Capitolo 6

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CAPITOLO 6.

Il giorno dopo, Clint, andò a casa di Loki.

Loki era sveglio e stava seduto a terra che accarezzava distrattamente Fenrir quando l'arciere entrò nell'abitazione.

«Loki stai bene?» gli domandò lui con dolcezza.

«Sto bene. Sono solo stanco» ammise lui senza pensarci troppo per poi alzare lo sguardo su di lui.

L'arciere sorrise sedendosi al suo fianco: «Pietro ha apprezzato molto il tuo regalo»

«Mi fa piacere» rispose lui lasciandosi andare ad un sospiro afflitto.

«Andiamo alla torre, mangiamo qualcosa tutti insieme e poi possiamo andare allo Shield» propose lui passandogli un braccio attorno alle spalle per poterlo stringere contro il suo petto.

Loki si lasciò abbracciare e chiuse gli occhi: «Per me va bene»

Rimasero alcuni minuti in quella posizione, ma poi s'alzarono e lasciato l'appartamento in sella alla moto dell'arciere raggiunsero la torre.

Thor vedendo il fratello l'abbracciò tenendolo stretto e Loki ricambiò l'abbraccio sentendo le ferite ancora fresche tirare, ma ignorando quel dolore e s'allontanò di poco: «Sei molto pallido, Thor. Sicuro di stare bene?»

«Sto bene, tu?» gli chiese lui senza giri di parole.

«Sono stanco di star male, ma proverò a non pensarci troppo» disse lui con voce priva di vita.

Il ragazzo dai capelli biondi crollò in ginocchio, ma Loki preoccupato gli accarezzò il volto scoprendolo bollente: «Mi dispiace tanto...» l'aiutò ad alzarsi facendolo distendere sul divano dl salotto.

Fece comparire al suo fianco una ciotola con dell'acqua fredda ed un panno.

Con calma lo strizzò sentendo i tagli sul braccio sanguinare nuovamente, ma non ci diede peso e mise il panno su la fronte del fratello.

Thor chiuse gli occhi cercando di riposare.

Loki si prese cura di lui, il suo sguardo era spento, Clint recuperò la medicina per far scendere la febbre all'amico e si rivolse al ragazzo dai capelli corvini: «Preparo la colazione. Fagli bere questa quando apre gli occhi»

«Va bene...» rispose Loki senza alzare lo sguardo dal fratello sussurrando con un filo di voce: «Per una volta vorrei essere felice. Non chiedo tanto, vorrei essere amato da qualcuno che mi tenga stretto a sé come Jane fa con te»

Tenendo la mano del fratello lasciò che le lacrime scorressero sul suo volto, Jane, ascoltando le sue parole con Calipso sorrise preoccupata perchè aveva avvertito le note di rassegnazione nella sua voce che sapevano tanto di addio.

Quelle note non era sfuggite alla ninfa che si sentì ancora più un errore per quello che stava succedendo, aveva innescato qualcosa di sbagliato. Loki cancellò le lacrime che scendevano dal suo volto e riprese il panno dalla fronte del fratello, lo bagnò strizzandolo leggermente per poi rimetterlo sulla sua fronte.

Thor aprì gli occhi ed accennò un piccolo sorriso, ma Loki gli porse il bicchiere con la medicina: «Dovresti andare a letto»

«No. Non mi va» borbottò Thor prendendo la medicina.

Loki scosse la testa e lo prese in braccio di peso stringendo i denti mentre i tagli sul braccio riprendevano a sanguinargli: «Mettimi a terra!»

«Zitto!» esclamò lui portandolo dritto a letto per poi metterlo sotto le coperte dicendo: «Mamma dovrebbe chiamarci in giornata per conoscere nostra sorella e non voglio che la contagi. Quindi adesso ti riposi e prima di andare su Asgard ti do una delle tisane magiche di mamma»

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