Capitolo 11

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CAPITOLO 11.

Dal giorno della sua chiacchierata con Calipso erano passati tre mesi.

Quella mattina Loki voleva stare con Pietro si era trattenuto per troppo tempo così si presentò a casa del velocista.

Suonò alla porta ed attese che gli aprisse.

Pietro non tardò ad aprire la porta, era in boxer, e Loki rimase ad osservarlo per svariati minuti, ma poi entrarono in casa.

Il ragazzo dai capelli corvini s'avvicinò abbracciandolo per poi baciarlo timidamente.

Pietro ne rimase sorpreso, ma poi ricambiò quel bacio.

Lentamente spogliò Loki senza pensarci troppo bramoso di conoscere il corpo del ragazzo davanti a lui.

Senza sapere come si ritrovarono in camera distesi tra le coperte del letto sfatto, la luce era spenta, ma presi com'erano da quella passione che li stava travolgendo non ci badarono molto.

Una volta che furono completamente nudi ed eccitati, Loki, si prese qualche minuto per baciare, ogni lembo di pelle scoperta del compagno che riusciva a raggiungere: «Se vuoi mi fermo...»

«Zitto! Continua...» disse il velocista con voce spezzata dall'eccitazione.

Loki non se lo fece ripetere due volte e scese fino a raggiungere la virilità tesa del ragazzo dedicandosi ad essa per un po', solo dopo si rimise a cavalcioni su di lui e lo guidò con la mano fino alla sua apertura inviolata.

Sarebbe stata la sua prima volta, ma era Pietro quindi rimase rilassato fino a sentirlo completamente dentro pensando: Per la barba di Odino è dannatamente enorme...

Si prese qualche minuto e solo dopo iniziò a muoversi su di lui lentamente.

Pietro sospirò soddisfatto chiudendo gli occhi domandandogli: «Che ne pensi?»

«Che è la prima volta che faccio il passivo in questo modo e lo ammetto... Potrei fare... il passivo... più spesso...» ammise lui tra i gemiti.

Il velocista rise godendosi quegli attimi di puro piacere: «Mi riferivo a ciò che è dentro di te di mio...»

«Mi piace da morire averlo dentro... È enorme...» sussurrò lui baciandolo nuovamente.

«Ti prego...fai più veloce...» gli chiese il velocista e Loki l'accontentò muovendosi più veloce baciandolo con dolcezza e passione facendo scontrare le loro lingue.

Pietro non smise un attimo di accarezzargli i fianchi ed il ragazzo dai capelli corvini pensò: Le sue mani sono così grandi e calde... Mi fanno sentire protetto e amato...

Intanto Calipso vedendo e sentendo quello che stava succedendo iniziò a piangere.

Loki avvertendo quelle lacrime le disse mentalmente: Mi dispiace Calipso... Non sono riuscito a resistergli... Lo amo troppo...

Non era riuscito a restare lontano dall'uomo che amava.

Lei gli rispose: Non dire a Pietro che lo so...

Lui immerso in quella folle pazzia le rispose: Non gli dirò niente...

«Non credo che resisterò a lungo...» ammise in un sussurro senza smettere di muoversi.

«Zitto... continua...» disse Pietro tra i gemiti.

Pietro si lasciò scappare diversi gemiti di puro piacere ai movimenti veloci del ragazzo dai capelli corvini su di lui ed iniziò ad accarezzargli il petto, volevano raggiungere insieme l'apice del piacere.

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