Capitolo 14

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CAPITOLO 14.

Una delle allieve di Loki quella notte fece un sogno stranissimo.

Era in giardino a giocare aveva 11 anni.

Stava giocando con la neve, ma quando inciampo cadendo a terra la pelle al contatto con la neve iniziò a diventare blu. Si guardò il corpo ne aveva paura per questo andò a nascondersi in un posto caldo e solo in quel momento la sua pelle normale. Decise di non dire niente ai genitori, ma all'improvviso si ritrovò davanti il suo insegnante di musica.

Si svegliò al suono della sveglia e mettendosi seduta tra le coperte strinse le braccia al petto pensando: Cosa sono? Cosa c'entra il professore di musica con me?

Mise da parte quel pensiero e s'alzò dal letto preparandosi per andare a scuola.

Loki si svegliò presto quella mattina ed osservò Marian dormire tenendo stretto l'orsetto che Pietro le aveva regalato, rimase poco nella stanza ed andò in cucina a preparare la colazione ed il caffè caldo.

Quando fu tutto pronto mise a tavola ed iniziò a mangiare.

Se la prese con calma ed una volta che ebbe finito lavò la ciottola, fu distratto dal campanello che suonò ed andò ad aprire tranquillamente trovandosi davanti Clint, Pietro e Darcy.

«Ciao. Non vi aspettavo così presto» ammise facendosi da parte per farli passare.

I tre una volta in casa sorrisero e Darcy disse: «Dobbiamo organizzare tutto per lo spettacolo di fine anno ricordi?»

«Sì, certo» rispose lui. Sistemò rapidamente le ultime cose e disse: «Volete del caffè?»

«No. Siamo apposto così» rispose Clint per tutti e tre.

Pietro prese di peso il ragazzo dai capelli corvini ed andò a sedersi sul divano facendolo sedere sulle sue gambe iniziando a baciargli il collo: «A cosa devo queste coccole?»

«Mi piace coccolarti...» rispose lui, ma Loki sapeva perchè faceva così per questo gli chiese: «Non hai dormito bene, vero?»

«Mmmh...» borbottò lui. Loki sorrise divertito e si spostò dalla sua posizione sedendosi vicino a lui facendolo distendere e posare la testa sulle sue gambe accarezzandogli i capelli.

Pietro sotto quelle carezze s'addormentò lentamente e nascose il volto contro l'addome del compagno.

Clint sorrise divertito a quella scena: «Dov'è la piccola Marian?»

«Dorme ancora nella sua culla» rispose lui semplicemente.

L'arciere andò a vedere la bambina e sorrise notando che dormiva profondamente.

Intanto Darcy disse: «Per lo spettacolo di fine anno pensavo di fare qualcosa riguardante magari l'inverno»

«L'idea mi piace molto. Io penserò alla scenografia, magari tu potresti prendere gli spartiti musicali delle vari canzoni» disse lui senza giri di parole.

«Certamente, me ne occuperò io» rispose lei tranquillamente.

In quel momento lo sguardo di Loki si fece vitreo.

Darcy se ne accorse: «Loki, tutto bene?» Loki alzò la mano per fermaree le sue parole ed ascoltare cosa gli stessero comunicando.

"Sire, qui le cose proseguono bene. Abbiamo seguito i consigli dei cantadini e gli allevatori di Asgard. Vorremmo mostrarle quello che abbiamo fatto appena ha qualche minuto" disse il capo delle guardie.

Loki per un attimo posò lo sguardo su Pietro e Darcy rispondendo: "In questo momento ho degli ospiti a casa e non posso essere fisicamente lì, ma aprirò una finestra su Jotun. Appena possibile tornerò a casa sistemerò completamente il clima del nostro regno in modo da ampliare le nostre possibilità"

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