Scossi da brividi e singhiozzi, si accasciarono a terra senza smettere di abbracciarsi.
Giovanni strinse Maddalena a se, incrociando le gambe e facendola sedere in mezzo, poi prese a coccolarla, colto da uno stranissimo senso di smarrimento.
Prima non avrebbe mai fatto nulla del genere, ma gli sembrava naturale proteggere un tesoro di cui ancora non conosceva l'intero valore.
Le baciò la testa, sui capelli ancora umidi, poi rimasero così, fermi e stretti, al sicuro l'uno tra le braccia dell'altro.
Infinitamente stanca e stordita dalle emozioni, Maddalena cedette al sonno per prima, dando modo a Giovanni di portarla fino al letto, sorreggendola tra le braccia. Solo ora si rendeva conto di quanto fosse leggera, ed in un certo senso si sentiva colpevole di questo cambiamento: involontariamente l'aveva abbandonata, sempre, lasciando che imparasse a cavarsela da sola.
Tra le sue braccia, la sentiva dormire tranquilla, libera dalle preoccupazioni e dagli incubi.
Quella notte, non volle lasciarla.
Anzi, quella notte decise di non volerla lasciare mai più.
***
Vi era un refolo di aria calda sul collo di Maddalena, quella mattina, e lei era sicura che non fosse il vento caldo e secco che caratterizzava le lunghe giornate estive di giugno.
Aprì gli occhi, e la prima cosa che vide fu il collo di Giovanni, che emanava un profumo tutto suo, a cui nessuna donna avrebbe potuto resistere. Alzò lo sguardo cercando il suo volto, e lo vide ancora assorto in un sonno tranquillo.
Gli posò le labbra sul collo e si sciolse dall'abbraccio cercando di non svegliarlo, cosa che per fortuna le riuscì anche se non senza difficoltà.
Indugiò sulla porta, guardandolo dormire, poi se ne andò in cucina, e cominciò a preparargli la colazione.
Uova, farina, latte, zucchero, lievito ed un pizzico di sale. Forse anche un poco di vaniglia, e in aggiunta tutto l'amore che aveva.
Erano questi gli ingredienti che, quella mattina, permettevano a Maddalena di dar prova di tutta la sua abilità ai fornelli.
Indossava ancora la maglietta della sera prima, ed aveva raccolto i capelli in una coda, per essere facilitata nei movimenti.
Setacciava la farina, sbatteva le uova, aggiungeva il latte.. ma qualcunque cosa facesse aveva un sorriso che avrebbe illuminato tutta la città.
Teneva la musica bassa, perché non voleva che lui si svegliasse, e sulla piastra i pancakes si cuocevano uno dopo l'altro. Il profumo era delizioso, ed in men che non si dica aveva impregnato la casa. Dopo aver preparato un grande vassoio con tutto il necessario per la colazione, Maddalena si diresse verso la sua camera, dove Giovanni dormiva ancora, disteso sulla pancia, con la faccia sprofondata nel cuscino. Appoggiò il vassoio della colazione sul letto, e dallo stereo, la voce calda di Ed Sheeran si diffuse nella stanza, fra le note di 'Wake me up':
"...but maybe I'm just in love, when you wake me up."
Si chinò per baciargli la guancia, mentre le sue palpebre tentavano di schiudersi, sollecitate dalla musica e dal delizioso aroma di dolci e cioccolato.
Giovanni sentì le labbra calde di Maddalena sulla guancia, e si domandò per quanto avrebbe potuto resitere, cercando di non innamorarsi ancora di più di quella ragazza, e di tutto ciò che lei gli sapeva dare.
Con un guizzo si girò e l'afferrò per i fianchi, facendola cadere su di lui, per poi stringerla, tuffando il collo tra la sua spalla ed i suoi capelli, che avevano quel profumo inebriante, che l'aveva fatto sognare tutta la notte.
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Sempre le solite, vecchie emozioni.
RomansaLa storia d'amore di due ragazzi che si erano amati tanto, si erano tenuti male e alla fine hanno vinto il loro orgoglio.