All'interno della mente di Angel (1)

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Angel vagava per la casa.
Non sapeva esattamente cosa o chi stesse cercando.

Forse si stava annoiando? No.
Cercava qualcosa in particolare? No.
Voleva compagnia? Forse.

Si avvicinava alle porte e poi si fermava a guardare quel oggetto in legno; ed in seguito andarsene.

Ogni tanto cominciava a parlare.
Da sola? No, non era pazza.
Lei sapeva che lui era li e che l'ascoltava.

Chi?

Non lo sapeva neanche lei.
Ma sapeva che era lì.

Ad un tratto andò a scontrarsi contro qualcuno rischiando di cadere a terra.
«ehy Angel, che fai qui tutta sola?» chiese Demencia prendendola in braccio.
«oh... Ciao Demencia, ora che ci penso, non me lo ricordo, ma forse andavo da Flug»
Angel non mentiva, effettivamente si era avvicinata al laboratorio, ma non sapeva il motivo.
Forse il suo corpo condizionato dalla mente si era avvicinato al laboratorio per cercare Flug e avere compagnia.
«mi spiace ma il dottore è impegnato, che ne pensi di giocare con me?» disse la ragazza sorridendo.
«si!» rispose subito la bambina con un sorriso a trentadue denti, o quasi.

La ragazza dai capelli rossi la trascinò nel giardino e cominciarono a fare svariati giochi come il salto della corda e la campana, aggiungendo un classico tocco della ragazza.

Angel amava giocare con Demencia, era quasi più divertente del guardare Flug fare i suoi strani esperimenti.

Ad un tratto 505 sbucò dalla porta di ingresso e fece segno a Demencia e a Angel di entrare.
La bambina fece subito come chiesto ed entrò trovandosi davanti Black Hat e 505.
«ciao zio!» esclamò abbracciandolo.
Lui la prese in braccio mentre lei lo guardava non capendo appieno questo strano comportamento, quasi "gelido" secondo la bambina.

Il super cattivo portò la bambina nel laboratorio, dove Flug li aspettava.
«ehy Angel» la salutò velocemente Flug.
«ciao» rispose sorridendo.
«allora, cominciamo subito, okay? Così puoi tornare a giocare» disse dolcemente lo scienziato.
Angel nonostante fosse confusa annuì.
«molto bene, ora sdraiati qui» disse Flug indicando un lettino «non ci vorrà molto» disse.
Black aiutò la nipote a salire.
Flug le poggiò sul capo uno strano marchingegno simile a un casco.
«questo casco serve per vedere cosa c'è all'interno del tuo subconscio» sintetizzò Flug, mentre avviava i sistemi.

Vari rumori elettronici si diffondevano nella stanza.
Angel spostò lo sguardo verso il monitor non troppo distante da lei.

«ora devi solo rilassarti e dormire, okay? Penseremo noi a tutto» disse Flug, alzando lo sguardo dai macchinari, per guardare la bambina.

Ella annuì.
Chiuse lentamente gli occhi sospirando leggermente.
Black Hat la guardò e delicatamente comincio ad accarezzarle la fronte, aiutandola a farla cadere fra le braccia di Morfeo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 03, 2018 ⏰

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