Capitolo 5

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Alaska e Matthew erano tranquillamente seduti sul divano, guardando un film in attesa della cena, quando scese dal piano superiore una ragazza con setosi capelli castani, e due occhi azzurri luminosi e grandi come zaffiri.
La ragazza si lanció nel salotto, gridando "Matt! Dov'è la tua ragazza?!" Prima di posare gli occhi su Alaska.

"Ciao! Sono Alexandra, chiamami Alex! E tu, sei?" Si presenta, esaltata.
Io le rispondo "sono Alaska, ma io e Matthew non..." lascio la frase in sospeso, così Matthew la completa per me "Alex, non siamo una coppia", chiarisce.
La ragazza aggrotta le sopracciglia "certo, e io sono Dominic" ribatte, ridacchiando.

Alle sue parole il mio sguardo invontra quello di Matthew, seguito da una sensazione di calore che mi pervade le guancie -e anche quelle di lui-.
Prima che qualcuno possa ribattere, tuttavia, la Signora Daddario ci invita a sederci a tavola per la cena.

"Mi perdoni, signora Daddario, potrei usare il bagno prima?" Chiedo, gentiemte, e lei ovviamemte acconsente, aggiungendo di chiamarla Christine.
"Sopra le scale, la porta a destra" mi indica e io seguo le indicazioni.
Arrivata al primo priano, peró alla mia destra trovo due porte bianche sulla destra.

Decido di tentare la sorte aprendone una. All'interno vedo la il torso nudo di un ragazzo che sta infilando una t-shirt, il quale senza guardare, dice infastidito
"Alex, ora arrivo! La privacy-" comincia, ma non appena posa gli occhi su di, cambia tono e discorso "Ciao bellezza, ti godi il panorama?" dice, flirtando.

Decisamente la porta sbagliata.
Arrossisco violentemente e borbotto uno "scusa" prima di chiudere la porta e fiondarmi in quella a fianco -il bagno, finalmente-.
Quando torno al piano inferiore, Christine mi indica una sedia "Alaska, tesoro, tu siedi qui, vicino a Matt!".
Io imbarazzata, siedo, poi, non appena cominciamo a mangiare, l'imbarazzo cala... Almeno finchè non ci raggiunge il ragazzo di prima.

"Alaska" comincia Matthew, indicando il ragazzo "lui è mio fratello Michael"
"sì, ci siamo incontrati prima" dice lui, ridacchiando
"Si... ho sbagliato porta.." dico io ridacchiando per scacciare l'imbarazzo, seguita poi dagli altri membri della famiglia. Christine si scusa "hai ragione cara, dovevo essere più specifica!"
Solo Matthew non ride, guarda il suo piatto vuoto, mentre stringe un momento il pugno. Strano.

"Ecco qua" interrompe i miei pensieri il signor Daddario "lasagna per tutti"
Lo ringrazio, quando mi passa la mia porzione, e lui mi sorride "Alaska, chiamami Richard" e io gli sorrido di rimando.
Finiamo così di mangiare, con la spendieratezza di una famiglia normale. Non mi succedeva da un sacco.

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Dopo la cena io ringrazio e mi dirigo verso la porta, pronta ad uscire e andare chissà dove.
"Già te ne vai?" mi chiede Matthew, tristemente. Io annuisco "sì... mi sono trattenuta anche troppo" rispondo, riluttante.

"Alaska! Stai andando a casa?" mi chiede subito Christine.
D'istinto scuoto la testa " no, lì non ci torno" rispondo, ferma ma garbata.
Dopo aver pensato qualche secondo, Cheistine mi chiede "perché non rimani qui da noi allora?"
"Non posso" scuoto la testa" ho già disturbato abbastanza" rifiuto, gentilmente

"Sciocchezze! A quest'ora non è sicuro." Scuote la testa lei, "insisto! Starai nella camera degli ospiti, Alex ti presterà un pigiama"
Alle sue gentili parole non posso far a meno di sorridere ed accetto volentieri: non mi sono mai sentita così tanto a casa...
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Dopo aver augurato una buonanotte ad Alex, la quale gentilmente mi ha prestato un pigiama, ed ai signori Daddario, i quali mi hanno prontamente indicato la camera da letto degli ospiti, chiudo la porta e mi infilo sotto le lenzuola calde del comodo letto.
Cambio posizione, poi di nuovo, e ancora... Oh, andiamo Alaska, libera la mente! Penso, mentre il poco sonno che avevo svanisce del tutto.
Frustrata, mi alzo ed esco dalla mia camera dirigendomi alla porta a fianco, alla ricerca di Alex -speriamo sia sveglia-.

Dopo aver bussato un paio di volte, e ricevendo entrambe le volte il silenzio come risposta, do' le spalle alla porta, appogiandovi il mio peso.
Dopo un sospiro, mi rimetto in piedi e faccio per tornare alla mia camera, quando un'altrea porta, al di là della mia, si apre;
Dalla porta sbuca la figura assonnata di Matthew, con i capelli spettinati ed il torso nudo.

𝐒𝐡𝐮𝐭 𝐮𝐩 𝐚𝐧𝐝 𝐤𝐢𝐬𝐬 𝐦𝐞 // 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐡𝐞𝐰 𝐃𝐚𝐝𝐝𝐚𝐫𝐢𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora