.
Sento che in qualche modo tu sei legata a me in una maniera spettacolare.
È una sensazione bellissima.
Tu sei riuscita a ricomporre i miei pezzi scheggiati, facendoti anche male, ma non ti sei tirata indietro.
L'amore può fare male, lo so, ma è l'unica cosa che mi fa sentire vivo.
Sappi che se un giorno tutto questo finirà, io ti terrò sempre dentro al mio cuore e il tempo lo terrò fermo a questo istante.
Non voglio perderti, Margherita, non voglio."Le mie guance erano rigate dalle lacrime e stavo incominciando ad affannare, in cerca d'aria.
"Jimin..." dissi tra un singhiozzo e l'altro. Lui mi strinse a se e io accoccolai il mio viso nell'incavo del suo collo, annusando il suo profumo.
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τнε lσsτ sϻιlε•ᑭᒍᗰ
Fiksi Penggemar"Mi hanno sempre detto che ho il sorriso identico a quello di mia madre... Da quando lei non c'è più anche il mio sorriso è scomparso" °°Dove Margherita farà di tutto per vedere quel sorriso, almeno un'ultima volta°°