Il vento freddo soffiava fuori dalle finestre, mentre il sole entrava illuminando l'intera mansarda che i due occupavano al Bed&Breakfast, situato a pochi passi da Portobello Road.
Nella mini villetta non vi erano altri ospiti, eccetto i padroni, e gli unici rumori venivano dalla strada, già trafficata nonostante l'orario.
Erano infatti solamente le sette, e i due ragazzi giacevano abbracciati fra le lenzuola, dopo una notte passata insieme, a tenersi per mano e a baciarsi la pelle, a sorridere di nascosto e a sfinirsi gli occhi a furia di guardarsi.
Con gli occhi semi aperti, Giovanni fece scorrere la mano sulla schiena di Maddalena, liscia e diritta, e sentì il brivido che le scosse la pelle.
Le posò le labbra sulla fronte, e la risveglio piano, fra baci, carezze e solletico.
Era impaziente di iniziare la vacanza che, inutile negarlo, aspettava da una vita e in più, aveva fame ed avvertiva il profumo della colazione nella stanza accanto.
Mentre mangiavano, nessuno dei due preferì parola, anzi.
Maddalena con lo sguardo vacuo reggeva una tazza di tè con le mani, carezzandone il bordo con l'indice destro, meccanica e ripetitiva. Giovanni seguiva i suoi movimenti delle sue dita con attenzione, addentando una fetta di pane tostato con burro e marmellata.
Avrebbero potuto abituarsi a quella calma che caratterizzava il loro protrarsi verso la felicità, ma Londra chiamava e nessuno riusciva più a resisterle.
***
La metropolitana non era affollata, vi erano gli ultimi lavoratori, signori distinti in giacca e cravatta, e qualche turista.
Luglio era iniziato, si era insinuato nell'estate con passo sicuro, portando caldo, sole e allegria generale.
Le cose da vedere erano tante, e mentre Maddalena teneva testa a file interminabili e ai desideri inespressi di Giovanni, lui si accorgeva di quanto quella ragazza fosse fatta per quella città.
Aveva tirato fuori la sua macchina fotografica, e aveva già puntato il suo obbiettivo dove più le piaceva, ignorando divieti e cartelli. Era radiosa, e dietro a quel sorriso ogni passante poteva capire che vi era un solo responsabile, che le teneva la mano estasiato ed intimidito dalla grandezza della 'City '.
***
I giorni passavano inesorabilmente, veloci, quasi correvano, e non furono sicuramente sufficienti a soddisfare la sete di conoscenza dei due, ma di certo Maddalena fu abbastanza abile da mostrare a Giovanni le meraviglie che da solo non sarebbe mai riuscito a scorgere. Egli effettivamente non sapeva perché, ma il mondo insieme a lei era più bello, e si accorgeva che aveva rischiato di perdersi una quantità imprecisata di cose, se lei non gli avesse fatto il dono di condividerle con lui.
Era chiaro un po' a entrambi che la paura si stava dissolvendo mano a mano che passavano insieme il tempo.
Perfino Giovanni così timido e insicuro all'inizio cominciava a prendere confidenza e riusciva perfino a tirarla a se per un bacio quando voleva farla smettere di spiegare la storia di questo o quel monumento, o di codesto re e quel ponte..
Dal canto suo, lei si accorgeva di questi piccoli miglioramenti nel loro rapporto, e iniziava a sperare in un futuro, ma non osava pronunciarsi con l'amato per paura di spaventarlo e regredire.
L'ultima sera, stretti stretti nel letto, si addormentarono in fretta, prima Giovanni e poi Maddalena.
Prima che il sonno l'abbracciasse completamente, lei ebbe il tempo di sussurrare due parole che nella sua vita, a lui, non aveva mai avuto il coraggio di dire di persona:
《 Ti amo. 》
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Sempre le solite, vecchie emozioni.
RomansaLa storia d'amore di due ragazzi che si erano amati tanto, si erano tenuti male e alla fine hanno vinto il loro orgoglio.