Cadere.

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A millimetri di distanza l'uno dall'altra, non si distingueva più l'entità dell'uno o dell'altra: il profumo di Nutella calda e l'aroma alla vaniglia dei pancakes si confondeva con la pelle candida dove si diramavano i capelli di lei e con l'odore di bagnoschiuma che ancora avvolgeva lui.

Era tutto un'insieme di fragranze, un po' come i mercatini delle spezie tra le strade di Gerusalemme, città che Maddalena aveva visitato moltissimo tempo prima, lasciando un pezzo di cuore incastrato nell'oro di quei tramonti orientali.

Loro, insieme, formavano proprio il ritratto perfetto del cielo infuocato sopra le città: un meraviglioso insieme caotico, ma grandioso ed invidiabile nel contesto.

D'altronde vi è al mondo cosa più poetica del sole che nasce o muore dietro alla superficie della terra?

Nessuno dei due avrebbe saputo rispondere, anche perché essi non potevano rendersi conto dello spettacolo che insieme formavano, in quanto nessuno dei due era disposto ad ammettere di sentirsi come se si fossero scelti da sempre, prima ancora di trovarsi.

E distesi uno sopra l'altra, si annullavano a vicenda, e non vi erano più due singole persone, ma una sola, completa e piena di una felicità che mai nessuno dei due sembrava aver assaporato.

Mangiarono con calma, senza fretta, fra scherzi e risate, senza bisogno di dirsi troppo. Lei gli sporcò il naso con la nutella, lui si colorò le labbra di cioccolato e attirandola a se, e nonostante i tentativi di liberarsi, le stampò un bacio fondente sulla guancia sinistra, e la guardò scoppiare a ridere cercando di disegnargli dei baffi.

Nessuno dei due pensava al loro passato, ed era come se finalmente la nuvola che li teneva sospesi e separati fosse scoppiata, o perperlomeno li avesse uniti.

Poi la magia svanì.

Maddalena smise improvvisamente di ridere, mentre la vista si oscurava e perdeva l'equilibrio vistosamente. Le salde braccia di Giovanni la soccorsero un attimo prima che toccasse il pavimento, e la adagiarono inerme sul letto.

Spaventato, cercò subito di rianimarla, ma sembrava che i suoi begli occhi verdi volessero chiudersi per sempre.

***

Passarono secondi, minuti, forse una manciata, ma sembrarono durare in eterno, dato che Maddalena continuava a non dare segni di vita.

Il mondo sembrava congelato, immobilizzato come quelle palpebre serrate, e quel braccio che penzolava dal letto, pallido e fermo, come la neve che copre i prati.

Il terrore iniziava ad impossessarsi di Giovanni, che la sollecitava pregandola di svegliarsi.

Disperato, non sapeva più cosa tentare, e provò a mettere in atto ciò che aveva imparato nelle lezioni di primo soccorso.

Niente sembrava avere effetto, eppure il cuore le batteva ancora nel petto, e lui vedeva il diaframma sollevarsi ed abbassarsi sempre in modo regolare.

Al limite della calma, quando era sul punto di lasciarsi prendere dal panico, la mano che egli stringeva si mosse, ricambiando la stretta ed incrociando le loro dita le une con le altre.

Sempre lentamente, ad un certo punto Maddalena cominciò a riaprire gli occhi, ed insieme a lei Giovanni e tutto il mondo ritornarono a vivere e a respirare.

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