Primero beso

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Descrivere a parole come mi sento é una cosa impossibile. Dopo la nostra prima uscita, Jade ed io siamo usciti altre quattro volte, e tutte le volte siamo stati così bene, da voler uscire di nuovo. Devo fare attenzione con lei per via del suo amico Harry secondo il quale é meglio che non ci sia mai un noi, ma non ho alcuna intenzione di lasciarla andare.

Lei é la mia Dea.

Voglio portarla via con me. Voglio che viva nel sicuro. Nessuno deve farle del male. Ma é complicato questa situazione, ma le dirò la verità. Un giorno.

***

-Uscite anche stasera?-mi chiede Dinah giocando con una pallina che sa solo lei dove lo ha preso.

-Pranziamo insieme. Perché?

-Erick mi preoccupa.

Inarco le sopracciglia. Prima stava parlando di me poi é passata a Erick. Questa ragazza diventa ogni anno più strana.

-Che cosa ha fatto?

-Messaggia tutto il giorno con quella ragazza...Camila. Non parla e sta per i fatti suoi con il cellulare in mano.

-Qual'è il problema?

-Potrebbe finire come te.

-Che cosa intendi?-le chiedo con voce dura. Lei smette di giocare e si mette composta sulla sedia. Diventa seria.

-Jefe, tu ti stai innamorando di quella ragazza, anzi forse lo sei già. Ed é una cosa preoccupante.

-Perché mai?

-Perché potresti spingerla in un mondo che lei non dovrebbe e, sicuro non vuole sapere.

***

Le parole di Dinah ronzano nella mia testa, e si fanno più forte quando vedo Jade entrare sorridente. Mi alzo per accoglierla con un abbraccio.

-Hola. Come stai?-le chiedo

-Molto bene. Credevo che ti saresti dimenticato.-dice sotto voce

-Come potrei dimenticare? Vedere il tuo sorriso é la cosa migliore del mondo.

Diventa rossa. É bellissima quando diventa rossa. Questo lo avevo già detto, vero?

-Prendi tutto quello che vuoi.-dico aprendo il menù

-Ho tanta fame.-dice sospirando

-Sei appena uscita da scuola?-le chiedo lanciando un'occhiata allo zaino a terra.

-Si. Non vedevo l'ora di scappare.

Un cameriere si avvicina per prendere le nostre ordinazioni. Il servizio é molto veloce e quindi la mia Diosa non deve soffrire molto la fame. É bella anche mentre divora il suo piatto di pasta.

-Come é andata? A scuola intendo.

-É stato noioso! Non so il perché ma il lunedì sembra il giorno più brutto per andare a scuola! E poi educazione fisica ad inizio settimana é orribile! E Jesy si é sentita male.

-Chi é Jesy?

-Una delle mie migliori amiche. La ragazza castana, formosa della sera della gara. Quella che ci ha richiamati per avvisarci che la corsa stava per avere inizio.

-Oh si! Me la ricordo.

Una donna come lei é difficile da dimenticare. Donne come lei dovrebbero essere di più in questo mondo.

-É una ragazza fantastica. E tu che cosa hai fatto?

-Avevo del lavoro da sbrigare. Credo che la tua mattina a scuola sia stata di sicuro molto più rilassante e divertente della mia.

-Che lavoro fai?

Cazzo - Lavoro nell'azienda di famiglia da quando mio padre é morto.-dico. Mentire é tra le nostre qualità.

-Oh, stressante?

-Certe volte é insopportabile, ma non mi lamento. Tu che cosa vuoi o vorresti fare dopo la scuola?

-Credo che andrò al college, ma ho ancora le idee confuse.

-É normale. Alla fine farai la scelta giusta per te.

Mi illumina ancora con il suo sorriso. Il tempo passa velocemente e purtroppo devo accompagnarla a casa. Arrivati davanti alla porta noto che sta esitando. Si gira verso di me con un timido sorriso, si avvicina di qualche passo, mette una mano sulla mia spalla e si mette in punta di piedi.

Non ci posso credere.

Le sue labbra sono sulle mie così velocemente che ci metto un pò di tempo per capire. Gli occhi mi si chiudono come se fossero diventati pesanti di colpo. Credo che il mio cuore abbia smesso di funzionare e qualcosa é appena entrato nel mio stomaco.

Questo é il bacio più bello della mia vita.

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