Era arrivato il venerdì, giorno prestabilito per l'arrivo della nipote di Black Hat.
Flug era già pronto a riceverla, aspettandosi di udire: capricci, grida, insulti e ordini; per tutta la permanenza della giovane discendente di Black Hat.
Si sentì bussare alla porta e subito Flug andò ad aprire.
Alla porta vi era una graziosa bimba di appena sei/sette anni; che sulle spalle portava uno zainetto a forma di orsacchiotto di peluche.
Indossava una felpa bianca candida con cappuccio abbassato.
Pantaloni blu scuro attillati.
E scarpette bianche.
Aveva lunghi capelli bianchi con punte celesti.
La carnagione quasi del colore del latte.
Gli occhi erano di un blu chiaro che guardavano Flug.La piccola gli sorrise in modo dolce.
«buongiorno signore, io sono Angel, nipote del grande, potente e malefico Black Hat» disse la bimba dondolando avanti e indietro con le mani dietro la schiena; per poi allungare la mano verso Flug.Il ragazzo rimase scioccato.
Era uno scherzo? Un piano malefico per fargli male?
No... No... Non è possibile che quella bimba nipote di Black Hat, un super cattivo, fosse stata tanto gentile con lui.«signore, è tutto okay?» chiese Angel mettendosi in punta di piedi e scuotendogli una mano davanti agli occhi.
Flug scosse la testa e si schiarì la voce.
«è un piacere fare la sua conoscenza signorina Angel» disse «io sono il dr. Flug» aggiunse.
«è un piacere fare la sua conoscenza» disse la bimba sorridendo.
«si accomodi» disse Flug accostandosi.
«Flug! Chi è alla porta!?» sii sentì gridare dal corridoio; dove poco dopo si potè vedere Black Hat.
«Zio!» gridò felicemente la bimba correndo per poi abbracciare lo zio.
«ma bene, a quanto pare l'ospite è arrivata» disse Black Hat.
Angel gli sorrise e staccando si dall'abbraccio ritornò a mettersi le mani dietro la schiena.
Black Hat non potè far altro che dedicargli un piccolo sorriso, ma appena notò Flug che li guardava e udendo i passi degli altri due sottoposti ritornò quello di sempre.«che fai li impalato! Porta dentro i suoi bagagli!» ordinò a Flug, che subito schizzò fuori a prendere le valige della bambina che precedentemente erano appoggiate sul vialetto.
«caaapooooooo~» si sentì chiamare Black Hat da una voce che conosceva troppo bene.
«che vuoi Demencia?» chiese con aria annoiata.
«bè ecco- chi è lei?» chiese notando la bimba.
«lei è mia nipote Angel» rispose «Angel, lei è Demencia» aggiunse Black Hat.
«piacere di conoscerla» disse Angel sorridendo anche a lei.
«piacere mio! È così bello conoscere i parenti del grande Black Hat!» disse prendendola in braccio.
La piccola ridacchiò divertita dal comportamento dellla ragazza.Una volta messa giù Angel si accorse di un orso completamente azzurro, con un fiore in testa che la guardava incuriosito.
La bimba lo guardò meravigliata e pian piano si avvicinò a lui.
Appena gli fu davanti continuò a guardarlo.
«waw...» sussurrò senza staccare gli occhi dal quel orso che trovava estremamente carino e dolce.«lui è 505» di Flug tentando di tirare dentro una valigia abbastanza grande «se vuole può abbracciarlo... Adora gli abbracci» disse facendo pause per tirare il bagaglio.
La bimba guardò dinuovo 505 per poi sorridergli.
505 ricambiò il sorriso aprendo le "braccia" accogliendo la bimba in un abbraccio che non tardò ad arrivare.«arrivati a questo punto ti mostro la stanza» disse Black Hat alla bimba, che annuì.
«Flug! Non battere la fiacca! Porta le valige nella stanza di Angel!» ordinò il capo al povero Flug che si era seduto in quel preciso istante a terra, respirando con affanno per aver portato sedici valige che saranno pesare 10 kg l'una.E così accompagnarono Angel nella sua stanza dove avrebbe riposato nella permanenza dallo zio.
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Ecco a voi il nuovo capitolo!!
Se vi è piaciuto lasciate una stellina e io non ho nient'altro da dirvi!
Io vi mando un bacione e un salutone e... Ciao criceti!! 🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹🐹~😻 -_Dark_Shadow_88_- 😻~
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un angelo all'inferno •| Villainous |•
Hayran KurguEra una normale giornata nel covo di Black Hat; quando a un tratto alla porta dell'ufficio del malvagio signor Black Hat non bussò un qualcuno. Il capo diede il permesso e a entrare fu il dr. Flug. Black Hat gli chiese cosa volesse e balbettando Flu...