Capitolo 1

399 6 0
                                    

CAPITOLO 1.

Dopo mesi di tortura Thor decise di andare dal fratello.

Era in prigione da tempo e sentiva che qualcosa non andava, aveva una specie di morsa sul cuore come se fosse legato molto, forse troppo, alle sensazioni che provava il fratello.

Il sole sorgeva lento e Thor camminava rapido nei corridoi del palazzo scendendo nelle prigioni pensando: Devo vederlo... Devo parlargli... Devo parlare con mio fratello...

Ogni pensiero, però, era una pugnalata al cuore.

Una volta davanti alla cella l'osservò disteso sul letto, pallido, stanco e più magro del solito.

Loki, aveva perso il conto dei giorni che aveva passato in quella cella, ma aveva smesso di leggere e mangiare, non lo faceva per fare dispetto a qualcuno, ma semplicemente perchè era stanco di tutto.

Distrutto com'era non si era accorto nemmeno della presenza di suo fratello.

Il Dio del Tuono alzò lo sguardo facendosi coraggio con voce appena sussurrata disse: «Loki...»

Il Dio dell'Inganno si mise lentamente seduto voltandosi verso di lui: «Thor...» la sua voce era appena un fruscio nel vento ed il suo sguardo era vitreo e guardava il vuoto.

Thor vedendo quegli occhi ormai spenti fu assalito dal senso di colpa e con voce più dolce disse: «Madre è preoccupata... Io sono preoccupato...»

«E per cosa? Per me?» posò lo sguardo su di lui, ma non osava alzarsi perchè sapeva bene che il suo corpo era veramente distrutto e non poteva muoversi come voleva o avrebbe perso conoscenza tanto che sussurrò ancora una volta: «Non dovreste so cavarmela»

«Puoi mentire a nostro padre, ma no a me. Sono riuscito a chiedere un permesso...» s'interruppe un attimo ed aggiunse: «Padre ha detto che puoi uscire da qui per riprenderti, ma ad una condizione...»

«Quale?» chiese con voce affannata iniziando a sudare freddo.

«Non dovrai fare cavolate perchè ogni tua azione ricadrà su di me» rispose lui con dolcezza.

Loki posò lo sguardo su di lui per poi dire sfinito: «Voglio uscire da qui e dormire nel mio letto»

Il Dio del Tuono sorrise ed aprì la lastra magica che li separava ed entrato nella cella s'avvicinò a lui, vedendolo alzarsi e barcollare l'avvicinò passandogli un braccio attorno alle spalle dicendogli con dolcezza: «Andiamo?»

«Sì...» sussurrò lui.

Thor con dolcezza mantenne il passo del fratello, ma raggiunta la sua stanza, Loki, crollò in ginocchio affannando provato da tutta quella strada che avevano fatto.

«Loki...» il ragazzo biondo s'inginocchiò davanti a lui preoccupato.

«Sto bene...» disse lui tra gli affanni: «Non ricordavo che la strada delle celle a qui fosse così lunga»

Con calma l'aiutò ad alzarsi e raggiungere il letto facendolo distendere tra le coperte: «Devi mangiare e dormire...»

«Voglio solo dormire per ora. Non ho fame...» rispose lui scivolando rapidamente nel sonno.

«Dormi tranquillo. Io resto qui» disse Thor con calma.

Loki s'addormentò crollando del tutto, il Dio del Tuono s'accomodò sulla poltrona poco distante dal letto ed osservò il fratello riposare.

Intanto Frigga era nella sala del trono con Odino che si dedicava al suo lavoro.

«Forse dovremmo andare a vedere come vanno le cose tra Thor e Loki» disse attirando l'attenzione del sovrano mentre terminava di sistemare i fiori nei vasi della sala.

Una nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora