Capitolo 12

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CAPITOLO 12.

Nelle due settimane a seguire Loki si dedicò completamente ad Eleonora.

Ogni tanto Stella lo aiutava, aveva appena tre anni e si divertiva molto ad imparare dal fratello maggiore a fare qualche magia delle più semplici.

Eleonora che era sempre con loro rideva divertita nell'osservarli e sapeva dentro di sé che lasciare il piccolo dentro di lei al ragazzo dai capelli corvini era la cosa giusta da fare.

In quei giorni l'aveva portata al mare ed avevano fatto tutto quello che lei aveva sempre desiderato, ma che non aveva mai fatto.

In quel momento si trovava al planetario poco distante dal palazzo reale.

Loki voleva mostrare le stelle ad Eleonora così si erano distesi su una coperta la centro della sala mentre le costellazioni brillavano attorno a loro.

«Mi piace stare qui è rilassante quando ero piccolo mi ci addormentavo spesso e non sai gli spaventi che facevo prendere ai miei genitori» ammise lui senza pensarci troppo.

La ragazza ascoltò le sue parole curiosa, ma poi ammise: «Avrei voluto conoscerti da bambino»

Il ragazzo dai capelli corvini si passò una mano tra i capelli: «Ero timido, non legavo con nessuno e passavo molto tempo in biblioteca o con mia madre ad aiutarla con la magia, mi insegnava di tutto»

Eleonora sorrise alle sue parole e disse: «Sono sicura che saremmo diventati amici»

«Si lo penso anch'io» ammise Loki sorridendo felice appoggiandosi al petto del ragazzo, ma all'improvviso le acque le si ruppero e fu costretta a portarla di corsa dalle guaritrici.

Frigga lo mandò fuori dalla stanza e lui si ritrovò a camminare avanti ed indietro aspettando.

Odino lo raggiunse poco dopo: «Loki» sentendosi chiamare dal padre non riuscì a far altro che gettarsi tra le sue braccia singhiozzando.

L'uomo lo strinse a sé coccolandolo un po': «Ci sono io »

«Non mi piace l'ignoto. Non so se sarò bravo con il piccolo...» ammise lui senza pensarci troppo.

«Vuoi sapere cosa credo?» gli domandò Odino cercando di calmarlo.

«Sì...» rispose lui con un filo di voce.

«Appena prenderai il tuo bambino in braccio saprai esattamente cosa fare e sarai legato a lui. Anch'io mi sentivo come te con Thor» disse lui sorridendogli con dolcezza.

«È mia amica ed io non ho posso salvarla. Mi sento inutile e posso solo regalarle un po' di tempo con il piccolo in modo che possa conoscerlo» disse lui con le lacrime che bagnavano il suo volto.

Odino sorrise e gli asciugò il volto: «Hai fatto molto. Potrà vederlo e abbracciarlo. È tanto per una madre»

Diversi minuti dopo madre la aprì la porta poco dopo:

«Vieni, Loki. Puoi entrare...» disse Frigga per poi aggiungere: «Lei è molto debole e stanca, ma vuole vederti»

«Grazie, mamma» disse lui prendendo un respiro profondo per poi varcare la soglia della stanza: «Eleonora...»

«Loki, sei rimasto» constatò lei sorridendogli.

Il ragazzo s'accomodò vicino a lei accarezzandole i capelli: «Ho promesso che non me ne sarei andato»

«Su prendila in braccio. È tua figlia» disse lei sorridendogli.

Loki non se lo fece ripetere due volte e stando attento la prese in braccio coccolandola un po': «Ciao piccola Marian»

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