Capitolo 4

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CAPITOLO 4.

Quando si svegliò, Loki, lasciò gli ultimi ordini al capo delle guardie e dopo aver aperto il portale guardò Fenrir sorridendo facendo comparire un collare d'oro con il nome del lupo inciso in argento: «Se vuoi venire con me. Ti metto questo collare avresti una taglia più piccola»

Il lupo si fece mettere il collare e varcarono insieme il portale comparendo nel salotto della torre.

Thor era lì con Jane, era rimasto ad aspettarlo per tutta la mattina ed erano le tre del pomeriggio quando quest'ultimo arrivò.

«Loki!» esclamò vedendolo.

«Ciao, Thor» disse lui tranquillamente sedendosi su una poltrona poco distante sospirando sfinito.

Il Dio del Tuono gli domandò: «Come sono andate le cose?»

«Molto meglio del previsto. Laufey è morto ed io ho preso il suo posto...» s'interruppe un attimo al movimento di Fenrir che andò a sedersi sul divano appoggiando la testa sulle gambe di Thor.

A quel gesto nascose un sorriso divertito dietro la mano e disse: «Dimenticavo, lui è Fenrir la mia guardia del corpo»

Thor perplesso accarezzò la testa del lupo che chiuse gli occhi addormentandosi poco dopo.

Jane osservando il lupo ridacchiò: «Mi sa che ti ha preso per un cuscino»

«La cosa non mi dispiace» rispose il ragazzo biondo tranquillamente.

Clint rientrato nella stanza sorrise: «Abbiamo un nuovo ospite vedo»

«Ciao, Clint. Posso chiederti un favore?» gli domandò Loki senza giri di parole.

«Certo. Cosa posso fare per te?» gli chiese a sua volta l'arciere sedendosi sul bracciolo della poltrona.

Loki sorrise e disse: «Sono qui da poco, oltre a fare pattinaggio su ghiaccio e cercarmi un lavoro vorrei entrare a far parte dello Shield»

«Ne sei sicuro?» gli domandò preoccupato.

«Sì. So che mi terranno d'occhio allora preferisco rendermi utile nella difesa del pianeta anche perchè a causa mia popoli di altri mondi potrebbero venire ed attaccare» disse lui sicuro di sé. Clint ci pensò a lungo, ma alla fine disse: «D'accordo verrai con me allo Shield domani. Oggi non posso andare ho altri impegni» ammise lui tristemente.

Il ragazzo dai capelli corvini preoccupato notando che si rigirava tra le dita un ciondolo sorrise: «Appartiene ad una persona molto importante, vero?»

«Sì. Era di mia madre, è morta qualche anno fa» ammise lui.

«Posso vederlo?» chiese nuovamente il ragazzo dai capelli corvini.

L'arciere gli diede il ciondolo e l'osservò attentamente.

Loki mantenne il ciondolo sul palmo della mano e s'alzò dalla poltrona tendendo la mano in avanti pronunciando le parole di un incantesimo che rare volte aveva usato perchè non gli piaceva disturbare gli spiriti, ma qualcosa gli diceva che la donna dovesse dire qualcosa al figlio per questo lo usò.

Il ciondolo s'alzò dalla sua mano venendo avvolto da una luce dorata e poco dopo la figura di una donna fece la sua comparsa.

Clint la guardò sorpreso: «Mamma...»

«Ciao, pulcino» disse lei sorridendogli per poi rivolgersi al ragazzo dai capelli corvini: «Ti ringrazio per questo»

«Mi dispiace, ma non posso darvi più di tre ore. È un limite dell'incantesimo che ancora non so come oltrepassare» rispose lui.

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