LA POTENZA DEL SANGUE DELL'AGNELLO

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Il messaggio e l'appello del risveglio sorprendono per la loro estrema semplicità. In definitiva una sola cosa al mondo può ostacolare il cammino del credente nella sua comunione vittoriosa con Dio ed impedirgli di essere ripieno dello Spirito Santo; cioè il peccato in ogni sua forma. E una sola cosa al mondo può purificare il credente dal peccato e ridargli libertà e vittoria: il sangue di Gesù. È importante però rendersi conto di che cosa conferisce al sangue di Cristo il potere di giustificare gli uomini davanti a Dio, perché allora capiremo sulla base di quali condizioni possiamo sperimentare il suo potere nella nostra vita. Nella scrittura vediamo quante benedizioni sono conferite agli uomini per mezzo del sangue di Gesù. È per esso che si stabilisce la pace tra l'uomo e Dio (Col. 1: 20), che vengono perdonati i peccati ed è data vita eterna a tutti coloro che ripongono la loro fede in Cristo (Col. 1: 14; Gv. 6: 54). Mediante la potenza del sangue del Cristo Satana è sconfitto (Apoc. 12: 11). Per esso siamo continuamente purificati da ogni peccato (1 Gv. 1: 7), e liberati dalla tirannia della nostra coscienza per poter così servire l'Iddio vivente (Ebrei 9: 14). Inoltre per mezzo del sangue di Gesù anche il più indegno di noi ha libertà di accostarsi a Dio e di vivere nella sua Potenza e presenza. ( Ebrei 10:19 ).
Cos'è che dà al sangue di Gesù una così grande potenza ? E come possiamo sperimentarla nella nostra vita? Infatti troppo spesso non conosciamo la purificazione dal peccato, la pace, una pienezza di vita nel nostro cuore; e troppo spesso non ci troviamo affatto nella presenza di Dio e in comunione con Lui. Perché il sangue ha tanti poteri? 
La risposta a questa prima domanda la tro- viamo nell'Apocalisse, dove il sangue di Cristo è definito: « il sangue dell'Agnello » (Apoc, 7: 14). Non il sangue di un guerriero, ma di un agnello. In altre parole, il potere che il sangue ha di riconciliare gli uomini con Dio, è dovuto alla disposizione interiore di Colui che lo ha sparso, disposizione simile a quella di un agnello, di cui Gesù è l'espressione suprema. L'appellativo di « Agnello », cosi frequen- temente attribuito nella Scrittura a Gesù, ci fa capire che l'opera di Cristo nel mondo è stata quella di sacrificarsi per i nostri peccati. Quando un Israelita voleva riconciliarsi con Dio, prendeva un agnello (qualche volta un montone), lo scannava, e col sangue cospargeva e spruzzava l'altare. Gesù è il compimento divino di tutti gli agnelli offerti dagli uomini; è l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo (Gv. 1: 29). La parola « Agnello » ha anche un altro significato: ci descrive la natura di Gesù. Egli è l'Agnello mansueto e umile di cuore (Mt. 11: 29), docile e arrendevole, che rinuncia alla propria volontà per fare quella del Padre  ( Gv6:38 ) affinché siamo benedetti e salvati. Soltanto un agnello è incapace di ribellione; e Gesù è l'Agnello di Dio che ha scelto volontariamente la via dell'obbedienza al Padre ( Fil. 2:8 ), per amore dell'uomo e della sua salvezza.

Roy Hession

Giovani di Dio!Where stories live. Discover now