Il nuovo Incubo

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Mi trovavo ancora una volta in quella prigione, ma stavolta la creatura era molto più visibile, era distesa a terra con gli occhi sbarrati, lunghi capelli neri

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Mi trovavo ancora una volta in quella prigione, ma stavolta la creatura era molto più visibile, era distesa a terra con gli occhi sbarrati, lunghi capelli neri. Mi sembrava una ragazza ma esaminandola attentamente notai un dettaglio che mi era sfuggito. Aveva le orecchie a punta ed era vestita come un uomo. Cercai di andare in contro alla sua cella ma come la volta precedente non riuscii a muovermi, ero paralizzato. Ad un tratto però mi sembro di sentire una voce, non saprei descrivere da dove arrivasse ma so solo che faceva gelare il sangue nelle vene, ripeteva parole molto provabilmente in un altra lingua, girandomi vidi ancora una volta quel mantello fluttuante dirigersi verso la cella, e poi tutto divenne nero.
Fui svegliato da Broom, mi disse di avermi sentito gridare nel sonno, non seppi che rispondere e quando provai ad emetter'fiato, non ci riuscii era come se la mia voce fosse sparita. Tentai di comunicare con Broom atraverso il pensiero e ci riuscii, tentai di spiegargli cosa avevo visto nel sogno ma lui mostro una faccia molto sconvolta dicendo ad alta voce:< Credevo che tutti gli spettri evocati durante la guerra dei re fossero stati uccisi..> esclamò, mi spiego molto velocemente cosa voleva dire e scappo cercando Altius.
All'inizio non ci avevo fatto caso ma ora che Broom se ne era andato lo notai, Galartis non era più sul letto accucciata, ma bensì era a terra e mi guardava stranita. Non so perchè ma appena tentai di alzarmi da letto e vidi che non ci riuscivo, cercai la sua mente ed iniziai a raccontarle tutto, lei non oppose resistenza si lascio raccontare tutto e quando ebbi finito mi disse arrabbiata, almeno secondo me, di non farla più preoccupare. Fu in quel momento che girando il capo e sentendo il cuscino intrinseco di sudore mi accorsi  di aver sudato e soprattutto guardando fuori dalla finestra vidi che era ancora notte. Dopo una serie di  infiniti sforzi riuscii ad alzarmi dal letto, andai in contro  a Galartis ed accanto a lei vidi una lettera, era firmata da Broom e diceva:

"So che potrebbe sembrar strano ma devo partire per consegnare una preziosissima informazione a un mio vecchio amico, non dovrei star via per più di un mese, ti terrò informato sul mio viaggio e ti assicuro che ritornerò ma nel frattempo tieni questo, è tutto ciò che resta di Silfin, come per lui è giunto il momento di aiutare un nuovo cavaliere per me è giunto il momento di ritornare al posto a cui appartengo. 
                                       Il tuo caro Broom"

Ero sconvolto dal contenuto della lettera più di quanto già non lo fossi e fu in quel momento che notai che nella busta della lettera c'era una scaglia di drago ed una pietra non più grande di una mano molto luminosa ed azzurra proprio come le scaglie di Galartis. 
Quando ritornò in camera gli chiesi il senso della lettera ed a quel punto mi accorsi di quanto la domanda che gli avevo fatto fosse banale e mi venne da ridere, Broom mi guardò insospettito, ma accorgendosi che mi ero alzato da letto sembro tranquilizarsi ed iniziò a spiegare.

Angolo Autore:
Spero che questo capitolo come i precedenti vi sia piaciuto, e ricordatevi se così è stato di lasciare una stellina, un commento o una critica, sono tutti e tre ben accetti. E scusatemi ancora una volta se non sono riuscito a publicarlo ieri.

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