Capitolo 13

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Mi risveglio in una stanza diversa dal solito. Non è né quella di casa mia, né quella in casa Mikaelson. Eppure mi ricordo che l'ultima persona che ho visto è stato proprio Klaus. Nonostante ciò, comincio ad agitarmi. E se fosse successo qualcosa durante il mio "pisolino"? D'un tratto entra un volto conosciuto dalla porta, Freya. Sembra molto tranquilla ma appena vede il mio volto preoccupato diventa confusa "stai bene?" mi domanda corrugando la fronte. Ora mi sento stupida sotto il suo sguardo. "Ecco io.." balbetto guardandomi attorno molto spaesata. Quando capisce il mio problema le si crea un sorriso dolce sul volto "Questa è la stanza di Klaus, ha voluto che tu stessi qui perché pensava che fossi più al sicuro. Dovresti saperlo, Klaus è molto paranoico" dice tranquillamente. Io annuisco e resto in silenzio per qualche secondo. Poi mi viene in mente che non mi faccio una semplice doccia da giorni, molti giorni. "Freya, penso proprio di aver bisogno di un bagno" dico ridacchiando. "Certo, ti accompagno. Poi ora è il momento adatto perché non ci sono uomini pervertiti in giro per la casa" dice facendoci ridere entrambe. Non pensavo che fosse simpatica. Ma d'altronde questa è circa la nostra prima conversazione da sole. 

Mentre Freya mi aiuta ad alzarmi dal letto inizio a sentire quel dolore allo stomaco. Nonostante faccia male, mi sembra calato, ma non vorrei illudermi. Appena entro in bagno Freya dice "se hai bisogno di qualcosa, non esitare a chiamarmi" e poi se ne va. Quando chiudo la porta mi giro per osservare bene il bagno. Vedo che pure loro hanno dato sfogo alla voglia di soggiogare, questo bagno è bellissimo. La vasca è enorme e non vedo l'ora di rilassarmi all'interno di essa. Inizio a far scorrere l'acqua e a spogliarmi. Appena mi tolgo la maglia di dosso inizio ad osservare l'enorme macchia violacea sulla mia pancia. La sfioro con le dita e posso sentire ogni movimento che si nasconde oltre a questo leggero strato di pelle. Non penso che ci sia altro essere al mondo più oscuro di me. Questo enorme segno ne è la prova. Smetto di pensare ed entro lentamente nella vasca riempita d'acqua bollente, troppo. Sopporto il calore fino ad abituarmici e fino ad entrare in uno stato di trans. Chiudo gli occhi e inizio a riflettere sulla mia ridicola vita, su come sono ridotta. Alla compassione di vampiri potentissimi che, in questo periodo, mi guardano come se fossi una bambina e una bambola di porcellana, piccola e fragile. Quando mi era accaduta la stessa cosa secoli fa speravo che non mi capitasse più. Come farò adesso ad uscirne? E' da qualche secolo che cerco un'altra persona che mi accetti come sono, se esistesse l'avrei già trovata da un bel pezzo. Di sicuro non la troverò adesso, nel momento del bisogno. Ma, se ci penso, pure l'altra volta è arrivato proprio nel momento del bisogno.. sono soltanto stufa di aspettare e ho paura di essere tradita, come sempre in questi ultimi tempi.

Vengo risvegliata dai miei profondissimi pensieri da qualcuno che grida al di fuori della porta "Freya ma ragioni con quella testa? Almeno la porta potevi non farla chiudere a chiave. Ti rendi conto che sta male e ora è lì dentro da ore" grida Klaus. Io nel frattempo esco velocemente dalla vasca e mi metto un asciugamano, se così può essere chiamato, attorno al corpo. "Nik stai calmo. Sai benissimo che tanto non può morire" dice tranquillamente Rebekah. "Mi prendete in giro?" domanda ironicamente Klaus. Per far smettere questa sceneggiata faccio un respiro molto profondo, pronta per tutti gli occhi addosso a causa di questo asciugamano, e apro leggermente la porta sperando di coprire qualcosa in più, ma inutilmente. "Ecco Nik, sta bene" dice Rebekah ridendo sotto i baffi. Questa me la pagherà. "Scusatemi, stavo pensando e ho perso la cognizione del tempo" dico velocemente pronta per richiudere la porta. Finalmente, sfortunatamente, Klaus si gira verso di me. Inizialmente ha uno sguardo totalmente pieno di rabbia, ma appena vede lo stato in cui sono spalanca gli occhi e fa un sorrisetto. 

"Bene, se non vi dispiace ora vado a vestirmi" dico chiudendo finalmente la porta

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"Bene, se non vi dispiace ora vado a vestirmi" dico chiudendo finalmente la porta. "Ma tesoro, era un bel spettacolo" urla Klaus. Con l'udito da vampiro sento Rebekah che gli dice ridendo "Smettila, così non la conquisti". Quanto vorrei pure io i miei fratelli qui con me. 

Appena esco dal bagno, invece di tornare in camera, vado in soggiorno dove, ovviamente, è radunata tutta la famiglia. Il dolore al petto è decisamente diminuito, strano. Appena Klaus mi vede arrivare dice "Stavi meglio prima" "Lo prendo come un complimento, d'altronde hai appena detto che ho un bel fisico" dico fregandomene delle sue battutine. Mentre mi siedo accanto ad Elijah, molto distante da Klaus, lo guardo con la coda dell'occhio e vedo che è ancora divertito da ciò che ho detto poco fa. "Allora, ce ne stiamo qui a guardarci attorno o facciamo qualcosa?" domanda Rebekah guardandosi le unghie. Il mio stesso atteggiamento quando qualche vampiro ridicolo cerca di sfidarmi. "Cosa vorresti fare? Illuminaci" dice Elijah. Ora che mi guardo attorno, mi sento quasi un'estranea. D'altronde, loro non sanno quasi nulla su di me. Poi molti di questa famiglia mi odiano. "Ho capito, vado a farmi un giro" conclude Rebekah uscendo dalla porta. Se non la conoscessi,o meglio, se non le avessi parlato qualche volta, ora penserei che sia una ragazza arrogante che vuole sempre ottenere tutto. In realtà è molto più di questo. Ha passato quasi un secolo chiusa in una bara a causa di un fratello e non è un'esperienza che vivono tutti. Dato che sento un pò di imbarazzo nella stanza decido di tornarmene in stanza. "Io vado di sopra" dico. "Dato che qui non si fa molto, vengo con te" dice Klaus alzandosi dal divano e seguendomi. 

Stiamo discutendo animatamente da circa trenta minuti sul fatto che io credo che le persone innocenti non si debbano uccidere mentre lui sostiene che nessuno in questo mondo è senza peccato. Appena decido di aver vinto si crea tra noi un profondo silenzio. Questo momento di pace mi fa pensare proprio al sangue, al fatto che non bevo dal collo di qualcuno da giorni. Nonostante la mia magia mi aiuti moltissimo in questo, il fatto dell'oscurità fa calare tutti gli effetti e ora, pensando a questo fatto, mi sale una sete di sangue quasi incontrollabile. Non potevo pensare ad altro? Sento lo sguardo di Klaus su di me così, da stupida, mi giro verso di lui. Appena vedo il suo collo sento i miei occhi colorarsi di nero. Perfetto. Oscurità, ti odio. Inizialmente lui mi guarda confuso, ma poi, capendo dove sto guardando, fa il suo solito sorrisetto. "Non pensavo di essere irresistibile fino a questo punto. Comunque, bevi pure" dice con una voce terribilmente provocante. Klaus, odio pure te. Sfortunatamente non riesco a resistere a questa dannatissima sensazione così mi alzo velocemente dal letto e mi avvicino a lui. Appena sono a pochi centimetri dal suo collo alzo lo sguardo su di lui mordo un labbro, poi faccio spuntare i miei canini e gli mordo lentamente il collo con un forte desiderio nel corpo. Appena assaggio il suo sangue ne rimango terribilmente innamorata. E' dolce, ma non troppo. Penso che sia il sangue migliore che io abbia mai bevuto. D'un tratto sento i suoi canini sul mio collo. Ci stiamo bevendo a vicenda, non è una cosa che si fa con tutti e, nonostante faccia male, è una sensazione terribilmente bella. Dopo circa un minuti ci stacchiamo l'uno dall'altro. Lui si asciuga il sangue che gli è sceso dalle labbra con un dito finendone l'ultima goccia.

 Lui si asciuga il sangue che gli è sceso dalle labbra con un dito finendone l'ultima goccia

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"Tesoro, tu non immagini quanto sei buona" dice leccandosi le labbra. Ha delle labbra troppo belle. "Dovresti sentire il tuo di sangue" dico io davvero a bassa voce, ma lui lo sente comunque così sorride. Ora vorrei dirgli "dato che a me piace il tuo sangue a a te piace il mio, io propongo di bercelo a vicenda ogni sera", ma decido di tenere questo pensiero per me. "Io vado, buonanotte tesoro" dice dandomi un bacio sulla guancia "buonanotte" sussurro io. 

Lui non sa quanto è provocante il suo modo di fare, di parlare, di vivere. Eppure la maggior parte del tempo non lo sopporto, sarà perché ho paura di fare entrare nella mi vita una persona sbagliata? Fatto sta che è bellissimo, troppo.

La luce nell'oscurità ~The OriginalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora