1

697 30 4
                                    

Harry

Qual è il contrario di tristezza? Felicità? O è semplicemente conforto quello che desideriamo, mentre la vita ci offre la parte più schifosa di sé?
Mentre ci occupiamo, sbuffando, dei noiosi problemi di tutti i giorni, mentre facciamo del nostro meglio perché dobbiamo farlo, e non siamo mai del tutto soddisfatti, del tutto contenti, a cosa pensiamo?
E perché poi, non appena la vita ci offre il peggio di sé, col senno di poi rimpiangiamo quello che avevamo, quando le cose non erano poi così tremende, ma solo insoddisfacenti, ed allora ci rendiamo conto di aver soltanto perso tempo a non goderci realmente il bello che avevamo?

Oggi mi sento triste.
Il mondo oggi si è fermato. Tutto il contorno mi pare sfocato, tutte le altre persone sono macchie di colore che sfrecciano senza senso oltre la mia tristezza. Oggi ho ricevuto una notizia terribile, di quelle che ti devi sedere per riceverle, perché la gente si siede per poter accusare il colpo senza che cedano le gambe. Io mi sono seduto, e mi sono sentito gelare il cuore. Un attimo prima tutto scorreva, un attimo dopo era ghiaccio, era incredulità, era l'inesorabile consapevolezza che si faceva strada nella mia mente. Cosa voleva dire, che non c'eri più? C'eri fino ad un attimo prima, com'era possibile che tu non ci fossi più?
Non c'eri più.
Già mentre me lo dicevano, non c'eri più. Già questa mattina, mentre inconsapevole ero immerso nel mio tran tran quotidiano, tu non c'eri più. Avevi smesso di vivere in questo mondo già ieri notte, ma io l'ho saputo soltanto all'ora di pranzo. Ed io ho pensato: ma com'è possibile?
Incredulo, ti ho chiamato. Il tuo cellulare risultava spento, ed allora, mentre l'inquietudine si faceva spazio nel mio torace, ho telefonato alla tua segretaria. Mi ha risposto piangendo, ed ho capito.
Era vero.

Il silenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora