Accorgersi che Dio c'è, è presente

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Consapevoli o meno, incontriamo il nostro Dio ad ogni istante della nostra vita. La sua presenza è costante, come spesso ci viene detto o leggiamo. 

costante dal lat. constans -antis «fermarsi, star fermo» Stabile, durevole, continuo  

Si, la presenza di Dio è proprio qualcosa di stabile e fermo, niente e nessuno può cacciarla via o fare a meno di rimanere sotto gli occhi di Cristo. Continuamente ci vengono mandati dei segnali, dei richiami a parlare con il Signore, o semplicemente a stare attenti a ciò che Lui ha da dire a noi. Perché Lui parla, siamo noi a non ascoltare completamente ciò che ha da dirci, o a selezionare la parte più comoda del discorso.

La stessa cosa successe a Giacobbe quando in Genesi 28:16 disse "Il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo".

E' come perdere la parte più bella di un film, o come morire di fame avendo un piatto delizioso e nutriente davanti ai nostri occhi. Se la presenza di Dio è costante e durevole, cosa ci impedisce di non poterne usufruire? A volte è difficile da accettare, ma siamo proprio noi stessi ad impedire una relazione costante con il Signore. Il nostro cuore spesso e volentieri si ritrova ad essere duro, quasi fosse di pietra. Umanamente è impossibile da penetrare, ma spiritualmente tutto si può.

Bisogna avere fede, e pregare chiedendo proprio questo: "Signore, ti prego di aprire le mie orecchie in modo che io possa udire la tua voce; di aprire i miei occhi in modo che io possa vedere la tua gloria e la tua mano lavorare; e poi ti chiedo di aprire il mio cuore, perché voglio che il tuo amore potente lo trasformi in un cuore sensibile al tuo soffio di Spirito Santo. Io voglio sentire, vedere e percepire te, non la realtà che mi circonda. La realtà del mondo punge e provoca solo morte e incredulità, ma quella delle tue promesse è vita, speranza e amore per me e per i tuoi figli".

Dio ti benedica!

Giovani di Dio!Where stories live. Discover now