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Mentre Altius e Broom parlavano io aprii il libro ed iniziai a sfogliarlo, era pieno di simboli accompagnati da tanti piccoli disegni raffiguranti elfi, draghi e boschi.
Altius mi chiese se mi piacesse ed ovviamente gli risposi di si.
Quando finirono di parlare Broom mi chiese di andare alla locanda a prendere Galartis e tutte le mie cose, poi mi diede un sacchetto di monete e disse:<Chiedi ad un locandiere il conto della nostra camera e fatti aiutare a portare le mie valige fin qui. Quando finii di fare tutto quello che mi aveva detto Broom era arrivata l'ora di pranzo, chiesi ad Altius dove fosse la cucina e fra quanto avremmo mangiato ma lui mi indicò una stanza infondo al corridoio e disse:<Vai a mangiare, è lì la cucina, troverai Broom.
Quando tutti finimmo  di mangiare Altius mi porto in una camera molto grande e mi chiese se avessi voglia di allenarmi con lui, ero sorpreso dalla scoperta che anche lui sapesse usare la spada, mentre ci allenavamo lui mi disse che lo avrei aiutato, per i prossimi mesi, a fare il mercante e nel frattempo non mi sarebbe mancato un buon allenamento.
Ero felice per la notizia ma non sapevo se essere veramente felice o meno ed in quel momento chiesi:<Come ha fatto Broom a contattarti tanto velocemente?>, sembrava stupito dalla domanda, <Con una semplice lettera> esclamò lui prendendola da una tasca, subito notai che la lettera non aveva un timbro ed era tutta bruciata sui bordi ed allora mi venne in mente che Broom sapeva usare la magia, sicuramente la aveva inviata così ma non mi spiegavo molte cose, però non mi feci domande e continuai l'allenamento. Finimmo di allenarci che era già tramontato il sole, ci dirigemmo verso lo studio e trovammo Broom che leggeva un libro, Altius lo scosse facendogli notare l'ora e la nostra presenza. Broom si riscosse ed andammo a mangiare, quando tutti avevamo finito andai nella stanza in cui avevo lasciato Galartis a dormire, la trovai sul letto che per questo lasso di tempo sarebbe stato mio, nello stesso modo in cui l'avevo lasciata ma subito mi accorsi che le bistecche che gli avevo lasciato accanto erano sparite come gran parte del pane che avevo nella mia sacca, gli andai in contro con le bistecche e lei subito alzo il capo, nello stesso momento sentii la sua voce rimproverarmi di averla lasciata sola in quella stanza con poco cibo, ero sconvolto ma ero certo che ci avrei fatto l'abitudine.
Gli diedi le bistecche e dell'acqua promettendogli di non lasciarla più così tanto tempo sola e tra una parola e l'altra riflettevo contemporaneamente sulla mia fortuna, quale sarebbe stata la possibilità di un contadinello senza genitori di diventare un cavaliere, molto probabilmente nulla, e così tra un pensiero e l'altro parlando con Galartis mi addormentai.

Angolo Autore:
Scusatemi se non ho pubblicato domenica, spero che ciò non ricapiti. Spero anche che questo capitolo vi sia piaciuto, e se così è stato lasciate una stellina, ricordatevi di commentare se volete dare suggerimenti o anche critiche. Sono entrambi ben accetti.

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