Capitolo 17

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Mi sveglio a causa di qualcuno che mi morde il lobo dell'orecchio. Sono pronta a tirare uno schiaffo a Klaus ma mi rendo conto che la persona che ho davanti è un'altra. "Vaffanculo Kol" dico dandogli un leggero schiaffo sul braccio. "Sei mancata pure a me" dice lui sorridendo. Mi stringe a sé e io ricambio subito. "Klaus mi ha chiamato, era preoccupato. Mi sembrava strano che lo fosse per una ragazza che non sia una delle nostre sorelle. Stai bene?" mi domanda "Certo, sai Klaus com'è" fingo io. Sul suo viso si crea un bellissimo sorriso "Sei davvero importante per me, sai? Non so come sarei messo io adesso se non ci fossi tu" dice facendomi sorridere. Io provo ad alzarmi dal letto per poter essere alla sua altezza ma il dolore mi costringe a sedermi nuovamente. Il sorriso che si era formato sul suo viso scompare facendo spazio ad uno sguardo preoccupato e arrabbiato. "Cazzo Amanda, cosa ti sta succedendo?" mi domanda passandosi una mano tra i capelli. Io sospiro e abbasso lo sguardo "Non so come fare, non so se guarirò. Tutto ciò è troppo per me. Sono sempre stata abituata ad avere tutto e ora che sono messa così è davvero difficile". Lui si siede al mio fianco e mi stringe a sé "Troveremo un modo, c'è di sicuro un modo".

Ho fatto una doccia calda e ora sono sul divano a riflettere sulla mia magnifica vita mentre Klaus e Kol si stanno insultando in un'altra stanza. Mi dispiace per Elijah che deve impedire ai due di picchiarsi. "Mi spieghi cos'hai?" dice Rebekah sedendosi al mio fianco. Quale dei miei tanti problemi potrei raccontarle? "Come ben sai, ieri i morti vagavano sulla Terra. Mi aspettavo di rivedere la mia famiglia, ma non sono venuti a cercarmi" dico facendo un sorriso falso. "Forse non volevano dirti addio per la seconda volta" dice lei iniziando a fare ipotesi "Sarebbe stato decisamente un addio migliore dell'ultimo" dico alzando le sopracciglia.

Klaus, Kol ed Elijah escono finalmente dalla stanza dove si erano stabiliti per ore. Non capisco perché hanno dovuto discutere a causa mia, fosse per me ora non sarei in questa casa. Klaus mi lancia un'occhiata e va al piano superiore. E' da tutto il giorno che non mi parla, magari è geloso di Kol. "Allora? Avete finito di bisticciare?" domanda Freya a Kol ed Elijah "Scusatemi se qui nessuno fa niente. Forse non vi rendete conto della situazione" dice Kol scuotendo la testa "Sentite, io non voglio essere la causa delle vostre discussioni. Me ne andrò il prima possibile così tornerete alla vostra normale vita" dico alzandomi dal divano. Qualcuno mi spinge nuovamente su di esso provocandomi una fitta tremenda. "Tu non vai da nessuna parte" dice Klaus. Io sospiro e alzo gli occhi al cielo "Meno di un mese fa volevate uccidermi, volevate tornare alla vostra normalità. Ora, io me ne vado e non torno più. Che ne dite?" domando sorridendo. Tutti mi guardano con uno sguardo molto serio. "Sappiamo entrambi che hai bisogno d'aiuto" dice Klaus alludendo a ciò che è avvenuto a Mystic Falls. "E' da settimane che sto così e ancora non vedo segni di miglioramento, anzi il contrario. Volete starmi dietro per mesi, magari anni? Io credo di no" continuo. "Ma smettila, se te ne vai da qui cosa credi di ottenere? Finché noi non ti cacceremo, tu te ne starai qui" dice Freya. "Okei" dico alzandomi dal divano e andandomene in camera. 

Per quanto loro siano gentili, io odio aver bisogno di aiuto, odio sentirmi debole, odio sentirmi proprio come mi sento adesso. L'ultima volta mi aveva aiutata Edgar, ma adesso? Devo aspettare il vero amore? Quello che sto aspettando da secoli? Sono stufa di aspettare, voglio soltanto riavere indietro la mia vecchia vita.

"Sei sveglia?" mi domanda Klaus entrando dalla porta senza aspettarsi una risposta. "Sfortunatamente sì" rispondo sedendomi sul letto. "Pensavo che Kol ti avrebbe aiutata" continua lui "E come? Pensi che ci sia un modo per farmi guarire? Io ho perso le speranze" dico acidamente. "Io qualche idea ce l'avrei" dice con un sorrisetto "Sentiamo genio" dico io aspettandomi una delle sue idiozie. Lui si avvicina a me e in modo provocante dice "Un pò di sano sesso fa bene a tutti". "Idiota" dico ridendo. "Intanto hai appena riso, cosa che non facevi da molto" continua lui facendo un sorriso fiero "Basta Klaus" piagnucolo io. Lui fa un sorrisetto e si alza dal letto "Vieni giù per cena" dice per poi andarsene, lasciandomi con un sorriso stampato in volto. 

La luce nell'oscurità ~The OriginalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora