Dopo essermi decisa, entrai in classe alle 8:07.
Fuori scuola ero rimasta da sola. Gli altri erano entrati.
Appena entrata notai che il corridoio era già vuoto.
Una cosa più che impossibile...
I miei professori sono sempre in ritardo.
Non hanno mai iniziato le lezioni appena entrati.
Dove erano finiti tutti?Salii il secondo piano, per dirigermi dritta a sinistra dove si trovava la mia classe del martedì mattina.
Spalancai la porta e non c'era nessuno.
Andai più avanti, nella classe affianco.
Stessa cosa. Nessuno.
La mia ansia iniziò a salire.Scesi il primo piano, di nuovo, per controllare meglio.
Scendendo le scale vidi il mio professore di chimica, il professor Railly.
-Buon giorno professore. Sa' per caso dove sono tutti?- chiesi con voce tremolante
-Che ci fai ancora qui?! Gli altri sono tutti fuori, nei giardini, ad ascoltare il discorso del nuovo preside. Non ti hanno avvertita?-Io non sapevo davvero nulla. Quegli stronzi della mia classe non mi dicono niente.
In quel momento non avrei mai voluto essere entrata a scuola.
-Mi scusi, ma sono entrata in ritardo e in più non sapevo niente--Non fa nulla. Ma adesso fai una corsa nei giardinetti, non farti vedere o dovrai rimanere in sala professori, per il ritardo, ad aspettare che il preside finisca-
Quel professore era il migliore. Chi avrebbe mai detto questo?
-La ringrazio per la sua gentilezza, vado-Continuai la scalinata, fino a trovarmi al primo piano.
Iniziai a correre in modo velocissimo. Questione di vita o di morte.
Girai a destra senza guardare neanche dove stavo andando.Infatti, di fianco a me, c'era una ragazza che si vedeva a malapena e la urtai, candendo sul pavimento freddo e sporco della scuola.
-Non guardavo dove andavo- usai la mia voce fredda
Nel rialzarmi notai che non era una ragazza qualunque...era Loren, quella che avevo accompagnato.
La riconobbi dal pullover viola.-Non fa niente- aggiunse lei
-Non credere alle cazzate che ti dicono su di me, non sono così male-
Non credevo di aver detto quello.
"Non sono così male" ma davvero?
-Non ci ho mai creduto-
Almeno una persona che credeva in me c'era, in un tempo lontano.Camminammo per arrivare a dove erano tutti.
Arrivate ai giardinetti c'era tutta la scuola che guardava fisso il preside che, con una voce arrabbiata e dura, faceva il suo discorso.
Le amichette di Loren si girarono verso di noi...con uno sguardo possessivo verso di lei.
Non la stavo mica rubando.Ci sedemmo dietro tutti per non essere fissate, così iniziammo a parlare.
-Stai veramente bene vestita così!- mi complimentò lei.
Indossavo un paio di jeans chiari americani larghi e lunghi senza i risvoltini, che io odiavo. Delle scarpe da ginnastica nere e un paio di calzini neri di tutti i giorni. Un maglione verde scuro che mi faceva sembrare enorme. E un cardigan grigio ancora più grande del maglione...
-Io bene? Da quando- sopraggiunsi ridendo.
-Shh stai bene- disse di nuovo.
Così accettai il complimento.Dopo la fine del discorso, tornammo tutti in classe.
Ma quelle fottute 6 ore finirono in fretta.Uscì da scuola vedendo Loren.
Ma non da sola.
Era con quel gruppo che io tra l'altro odiavo.
Parlando e scherzando.
La sentii solo dire -è un'illusa-
Parlava sicuramente di me.
Ma chissene. Non eravamo amiche.
Non ho amici.
Conclusione: LOREN ERA COME TUTTI GLI ALTRI...BIPOLARE SINCERAMENTE.Così me ne tornai a casa.
Andai prima da Cold Coffee a prendere il mio solito caffè e la mia bici rosa, parcheggiata li' fuori.-Ho fatto una cazzata a lasciare la bici qui- stavo parlando con Jessie, la ragazza solitaria che lavorava al mio bar di sempre.
-L'importante è che ti sei fermata qui!
Fa bene parlare con te...sei...spontanea-
La sorrisi e me ne andai.
Era una delle poche persone buone e innocenti che conoscevo.Slego la bici e inizio a correre come una pazza.
No. Non con la bici.
La bici la stavo trascinando con le mani.Poi salgo in sella e giro l'angolo.
Inizio ad urlare parolacce per la strada.
La gente che mi guarda sbalordita è qualcosa di straordinario.
Tutto qui è straordinario.
Se morissero tutti, lo sarebbe ancora di più.Fine Capitolo
SPAZIO AUTRICE:
Vi avviso di commentare e leggere perché smetto di scrivere!
Comunque grazie per le letture...mi aspettavo di arrivare a 10 letture o cose così...(sono mooolto pessimista) ma grascieee!
Addie

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𝙎𝘂𝗻𝙁𝗹𝗼𝘄𝗲𝗿
Romansa"Una rosa risulta più appariscente di un girasole, ma se colta comporta dolore, perché essa nasconde le spine."