Mi risveglio, molto stordita, nel mio letto. Sono stata sveglia tutta la notte a pensare alla mia miserabile vita, nella quale non ho mai compiuto nulla di buono, di soddisfacente. Durante il corso dei secoli sono riuscita soltanto a rovinare la vita a molte persone innocenti e non. Ora sto per rovinare tutto di nuovo, sto per distruggere le credenze che hanno avuto tutti fino ad oggi. Sto per distruggere i Mikaelson e nel frattempo uno di loro si sta pure avvicinando a me. Non riesco a smettere di pensare che se mi odio io stessa, gli altri cosa provano nei miei confronti? Disgusto? Dopo svariati minuti di riflessione capisco che il periodo del mese ricoperto di oscurità è arrivato. Spero di non fare casini.
Mi alzo finalmente dal letto e mi vesto per andare a fare una colazione decente. Appena esco di casa sento il vociare delle persone, sembrano tutti così felici.. la musica rende tutto più tranquillo e rilassante. New Orleans è davvero una città pazzesca. Entro in un vicolo portando con me un'anima innocente. Osservo la ragazza negli occhi, in questo momento è disorientata, non capisce se io sia pazza oppure no. Appena coloro i miei occhi di nero riesco a leggere il terrore. Mi avvento subito sul suo collo invitante, il suo sangue ha un sapore buonissimo. Vorrei fermarmi ma non ci riesco, penso solo a quanto il suo sangue sia delizioso. Mi stacco giusto poco prima della sua imminente morte, provo a darle il mio sangue e, fortunatamente, riprende le forze. La soggiogo e me ne vado. Nonostante io sia un vampiro da così tanti millenni, non riesco proprio a capire perché ho così tanta pietà per gli umani.
Sto camminando tranquillamente per le strade di New Orleans quando qualcuno mi prende la mano da dietro "ed ecco qui la mia ubriacona preferita" mi dice Kol baciandomi la guancia. Vorrei tanto dirgli che non è colpa sua se la sua famiglia è composta da "pazzi", ma non posso. Ora devo continuare la mia recita e fingerò che il suo soggiogamento abbia funzionato. "ciao anche a te Kol" dico facendo un sorriso magnifico. Guardo un attimo dietro di lui e vedo il resto della famigliola. Rebekah si avvicina a me e mi guarda dalla testa ai piedi "bene bene, ho davanti ai miei occhi la famosa Amanda" dice con un sorrisetto. Se sapessi quanto sono famosa.. "piacere, io sono Rebekah Mikaelson" continua stringendomi la mano "piacere mio" dico io facendo un sorriso falsissimo. Al fianco di Rebekah compare Freya "ciao, io sono Freya" dice sorridendo. Sembra sincera e amichevole ma guardandola attentamente vedo che ha secondi fini. Mi presento pure a lei e torno a guardare Kol. Stranamente Klaus non ha ancora parlato. "ti sei divertita ieri alla festa?" mi domanda Elijah sorridendomi "certo, non ricordo granché, ma è stato bello" rispondo io. "Te l'avevo detto che non lo reggevi quel bicchierino" dice Kol scherzando "ma stai zitto" rido io. In realtà l'ho retto eccome. "Noi ora dobbiamo andare, ma ci vediamo in giro va bene?" mi domanda Kol "Certo" rispondo io dandogli un bacio sulla guancia. Mentre sto per entrare in un negozietto a caso li vedo parlare animatamente così ascolto con il mio amato udito da vampiro. "Ve l'avevo detto. Lei non ricorda nulla" dice Kol ai fratelli "oppure sa recitare bene"risponde Klaus. "E' molto carina Kol, bella scelta" dice Rebekah facendolo sorridere "Ah ma che state dicendo adesso. Fidatevi di me, dobbiamo ucciderla" continua Klaus. Ma non si sta mai zitto quello? Riesco a vedere la sua ira negli occhi. La cosa bella è che mentre gli ascolto sto fingendo di usare il telefono. "Klaus io penso che dovremmo conoscerla meglio. Ho qualche dubbio, ma se il soggiogamento ha funzionato forse Kol ha ragione" dice Elijah "Siete davvero ignoranti. Spero solo che abbiate ragione altrimenti non farà una bella fine" dice Klaus andandosene. Adesso che ci penso, se parlassero con Marcel scoprirebbero tutto..
Mi ritrovo seduta in uno dei soliti affollatissimi bar, con la mia solita bottiglia di vodka in mano. Io non bevo per ubriacarmi, anche perché non posso, ma lo faccio perché mi piace. Qualcuno si siede al mio fianco e ordina un bicchiere di bourbon. Non mi serve neanche girarmi per vedere chi è, l'aria di oscurità che c'è attorno a lui è così tanta che si capisce subito con chi si ha a che fare. Niklaus Mikaelson. "Che ci fai qui tutta sola?" mi domanda rompendo il magnifico silenzio che c'era "Non conosco nessuno qui, quindi sto da sola" rispondo io. Non mi sembra che serva tanta logica per capirlo "Che strano, Kol non è qui con te?" continua lui. Finalmente mi giro a guardarlo. E' troppo bello. "Dovreste smetterla di parlarmi di Kol. Ci conosciamo da davvero poco e siamo soltanto amici. Non vedo cosa ci sia da capire" rispondo provocando un suo sorriso. E ora che ha da sorridere. "Mi piace il tuo modo di fare. Non hai paura di dire ciò che pensi" dice bevendo il suo bourbon. E' uno spettacolo vederlo bere. Okei, adesso sto proprio esagerando. Mi alzo e provo ad andarmene ma lui compare davanti a me. Wow, che velocità, sono stupefatta. Per sbaglio alzo le sopracciglia come per dire "dovrebbe sorprendermi?" così lui mi prende un braccio e mi porta fuori dal bar. Sta iniziando a stancarmi il fatto che lui pensi di potersi comportare come vuole. Mi porta in una stretta via e mi blocca contro il muro "L'ho capito fin da subito che eri tu. Tesoro, non pensare di potermi battere. Sono l'ibrido originale, non puoi fare più nulla" dice con una voce troppo provocante. Lui ora pensa di farmi paura ma io sono soltanto incantata dal suo magnifico viso. Dovrei smascherare la mia identità o continuare con la recita? Non ho il tempo di fare nulla che i suoi canini sono già sul mio collo. Altro che dolore, questa è una sensazione magnifica. Assolutamente magnifica. Lui non sa quanto io stia godendo in questo momento.Questo gioco mi sta divertendo un sacco. D'un tratto si stacca dal mio collo. Nel mio corpo è ancora presente ancora molto sangue. Perché si è fermato? Perché non mi ha "uccisa"? "Klaus cos'hai fatto" grida Elijah "Non è morta" risponde lui "Cosa state facendo" domanda Kol arrivando da non so dove. Sento i suoi occhi puntati su di me. Non voglio e non oso immaginare il dolore che sta provando ora. "Sei viva" dice con una voce rotta. Mi prende tra le sue braccia e mi stringe a sé.
Mi risveglio sdraiata su un letto a me sconosciuto. Molto probabilmente mi trovo dentro casa Mikaelson. Appena mi siedo compare Elijah al mio fianco e mi fa sdraiare nuovamente "Stai tranquilla, adesso resta sdraiata e riposati" mi dice. "Dov'è Kol?" domando io. Non so perchè ho chiesto di lui, voglio vedere come sta. So che ci tiene a me e ho paura che stia soffrendo. "E' di sotto. Te lo chiamo" mi dice prima di andarsene nuovamente. Dopo neanche venti secondi Kol è davanti a me. Appena vede che ho gli occhi aperti mi abbraccia. "Avevo paura che ti avesse uccisa" dice quasi con le lacrime agli occhi. Dovrei dirgli la verità adesso oppure quando la scoprirà sarà troppo tardi e soffrirà molto. "Sto bene Kol" dico ricambiando l'abbraccio. Penso di avere pure io qualche lacrima. Era da davvero tanto tempo che una persona non teneva così tanto a me. "Adesso basta con questa sceneggiata. Se non vuoi che la uccida falla andare via di qua" dice Klaus stando poggiato alla porta. Kol va velocemente verso di lui e prova a tirargli un pugno ma lui lo blocca "Ora dobbiamo pure litigare per questa ragazzina?" gli domanda "Il problema non è solo questo Klaus e tu lo sai bene" risponde Kol. Le cose si fanno interessanti.. "Basta con questa storia. Davina se lo meritava, come se lo meriterebbe questa insulsa ragazzina" dice Klaus indicandomi. Prima che Kol possa arrabbiarsi ancora di più, vado al suo fianco e gli stringo un braccio provocando un sorrisetto da parte di Klaus "avrei dovuto ucciderla" dice guardandomi schifato. Devo mantenere la calma."Ma non lo hai fatto. E c'è un motivo. Forse ti sei reso conto che è innocente" conclude Kol. Klaus mi guarda per un'ultima volta e se ne va. Entrambi andiamo a sederci sul letto e dopo svariati minuti di silenzio Kol si decide a parlare "Non vuoi sapere cosa siamo? Cosa facciamo?" mi domanda quasi arrabbiato. Io abbasso lo sguardo e dico "Ci sono molte cose che so, dovresti strami lontano, non sono una brava persona, per questo non incolpo Klaus per aver provato ad uccidermi. Magari fosse così facile" dico tristemente. Ammetto che a volte vorrei morire, l'eternità è un periodo troppo lungo e secondo me 5000 anni sono abbastanza. "Sei tu? Loro hanno ragione?" mi domanda con uno sguardo tra il triste e l'arrabbiato "Kol io non sono una minaccia. Non voglio fare del male a nessuno, non ho mai pensato di uccidere la tua famiglia" "Tutto ciò è assurdo. Tu non puoi ucciderci, come non può farlo tutto il resto del mondo" dice lui alzandosi dal letto. "Ci sono molte cose che tu e la tua famiglia non sapete. Ma ti prego Kol, credimi, io non sono una minaccia per la tua famiglia" dico sempre più triste. Lui si risiede e mi carezza la guancia con una mano "Non sei me che devi convincere, ma il resto della mia famiglia. Per ora manterrò il segreto. Tu adesso sei la mia umana ubriacona preferita" dice ridendo.
Klaus pov.
"finalmente la ragazzina se n'è andata" dico sdraiandomi sul divano "se non la volevi più vedere avresti potuto ucciderla" dice Kol. Non so perché non l'ho fatto, perché non l'ho uccisa. Il suo sangue aveva un sapore delizioso, non ho mai bevuto una cosa del genere in tutta la mia esistenza. Quando l'ho guardata negli occhi non ho visto per niente paura, si stava quasi divertendo. Avrei potuto benissimo ucciderla, ma per qualche strano motivo non l'ho fatto. Ora dovrò subirmi i racconti romantici di Kol. Non riesco a capire cosa gli piaccia di lei. E' soltanto una ragazzina insolente. Spero di non rivederla più, ma non credo che il mio desiderio potrà mai realizzarsi.
Spazio autrice
Ciaoo. Pubblico già oggi perché non avevo nulla da fare e avevo voglia di scrivere. Ditemi se la storia vi sta piacendo, altrimenti mi sembra inutile continuarla. Byee
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La luce nell'oscurità ~The Originals
FanfictionAmanda Miller, l'essere soprannaturale più potente di tutti. Non ha paura di niente e di nessuno. Dopo 3 anni passati in Italia torna nella sua amatissima cittadina, la città dove nacque, Nashville, ma sfortunatamente per problemi con altri esseri s...